martedì 3 febbraio 2015

MODIGLIANI: un flaneur delle due rive. Il sogno. Il segno



Venerdì 6 febbraio
Ore 19,30

La galleria ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA e il RELAIS LA SOMMITA' danno inizio ad un ciclo di eventi che avrà come filo conduttore i 5 sensi.

Tutti gli eventi prevedono un incontro in galleria relativo alla figura storica di un artista a cui seguirà, subito dopo, una cena a tema con musica dal vivo presso la nostra struttura.

I appuntamento
Sensi: Vista, Udito

Venerdì 6 febbraio Ore 19,30
Galleria Orizzonti Arte Contemporanea
Ingresso libero

Aperitivo offerto dal Relais La Sommità

MODIGLIANI: un flaneur delle due rive. Il sogno. Il segno
CONFERENZA AUDIOVISIVA a cura di Claudia Attimonelli

“Mi pare ancora di sentire la voce di Modigliani! Era una voce singolare, difficile a descriversi: piuttosto delicata, direi persino un po’ femminea, e tuttavia capace di modularsi in più toni. Comunque gradevole. L’ho ancora così bene nelle orecchie che se mi accade di sentirne una simile per strada, non posso fare a meno di pensare a Modigliani”
(Paulette Jourdain, Monte Carlo 5 luglio, 1969).

La voce, la grana della voce, secondo quanto scritto dal semiologo francese Roland Barthes, è il “luogo privilegiato della differenza” (1977), poiché non è mai neutra, e poiché instaura sempre un rapporto amoroso con chi, anche suo malgrado, l’ascolta. È per questo che proviamo ad avvicinare la storia di Modigliani, prima ancora che dai suoi dipinti, da una descrizione di ciò che più è inafferrabile come la (sua) voce...
(continua a piè di pagina).


Venerdì 6 febbraio
Ore 21,00
Relais La Sommità

Ingresso con invito

CENA A TEMA "UN ASSAGGIO AL BUIO"
Musica dal vivo a cura dei Cafè Voyage

"Dipingerò i tuoi occhi quando conoscerò la tua anima." Modì

5 sensi, 4 portate.

In un'atmosfera suggestiva e coinvolgente, una cena all'insegna della riscoperta dei sensi.

Giusy Santomanco ci aiuterà a ritrovare il valore dell'ascolto, il bello del tatto, il piacere del gusto e il fascino dell'olfatto.

Una mascherina di raso nero che scivola sugli occhi dei commensali per assaporare una sola portata del menù; la vista si oscura per favorire un'esplosione di sensazioni.

L'evento di singolare intensità è sapientemente studiato per esaltare i nostri sensi: un momento conviviale completamente al buio durante la cena, esplorando una nuova esperienza di comunicazione e socializzazione.


Musica dal vivo a cura dei Cafè Voyage:

Davide Saccomanno electric piano, voice
Gabriella Damiani voice
Antonio Di Lorenzo drums and percussion



VENERDI' 6 FEBBRAIO
DOPPIO APPUNTAMENTO

MODIGLIANI

ore 19,30 - INGRESSO LIBERO
Galleria Orizzonti Arte Contemporanea
Piazzetta Cattedrale
Ostuni
CONFERENZA AUDIOVISIVA: Modigliani un flaneur delle due rive. Il sogno. Il segno.
T. 0831.335373 / 348.8032506

ore 21,00 - INGRESSO AD INVITO
Relais La Sommità
Via S. Petrarolo, 7 (centro storico)
Ostuni
CENA A TEMA "UN ASSAGGIO AL BUIO"
CON MUSICA DAL VIVO
T. 0831 305925 - info@lasommita.it


DESCRIZIONE COMPLETA DELL'EVENTO:

MODIGLIANI: un flaneur delle due rive. Il sogno. Il segno.

CONFERENZA AUDIOVISIVA a cura della Prof.ssa Claudia Attimonelli

“Mi pare ancora di sentire la voce di Modigliani! Era una voce singolare, difficile a descriversi: piuttosto delicata, direi persino un po’ femminea, e tuttavia capace di modularsi in più toni. Comunque gradevole. L’ho ancora così bene nelle orecchie che se mi accade di sentirne una simile per strada, non posso fare a meno di pensare a Modigliani”
(Paulette Jourdain, Monte Carlo 5 luglio, 1969).

La voce, la grana della voce, secondo quanto scritto dal semiologo francese Roland Barthes, è il “luogo privilegiato della differenza” (1977), poiché non è mai neutra, e poiché instaura sempre un rapporto amoroso con chi, anche suo malgrado, l’ascolta. È per questo che proviamo ad avvicinare la storia di Modigliani, prima ancora che dai suoi dipinti, da una descrizione di ciò che più è inafferrabile come la (sua) voce.

Questo ricordo di una delle modelle di Amedeo Modigliani è tratto dal volume intitolato "Jeanne Modigliani racconta Modigliani" (1984, Graphis Arte), un testo che seguiva il precedente sforzo documentale ad opera della figlia dell’artista, dal titolo "Modigliani senza leggenda" edito nel 1958. In questi scritti Jeanne – figlia – si adoperava con tutto l’amore, la passione e la tenacia possibile affinché si ricostruisse, tessere per tessere, il mosaico misterioso e leggendario riguardante suo padre e sua madre. Nel 1981 riuscì nell’impresa straordinaria di organizzare la prima retrospettiva esaustiva dedicata al padre che comprendeva più di 250 opere (non solamente dipinti, ma anche sculture a cui l’artista teneva molto in vita, disegni e gouaches).
Nella canzone che Vinicio Capossela dedica a Modigliani, intitolata Modì, tenta di raccontare l’amore tra i due scegliendo il punto di vista di Jeanne, la sposa, e le fa dire anche: "Per amore tradivi / per esister morivi / per trovarmi fuggivi fin qua".

Jeanne Hébuterne Modigliani, fu il grande amore di Dedo, suicidatasi il giorno dopo la morte di lui, mentre portava in grembo la figlia sua omonima e sopravvissutale, fu poi seppellita accanto all’amato nel cimitero di Père Lachaise con un epitaffio che recita: “Devota compagna sino all’estremo sacrifizio”. Nota per la sua conturbante bellezza, portava il soprannome artistico di "noix de coco" (noce di cocco), in virtù della forma e dei toni perfetti del suo volto. Attraverso le voci dei ricordi raccolti dalla figlia e le fotografie che ritraggono i personaggi delle due rive parigine coevi di Modigliani – la Rive Droite e la Rive Gauche – ci immergeremo nel fiume di esistenze maledette, laddove Modì ha lo stesso suono di maudit (epiteto francese per poeti e artisti maledetti nel loro destino).

Claudia Attimonelli


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