Galleria Orizzonti Arte Contemporanea
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"Non esiste essere avanti rispetto ai tempi: i tempi sono sempre indietro". Man Ray
Si apre così il I incontro della Rassegna "DISCORSI IN GALLERIA" vagando, grazie all'aiuto di un proiettore, un po' per divertimento e un po' per conoscenza, fra gli artisti che hanno usato la fotografia come mezzo espressivo di altre forme d'arte, come la pittura, oppure come unico e solo punto di arrivo della propria creazione. Man Ray è un’icona della storia dell’arte del Novecento, la più riconoscibile insieme a Picasso, Caravaggio e Andy Warhol. Man Ray è stato un pittore, fotografo e regista statunitense esponente del Dadaismo. Ma Man Ray è anche il Surrealismo, il Simbolismo, è l’audacia che trova nella ricerca la sua massima espressione. Prima della fotografia, la sua vera passione era stata la pittura, influenzata dall’incontro con l’avanguardia americana. Il suo vero nome era Emmanuel Radnitsky. Ma nel 1921, Emmanuel arriva a Parigi e l'amico Duchamp lo introduce al gruppo dadaista. Il suo nome cambierà in Man Ray (uomo raggio), adeguandosi così all'immaginario del genere "genio e sregolatezza" dell'avanguardia parigina. A Parigi nascono il suo metronomo e i rayograph, una scoperta casuale che lo porterà alla fama. Così Man Ray riuscirà a fotografare l'anima delle cose senza usare la macchina fotografica, posizionando l'oggetto tra la fonte luminosa e la carta sensibile. Americano di nascita ed europeo di adozione, fu un pioniere spensierato ma mai indifferente a fatti e mutazioni del suo tempo.
Suo il mistero.
Che fascino!
Per la Rassegna:
DISCORSI IN GALLERIA
I incontro
Foto eXistenZ: da Man Ray ad Instagram
Una conferenza fotosonora
sabato, 27 dicembre 2014
ore 18,00
Con Claudia Attimonelli (Università Aldo Moro di Bari)
e Vincenzo Susca (Les Cahiers Européens de l’Imaginaire, CNRS Editions Paris)
Galleria Orizzonti Arte Contemporanea
pubblica:
Massimo Nardi