martedì 16 dicembre 2014

GIORGIO DE CHIRICO: L’enigma di Edipo




La mostra

MV Eventi presenta presso le sale di Palazzo Pisani, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Lonigo, dal 26 dicembre 2014 al 22 febbraio 2015 la mostra “Giorgio De Chirico: l’enigma di Edipo”, esposizione che ripercorrerà i tratti salienti della ricerca artistica del Maestro greco attraverso opere ad olio, disegni, sculture e litografie.
La mostra sarà presentata da Matteo Vanzan di MV Eventi come conclusione di un anno di successi per la Casa della Cultura leonicena e curata dallo storico e critico d’arte Floriano De Santi.

Giorgio de Chirco, pictor classicus sum.

Figlio di un ingegnere ferroviario, De Chirico visse dapprima ad Atene, dove studiò al locale Politecnico, poi, nel 1905, si trasferì con la madre e col fratello Andrea (Alberto Savinio) a Monaco di Baviera. L’arte di A. Böcklin e la filosofia di Nietzsche lo impressionarono profondamente. Cominciò a dipingere quadri allegorici e nel 1910 compì un viaggio a Firenze. Dipinse allora l’Enigma dell’oracolo e l’Enigma d’un pomeriggio d’autunno, le prime opere in cui si rivelano le possibilità simboliche del sogno, in cui oggetti reali si trovano in relazioni innaturali e insolite, calate entro un’atmosfera sospesa. Dal 1911 al 1915 fu a Parigi, dove frequentò G. Apollinaire, M. Jacob, P. Picasso. Rivelatore e chiarificatore fu soprattutto l’incontro con G. Apollinaire. Tornato in Italia (servizio militare durante la guerra) è stato, con Carlo Carrà, l’iniziatore della pittura “metafisica”, rivolta a creare suggestioni fantastiche con l’accostamento di oggetti disparati e specialmente di statue antiche in uno spazio costruito secondo le regole della prospettiva quattrocentesca, ma acceso da colori di timbro decisamente moderno, con associazioni stupefacenti non soltanto di sensi e di idee, ma anche di storia e di tempo. Se la pittura, il disegno, la stampa d’arte di de Chirico escogitano tutti i mezzi per abbreviare il processo della fattura, per raggiungere la durata minima, la sua scultura, non sembra affatto assillata dalla stessa premura. Quasi tutte le opere tridimensionali dechirichiane sono di bronzo, e il processo di trasposizione da una materia all’altra richiede parecchie fasi successive: anche quando la forma si attua come trasposizione diretta della “cosa”, quella cosa è costretta ad eternarsi nel bronzo. Lo spazio pittorico, scultoreo e grafico di Giorgio de Chirico” afferma Floriano De Santi “non è una “costruzione prospettica”, almeno come la s’intendeva nel Rinascimento, ma la rottura, il crollo di ogni schema compositivo precostituito: il frammento dello stilema figurativo tradizionale e narrativo. Non si tratta più di provocare il sogno metafisico dalla consuetudine di una visione fenomenica e di mettere in moto o in stasi il meccanismo dell’immaginazione visionaria, ma di suscitare un’emozione e di prolungarla in uno spazio senza tempo”.

Lisa Sotilis, l’unica assistente di de Chirico

Palazzo Pisani, presso le sale OFF che saranno inaugurate in occasione di questa esposizione, ospiterà inoltre la mostra di Lisa Sotilis, pittrice, scultrice, creatrice di gioielli e animatrice culturale, nei favolosi anni settanta, la sua casa milanese era un cenacolo culturale. Sarà l’origine greca, l’amore per il classico, la fascinazione per il colore, ma attraverso la Sotilis tutto diventa arte. Anche la sua vita. Per la scultura è stata l’unica assistente di studio di Giorgio de Chirico. Il bronzo è un metallo vivo, caldo, che Lisa lavora con le proprie mani e, appoggiandosi su una preconoscenza ellenica e rifiutando le cadenze di un’avanguardia falsa sovrapposta alla moda, trasforma nei miti colti un’eterna danza di forme ideate tra la natura e la finzione, il vuoto e il pieno, l’Uno e il Tutto.
Nata ad Atene, dopo gli studi studi classici e artistici in Grecia si trasferisce a Milano dove consegue il diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera. Appena diciottenne, scrivono per lei Raffaele De Grada (1960) e Franco Russoli (1961) in occasione della sua personale alla galleria Gian Ferrari di Milano, oltre a Kaisserlian, Morlotti, Guttuso, Minguzzi, Mascherini, Carluccio e altri. Nel libro Visti da Quasimodo (edizione 32), Lisa risulta con tutti i «Big» del 20esimo secolo. Nel 1964, alla sua personale al Museo di Berlino, viene presentata dal celebre professor Jannasch come «enfant prodige». Dal 1965 fa parte dei grandi nomi di artisti in esclusiva, scelti dal famoso Alexander Iolas. Con Iolas Lisa espone a Ginevra, Parigi, Roma, Madrid, New York, Los Angeles e altre città. Oltre alla pittura e scultura, Lisa si dedica all’arte del gioiello che la rende famosa in tutto il mondo per le sue creazioni di pezzi unici. Infatti, Lisa inventa gioielli per tutti i personaggi della elite internazionale, come Farah Diba, la regina Maria Jose di SavoiaMaria Beatrice di Savoia, Rudolf Nureyev, Claudia Cardinale, Anni Girandot, armatori greci e magnati dell”industria italiana e americana. Negli anni 70 il Metropolitan Museum di New York chiede a Lisa una collaborazione in esclusiva per la creazione di gioielli. Lisa si cimenta anche nella tecnica della pittura in fresco e negli anni 70 viene scelta tra tanti concorrenti per affrescare la chiesa di San Giovanni Battista alla Creta di Milano. Giorgio de Chirico, per la realizzazione delle sue sculture in bronzo, sceglie Lisa Sotilis come sua assistente e l’unica autorizzata a toccare le cere. Ma il primo amore di Lisa, fin da bambina, si manifesta con miriadi di colori caldi, esotici e sensuali, che intreccia nei suoi infiniti giochi di sfumature, di arcobaleni gioiosi che immortala su tele, legno e vetro. Con singolare naturalezza e semplicità, Lisa rimane sempre fedele e costante nel suo giardino colorato dell’ infanzia e del mito, senza mai tradire il suo mondo solare.
Informazioni

“GIORGIO DE CHIRICO – L’Enigma di Edipo”
Palazzo Pisani – Lonigo (VI), Piazza Garibaldi 1
dal 26 dicembre 2014 al 22 febbraio 2015.

Orari: venerdì 15.30 -19.30 / sabato domenica e festivi 10.00 – 12.30 e 15.30 – 19.30
Visite guidate: su prenotazione (gruppo minimo di 10 persone) alla email prenotazioni@mveventi.com
Ingresso alla mostra 5 euro / Visita guidata: 3 euro a persona (gruppo minimo di 10 persone)

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amalia di Lanno