Apre il
giorno 13 luglio una mostra interamente dedicata all' artista Vincenzo Mascoli,
lo spazio è uno dei luoghi d'eccellenza dell' arte in puglia.
Non si tratta di un luogo pubblico, ma del
piccolo scrigno sito in Ostuni che ospita da fine aprile un' attenta e
selezionata scelta di giovani artisti pugliesi e dei maestri contemporanei e
storicizzati di fama internazionale come Ugo Nespolo, Marco Lodola, Mark Kostabi e
Francesco Musante e altri.
La mostra del Mascoli è un viaggio in un racconto fatto
di strappi di quotidianetà e ritratti di vita. Da non perdere
Corso Cavour 41, Ostuni
Tel 3288912202 labottegadellangelo@gmail.com
NOTE BIOGRAFICHE
Italiano/inglese
VINCENZO MASCOLI nasce a Corato (BA) nel 1982 dove risiede e lavora. Si laurea in Scenografia con 110 e lode all'Accademia
di Belle Arti di Bari con doppia specializzazione
in scenografia/pittura con 110 e lode.
Tra le varie mostre personali
e collettive si ricordano: National Accademy, New York, "La strada con la
valigia" (2008), Triennale CRT Teatro dell'Arte, Milano (2008), Galleria Teatro Curci, "Biennale di Arte
Contemporanea De Nittis", Barletta (2009),
Galleria Belle Arti, "L'Arte in Viaggio", Barcellona (2010),
Ateneo- Salone degli Affreschi, "Identità", Bari (2011), Pinacoteca
Albatros, "Il viaggio", Mosca (2011), Galleria EmmaInfante ,
"Lirica materia", Torino (2011), Ex Chiesa San Francesco,
"Sequenze visive", Como (2011), Public Jubilee, "I volti della
notte", Corato (BA) - Berlino - Londra - Amsterdam - Miami - New York -
Milano (in progress 2012), "Profondamente_Superficiale" evento collaterale: "Andy Warhol. I want
to be a machine" Castello Aragonese Otranto (2012) "
Framment_Azione" Laterza Ta Palazzo Marchesale (2012) “Sequenze di
Racconto” 83 Pitti Uomo Immagine Firenze (2013), “Gutai” San Francisco Art
Istitute (2013) , “Metafisa a Sud” evento collaterale a De Chirico castello
Aragonese Otranto ( 2013). Ètuttoungioco pinacoteca Civica Miani Perotti
Cassano ( 2013) At full Blast - teatro comunale Acquaviva (2013) Biennale Rocco
Dicillo comune di Triggiano (2014) Artèpop La Bottega dell’arte Ostuni (2014)
Concorsi: vince il Primo premio nazionale “Illustrare
Manzoni” Fondazione CASM Chieti(2008), vince due volte il primo premio “Il Pendio” Mostra D’Arte riservata ai
Giovani Pittori del mezzogiorno D’Italia (2006-2008), vince la borsa di studio
in pittura e scultura “Franco Zeffirelli Schoolarship in the Arts award for 2008” a New York City, U.S.A.
Vince il Primo Premio Nazionale al Galàdellapolitica - Roma sezione Spot
elettorali “Una rivoluzione Meridionale” 2011,vince un targa per il Premio
d’Arte Internazionale Porticato Gaetano, Gaeta (2010), vince nella sezione Arti
Visive il “Ricrea Festival” 2012, selezionato e vincitore come scenografo all'interno della
rassegna "salviamo i talenti" - premio Attilio Corsini- presso il
teatro Vittoria di Roma con le scene per lo Spettacolo Riccardo e Lucia.
Lavora come Direttore di
scena presso il teatro Comunale di Corato e come scenografo-costumista e
realizzatore presso teatri e produzioni teatrali . Biennale Rocco Dicillo comune di Triggiano - riconoscimento per la sezione pittura (2014)
Vincenzo Mascoli was born in 1982 in Corato (BA), where
he lives and works. He graduates in Stage designing taking the mark 110 with
summa cum laude at the Fine Arts Academy of Bari.
We remember his
personal and collective exhibitions: National Academy, New York, “La strada con
la valigia” (2008); Triennale CRT Teatro dell’Arte, Milan (2008); Teatro
Curci Gallery, “Biennale di Arte Contemporanea De Nittis",
Barletta (2009); Belle Arti Gallery, "L'Arte in Viaggio",
Barcelona (2010); Ateneo- Salone degli Affreschi, "Identità", Bari
(2011); Picture gallery Albatros, "Il viaggio", Moscow (2011);
EmmaInfante Gallery , "Lirica materia", Turin (2011); Ex San
Francesco church, "Sequenze visive", Como (2011); Public Jubilee,
"I volti della notte", Corato (BA) - Berlin - London - Amsterdam -
Miami - New York - Milan (in progress 2012), "A DEEPLY SUPERFICIAL PERSON " event collateral :
"Andy Warhol. I want to be a machine" Castello Aragonese Otranto
(2012) " Framment-action " Laterza Ta Palazzo Marchesale (2012)
"Sequences Story" 83 Pitti Uomo Immagine Florence (2013), “Metafisa a
Sud” evento collaterale a De Chirico castello Aragonese Otranto ( 2013). Ètuttoungioco
pinacoteca Civica Miani Perotti Cassano ( 2013) At full Blast - teatro comunale
Acquaviva (2013) Biennale Rocco Dicillo comune di Triggiano (2014)
Contests: he won the first national award “Illustrare
Manzoni”, CASM Foundation of Chieti (2008); he won twice the first award “Il
Pendio”, art exhibition for Young Painters of southern Italy (2006-2008); he
also won the education grant in painting and sculpture “Franco Zeffirelli
Scholarship in the Arts award for 2008” in New York City, USA. He received
the first national award of Galàdellapolitica –Rome ,
electoral spots section for “Una rivoluzione meriodionale” 2011 and he also
finally received a plate for the first international award Porticato
Gaetano, Gaeta
(2010).
He works as stage and costume designer and executor in
theatres and for theatre productions.
Note critiche:
La precarietà dell'essere
nella postmodernità. Le impetuose policromie e il caos materico che
rappresentano simboli dell'immaginario collettivo e che fanno da sfondo a scene
di quotidiana perdita di senso della condizione esistenziale umana. La poetica
artistica di Vincenzo Mascoli penetra, attraverso una dimensione estetica
“superficiale” - ossia concentrata sull'esperienza percettiva -
nell'individualismo in cui l'uomo postmoderno è spinto dalla società
dell'iperreale, dominata dalla “simulazione” della realtà, come analizza Baudrillard
nel “Delitto perfetto”. L'artista pugliese ritrae dunque la mancanza di punti
di riferimento nonché la perdità della nicciana “illusione” - della fantasia –
nell'individuo postmoderno, immerso nell'iperrealtà, che rischia di diventa
monade tra le monadi pur rimanendo zoonpolitikòn, un animale sociale. Partecipe
comunque di una dimensione collettiva costituita da segni e
simboli che rimandano ad un'intrinseca provvisorietà dell'esistente.
Cecilia Pavone
The precariousness of the human being in postmodernity. Impetuous polychromies and matter chaos
represent the symbols of collective imagination, and form the background of
scenes representing the common loss of sense regarding the existential human
condition. Through a "superficial" aesthetic dimension, focused on
the experience of perception, Vincenzo Mascoli’s poetical art penetrates the
individualism into which postmodern man is pushed by a hyper-real society,
where simulation dominates reality, as analyzed by Baudrillard in "A
Perfect Murder". The Apulian artist, therefore, paints the lack of
reference points and the loss of the Nietzschean "delusion" of
imagination in the post-modern man, who is immersed in hyper-reality and who
risks becoming a monad among monads remaining, though, a zoon politikòn, that
is a social animal. Man, anyway, participates to a common dimension which
consists of signs and symbols referring to an intrinsic temporariness of the
existing.
Cecilia
Pavone
Il racconto di Mascoli è una
storia fredda, l’archivio delle cose trapassate, lasciate senza protezione a
fare da brusìo, mentre tutti i gesti, tenuti insieme dalla colla, stentano a
confluire in unità, in identità. Una storia fredda come i media freddi, quelli
di McLuhan, fermi innanzi senza parola, nella coltre delle vicende raccontate
ad alta voce e dei sussurri detti piano.
Ogni volto è un nome
collettivo, un foglio delle firme. Profondamente segnato dalla vita, o almeno
da quello che di essa si può cogliere al primo appuntamento con la coscienza.
Quella vita fatta di fatti e stolta
rispetto alla sintesi, mirabilmente irrintracciabile tra le infinite
disomogeneità di cui si avvale. E Mascoli, che adotta sulla tela la cronaca e
la psiche, annette a questa vita ogni sua colpa, compresa quella di una
profonda indecifrabilità, nonostante i nomi propri stagliati sul fondo
vorticoso dei colori.
Roberto
Lacarbonara
A record of whispering old
things, left aside and careless on one
hand, on the other glued gestures and
faces , which find it hard to become one
only identity , these are the images represented by Mascoli in his paintings . The images seem to communicate cold stories
as the ones that could be found in McLuhan, a mix of stories told aloud and of
soft whisperings. It is as if each face
would express the whole collectivity, caught in the daily appointment with its
own soul, whose life is foolish and full of ambiguities. A deep and incomprehensible contrast between the
daily life and the soul of each human being is the leitmotiv in Mascoli’s
works, even though the names behind each
face are well fixed on a chromatic
whirling background.
Roberto Lacarbonara
Frammenti di vita quotidiana,
appartenenti al repertorio iconico della collettività, e stralci di memoria
soggettiva subiscono, nell’arte di Mascoli, un processo di accumulo e
contaminazione estetica con segni pittorici decisi, cromie intense e ritagli
cartacei, ricodificandosi in sequenze visive dalla natura caleidoscopica.
L’identità del singolo è efficacemente restituita e narrata nei suoi aspetti più
instabili e contraddittori, in quelle fluide e continue interferenze, tipiche
della contemporaneità globale, tra dimensione pubblica e privata. Una sintassi
compositiva dinamica, che non respinge, ma ingloba, al suo interno, elementi
propri della comunicazione di massa.
Giuliana
Schiavone
Pieces of daily life and of
subjective memories, which represent the collectivity in its whole are well
expressed in Mascoli’s paintings through a process of esthetic contamination
realized by using fast brush strokes of
deep colours combined with pieces of
paper. In this way the artist tries to represent the life of each man in its
different aspects, full of
interferences, typical of the nowadays society, which moves between two
opposite spheres: the public and the private ones. Such dynamic way of painting
would encompass typical elements of the mass-communication.
Giuliana Schiavone
Come poter indagare la natura
delle cose senza oltrepassare una data linea di confine, cogliendone gli
aspetti “superficiali” in un'atmosfera di pensiero che raggruppi in sé la
pluralità?
La dimensione artistica di Mascoli “sconnette” il reale sottoponendo a dubbio
radicale le possibilità della pre-sentazione, rap-presentazione con una
tendenza a privilegiare la frammentazione e, da ciò ne consegue, una sensibile
preferenza per il montage e collage.
Forti cromatismi e matericità esaltano dunque frammenti del quotidiano, i volti
e i corpi vengono accompagnati da riferimenti alla propria memoria soggettiva,
e così facendo scivolano dal lato decostruttivo dove ogni singolo frammento
viene ridefinito e ricostruito, generando un senso.
Elementi diversi si incontrano in un luogo in comune e dal caos si profilano
volti e corpi dove il contrasto colore -forma suscita nette e contrastanti
sensazioni, diversificate dalla Framment_Az-Azione dell'atto conoscitivo.
La silenziosa emersione conduce al riaffioramento memorie, suggestioni e alla
fine siamo lasciati soli con il gioco dell'osservazione e del linguaggio che
dissemina il significato allo stesso modo in cui disperde l'ego.
Alexander Larrarte
How to investigate the nature of things without exceeding a given
boundary, taking the "superficial" aspects of it in an atmosphere of
thoughts that assembles the plurality in itself?
The artistic dimension of Mascoli "disconnects" reality, questioning
the possibilities of pre-sentation and re-presentation with a general trend
towards the fragmentation and a consequent and marked preference for montage
and collage.
Strong colors and materiality exalt fragments of daily life, the faces and
bodies are accompanied by references to their own subjective memory, and in
doing so they slip from the deconstructive side, where each piece is redefined
and rebuilt, creating a sense.
Different elements come together in a common place, looming faces and bodies
from the chaos where the contrast between color and form arouses definite and
conflicting feelings, diversified from the Framment-action of the cognitive
act.
The quiet emersion leads to the re-emergence of memories, suggestions, and
finally we are left with just the game of observation and language that
disseminates the meaning in the same way in which it disperses the ego.
Alexander Larrarte
"A deeply
superficial person"
A.
W.
Ebbene, siamo di fronte a una poetica
creativa profondamente superficiale, che indaga la terra emersa e visibile
delle cose, che ne accoglie l'autentica apparenza, anziché rinnegarla o
ignorarla, perché non sempre occorre andare "oltre" una data linea di
confine, topica o concettuale, per dare una forma estetica e critica al proprio
tempo. Le cose sono lì, allineate in
superficie, autenticamente contraddittorie. Un'idilliaca e rassicurante
resa estetica e stilistica del mondo, non avrebbe senso di esistere in una
dimensione artistica come quella di Mascoli, che accoglie la tesi
dell'autentica superficialità del mondo, che la manipola e costantemente
dichiara col proprio personalissimo linguaggio. Stratificazioni di cromatismi e
matericità su cui s'innesta, densa e plastica, la linea, generando ora forme
umane che s'adagiano irrequiete in sembianze tese e provvisorie, o s'avvolgono
in sequenze estetiche, istantanee corali, immediate e consequenziali, di storia
individuale e collettiva. E proprio dall'accurata osservazione dell'innegabile
superficialità del reale, delle disordinate attitudini culturali ed emotive
della spessa litosfera del contemporaneo, della sua frenetica e indifferenziata
materia urbana, la gestualità dell'artista ritaglia frammenti di volti e
identità precarie estraendole dall'immaginario semantico collettivo e
quotidiano, e contaminandole spesso con riferimenti al mondo del mito o della
propria memoria soggettiva. L'irruente
tensione dell'umano può così esplodere in schegge di densità cromatica e
lineare, testimoniando tutta la contraddittorietà del tempo in cui siamo
"emersi". Incontenibili sembianze dell'essere, vagano senza sosta in
un magma di pulsioni, tra aneliti a esperienze di intersoggettività e ricerche
di precari punti fermi interiori, e si allineano sulla superficie del mondo
affinché l'occhio dell'artista scelga una forma di vita provvisoria in cui
possano esistere. E proprio in quell'articolata superficie vanno colte le cose,
in tutta la loro apparenza percettiva, perché l'uomo resta animale sociale e
l'essere è proprio lì, nella terraferma del visibile che si manifesta. L'essere
è profondamente superficiale.
A DEEPLY SUPERFICIAL PERSON of Vincenzo
Mascoli
We are in front of a deeply superficial creative
poetics investigating the above sea level visible ground of things, accepting
the authentic appearance, instead of denying or ignoring it. This happens
because it is not always necessary to go “beyond” a given boundary line, topic
or concept, in order to give an aesthetic and critical shape to our own time. Things
are there lined on the surface, really contradictory. An idyllic and reassuring
aesthetic and stylistic representation of the world would not have reason to
exist in the artistic dimension of Mascoli, which respects the theory of
authentic superficiality of the world, manipulating it and constantly using its
own very personal language. The tick and plastic line is grafted on levels of
chromatisms and materiality and here this allows the presence
of restless human beings with extended and temporary positions or
aesthetic scenes, forthcoming and consequential snapshots of collective
and individual history. Starting from the careful observation of the undeniable
superficiality of real, of the disordered cultural and emotional attitudes of
the tick lithosphere of contemporary, of its frantic and undifferentiated urban
matter, the gestural expressiveness of the artist cuts fragments of faces and
unstable identities extracting them from the semantic collective and everyday
imaginary, and often influencing them with references to the world of myth or
the own subjective memory.
The vehement tension of human being can so explode in
splinters of chromatic and linear density, proving all the inconsistency of the
time where we came out. Uncontainable appearances of being go around with no
rest in a chaos of drives, between longings to experiences of
inter-subjectivity and researches of unstable interior fixed points; they line
up on the surface of the world so that the artist’s eye chooses a shape of
temporary life where they can exist. In this articulated surface, things have
to be understood in all their perceptive appearance, because man remains a
social animal and the human being is right there, it expresses itself in the
dry land of the visible. The human being is deeply superficial.
By Giuliana Schiavone e Alexander Larrarte
Condensa brandelli di realtà,
Vincenzo Mascoli. Come? Attraverso un procedimento di accumulo di porzioni di
carta da giornale, da cui emerge una visione sfaccettata del mondo, mediante un
dialogo continuo con le reliquie della comunicazione visuale: quotidiani, carta
patinata delle riviste, loghi riconoscibili della pubblicità, una commistione
esemplare tra parola e immagine, segni talvolta non identificabili nella loro
interezza, perché associati ad altrettanti squarci di vita sociale e politica
della contemporaneità. Il supporto diventa così un panorama di immagini
difformi, spesso in contraddizione apparente tra loro, in cui non è impossibile
ritrovare il profilo dell’uomo politico del momento accanto a un pupazzo
desunto dalla cultura visiva dei più piccoli, oppure il ritratto di un
supereroe circondato da immagini ritagliate da Playboy e attorniato da segni
pittorici decisi e immediati. Vincenzo Mascoli attinge naturalmente al ricco immaginario
neo-pop, preleva – come fu, ma con metodi e intenzioni differenti, per Mimmo
Rotella – lacerti di carta di giornale per reinventarli sulla superficie
bidimensionale dell’opera, guarda alle icone riconoscibili di un tempo dilatato
(dagli anni Sessanta in poi nella fattispecie) per proporre una sua versione
dei fatti. Una versione volutamente incompiuta, ibrida. Lo si evince ad esempio
nel ciclo Soul in composition, quando fa incontrare un ritratto di Jean Micheal
Basquait in versione da boxeur a particolari prelevati dai manuali di storia
dell’arte moderna e contemporanea. Il medesimo senso di horror vacui – le sue
composizioni sono sempre esasperatamente colme di sollecitazioni visive – si
avverte nei lavori più pittorici, in cui si muovono figure anonime in balia di
se stesse, in un flusso di simboli e gocciolature di colore che appaiono come
ossidazioni della tavola, come in Rain in the hands o in With me, in cui la
figura solitaria ritratta diventa quasi un alibi per costruire attorno un
apparato segnico e cromatico dal tono informale.
Lorenzo Madaro
Contatti artista:
Vincenzo Mascoli
Spazio17 Piazza Vittorio
Emanuele n.12
Cell :3409839322
Email: vincenzomascoli@hotmail.it
Sito web : www.vincenzomascoli.it
Massimo Nardi