Angelo Cortese
fonte Il CORRIERE DEL SUD
Oggi la Grecia ci attrae con le sue bellezze naturali, miriadi di isole disseminate nell’Egeo e nello Ionio, spiagge incontaminate, mare cristallino color cobalto e cielo sempre azzurro, accogliendo migliaia di visitatori e turisti, soprattutto italiani, con la sua tradizionale ospitalità. I Greci amano l’Italia quanto noi amiamo la Grecia. “ Italiani e Greci, una faccia una razza” dicono in italiano appena ci riconoscono.
Non un articolo a carattere scientifico, anche se qualche citazione e qualche riferimento storico è inevitabile, ma una serie considerazioni e riflessioni su quanto dobbiamo alla Grecia in termini culturali e sull’amicizia che lega i nostri due popoli, in controtendenza rispetto all’immagine distorta che l’economia vorrebbe darci di questo Paese che ancora oggi lotta per la propria libertà.
Riflessioni che vengono naturali a chiunque abbia una formazione classica, ma che sono anche frutto della mia frequentazione della Grecia in questi ultimi anni.
L’amicizia tra Italia e Grecia nasce appunto da questa affinità culturale e di sentire. Nella storia gli esempi di fratellanza sono innumerevoli e si ebbero in particolare nel Risorgimento, quando i Greci lottavano per l’indipendenza dai Turchi e il nostro Santorre di Santarosa, protagonista dei moti carbonari di Torino, andò a combattere come volontario a fianco dei Greci , morendo a Sfakteria, una piccola isola nel golfo di Navarino.
Il mito dell’Ellade riemerge poi in pieno con l’Umanesimo e il Rinascimento che segnano la riscoperta del mondo classico e alimentano la straordinaria fioritura artistica che ha dato origine al patrimonio culturale che ci appartiene e che tutto il mondo ci invidia, fino a giungere alle teorizzazioni del Winckelmann, che ritenne insuperabili i modelli dell’arte greca
L’Ellade è davvero un mito, non solo per noi italiani, ma per tutta la cultura europea. E il pensiero corre alle radici stesse del nostro sapere, a Socrate, a quel bisogno di conoscenza che si esprime nella frase a lui attribuita “Il vero saggio è colui che sa di non sapere” a quel gnose s’ eauton ( conosci te stesso), paradigma e presupposto per la conoscenza del mondo.Tornando ai giorni nostri :
Da qualche giorno è avvenuto lo "scambio di testimone" fra Grecia e Italia per il semestre di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea. Si tratta di due popoli che hanno un patrimonio culturale in comune e si riconoscono in radici condivise.
L’Università eCampus ha inteso solennizzare quest’evento emblematico, immaginando una Mostra collettiva che mescoli linguaggi artistici, fra pittura e fotografia e incoroni l’arte come l’esperanto di pace e prosperità fra i popoli. Dodici artisti adorneranno fino a metà settembre l’Ateneo coi frutti della loro vivida immaginazione. Cosi :
Col Patrocinio dell’ufficio italiano della Commissione Europea,
dell’Ambasciata di Grecia e del Consiglio dei Greci all’Estero.
All’Università eCampus s’inaugura la Mostra ‘Italia – Grecia: una faccia, una razza – Avanguardie artistiche e tradizione’, 12 artisti che condividono le radici della civiltà europea: Fantini Tsaroucha, Katinis, Kyrkos, Vakalis; Calenda di Tavani, Canini, Ciarallo, Cortese, Fabrizi, Gabbana, Patroni Griffi e Vignini.
A cura di Katerina Giannaki e Pio Monti.
I saluti introduttivi sono di : Rita Neri, responsabile sede di Roma Università eCampus; Sandro Gozi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al semestre di Presidenza UE (messaggio video); Lucio Battistotti, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea; Themistoklis Demiris, Ambasciatore di Grecia presso la Repubblica Italiana; Fausto Bertinotti, Presidente emerito della Camera dei Deputati; Silvana de Nicolò, Consigliere Regione Lazio
Coordinerà il dibattito: Stefano Sassi, TG2.
Gli artisti che partecipano giovedì 10 luglio 2014, alle ore 18:30, al vernissage della Mostra ‘Italia – Grecia: una faccia, una razza – Avanguardie artistiche e tradizione’sono : Clara Fantini Tsaroucha, Giuliano Katinis, Theodoro Kyrkos, + Dimitris Vakalis; Nuvola Calenda di Tavani, Francesco Canini, Antonio Ciarallo, Angelo Cortese, Stefania Fabrizi, Maurizio Gabbana, Massimo Patroni Griffi e Paolo Vignini. Col Patrocinio della Commissione Europea, ufficio italiano, dell’Ambasciata di Grecia, del Consiglio dei Greci all’Estero e dell’Associazione Anno Marguttiano.
Sponsor tecnici: Ellenika, Holycon.
E’ stato invitato Jannis Kounellis, di cui sarà in mostra un’opera, straordinariamente per il vernissage.
Parteciperanno: Katerina Giannaki, componente Consiglio dei Greci all’Estero – SAE; Mara Girace, Triennale di Salonicco; Pio Monti, gallerista; Amb. Umberto Vattani, già Segretario generale del Ministero degli Affari Esteri e ideatore della Collezione di Arte Contemporanea MAE.
PUBBLICA
Massimo Nardi