martedì 17 settembre 2013

Just Look at Pictures



Nato nel 2012 come concorso pensato per preservare e diffondere la stampa d'arte, PrintAboutMe è un collettivo di curatori, storici dell'arte, artisti e stampatori che ha dato vita al progetto Micro-Press, casa editrice di soli 40 metri quadrati, con base a Torino, che produce, stampa e rilega da sé i propri libri. Proprio le autoproduzioni della piccola ma vitale realtà editoriale saranno le protagoniste della mostra Just Look at Pictures, ospitata ad Elastico Studio dal 20 settembre al 2 ottobre 2013.

Opportunità per fare il punto sui primi 16 mesi di attività di Micro-Press, la collettiva è stata anche, per gli editori, uno spunto concreto per interrogarsi esplicitamente sul perché produrre oggi libri d'arte: "Abbiamo pensato che si sarebbe potuto partire dal padre della Pop Art, Andy Warhol, e dalla sua frase 'I never read. I just look at pictures' per parlare del ruolo delle arti visive e della curiosità dello sguardo nell'epoca della comunicazione di massa. In fondo, però, questo non è realmente ciò che ci interessa e la citazione è tornata utile, sì, ma solo per il titolo della mostra."

Quando infatti PrintAboutMe inizia a pubblicare libri stampati a mano in edizione limitata, più che a Warhol, alla storia e alla critica d'arte, ai mass media e alla prolificazione e riproduzione incontrollata della immagini, il collettivo si fa ispirare dall'Alice di Lewis Carroll e dal ruolo dell'immaginazione: "Alice, Potresti per favore prestare attenzione alla lezione di storia?" "Mi spiace, ma come si può prestare attenzione a un libro senza immagini?" "Mia cara sorella, in questo mondo ci sono tanti grandi libri che non ne hanno." "Magari in questo, ma nel mio, i libri sarebbero fatti di sole figure."

Di sole immagini - ad eccezione di uno - sono infatti anche i libri editi e stampati da Micro Press, scelta naturale per un collettivo che, per quanto composito, trova proprio nel visivo il filo rosso che accomuna le diverse professionalità che ne fanno parte. In questa prospettiva, anche il tradizionale rapporto tra editori e autori cambia: agli illustratori interpellati non è infatti assegnato un lavoro su commissione, ma viene piuttosto lasciata la libertà di raccontare una storia nuova, mai vista o letta.

Ne risultano così otto libri per otto autori, stampati con tre diverse tecniche artigianali (serigrafia, risograph e stampa offset manuale), prodotti in un formato che rompe lo schema classico del libro da leggere: il leporello, da svolgere più che da sfogliare, stampato su un'unica striscia di carta, senza rilegatura. Le opere saranno esposte nella loro intera lunghezza, che varia da un minimo di 1,20 m ad un massimo di oltre 2 metri e mezzo.


INFORMAZIONI GENERALI

Chi Sophie Lecuyer, Philip Giordano, Paolo Berra, Daniele Catalli, Lucio Villani, Miss Goffetown, Wim Starkenburg, Anna Guazzotti | a cura di PrintAboutMe | http://www.printaboutme.it/
Cosa Just Look at Pictures
Dove Elastico Studio, via Porta Nova 12, Bologna | http://www.elastico.org/
Quando Vernissage venerdì 20 settembre 2013, ore 18.30 | Mostra 20 settembre - 2 ottobre 2013



PrintAboutMe è un progetto in difesa della grafica d’arte contemporanea curato dall’associazione Arteco, dagli stampatori Paolo Berra e Mattia Macchieraldo, dal grafico e illustratore Moisi Guga e dalla galleria Van Der di Torino, dove il progetto ha la sua sede espositiva. Nel dicembre 2011 presenta i 27 finalisti del primo bando internazionale di stampa d’arte. Mostra che diventata itinerante e viene ospitata a Milano, Rovereto, Bolzano, Bologna, Roma e Napoli. Nel 2012, oltre a promuovere la seconda edizione del bando, PrintAboutMe diventa progetto editoriale con le edizioni Micro-Press. Nel maggio dello stesso anno inaugura la prima edizione di Ménage à trois, residenza d’artista i cui protagonisti sono uno stampatore, un artista e un video-maker.
Tra le ultime mostre a cui Print About Me ha partecipato: Visual Handjobs and Bookbuilder presso il Museo Internazionale di Arti Applicate di Torino, Unfold presso il London Print Studio di Londra e Detour presso la Open Source Gallery di New York. Tra le fiere d'arte contemporanea e di autoproduzione a cui regolarmente partecipa: Set Up, Bologna; The Others, Torino; Monstre, Ginevra; I never read, Basilea; Micro, Milano e Torino; Crack, Roma; Farenheit 39, Ravenna; Fruit, Bologna. Durante la prima edizione di CHEAP – Street Poster Art Festival ha curato la mostra Sarafumi presso lo Spazio &.


Opere e autori

Sophie Lecuyer, A MON SOUL DÉSIR, 2013, 23 x 160 cm, ed. 100, serigrafia a cinque colori su carta carta Cordenons Schedografia 400gr

A Mon Seul Désir è il libro nato durante la seconda edizione della residenza Ménage a Trois. Il titolo e l'origine iconografica del lavoro prendono spunto dall’ultimo dei sei arazzi medievali dedicati al racconto La dama e l’unicorno. Molti personaggi dell'artista francese hanno una provenienza letteraria e fanno parte di un mondo fiabesco che viene rappresento con un tratto seducente e allo stesso tempo inquietante. A prima vista gentili e delicate, le opere di Sophie nascondono però un lato oscuro che le rende uniche.
Sophie Lécuyer (Cheniménil, 1987. Vive e lavora a Nancy) dopo un’infanzia trascorsa in Lorena provando tutte le matite trovate nello studio del padre, si iscrive all’accademia di Nancy, dove il primo laboratorio di incisione a cui partecipa segna l’inizio di una grande passione. Dopo essersi laureata e aver trascorso un periodo ad approfondire le tecniche di stampa d'arte a Bruxelles, torna a Nancy, dove apre l'atelier in cui sperimenta le possibilità espressive della stampa d'arte. I suoi disegni, libri e stampe sono stati esposte in Francia, Germania, Belgio e Stati Uniti. Nel marzo 2013 A Mon Seul Désir, mostra per la presentazione del libro omonimo, è stata la sua prima personale in Italia.

Philip Giordano, THE DAY I BECAME A WOMAN, 2012, 20 x 180 cm, ed. 70, serigrafia a tre colori su carta carta Cordenons Schedografia 400gr

The day I became a woman è il primo libro realizzato da Print About Me nel maggio 2012 e racconta la storia di una trasformazione. La circolarità di lettura dal leporello rende alla perfezione quella che può anche essere vista come rappresentazione del cerchio della vita. Nascita, crescita, trasformazione e morte si fondono in un processo continuo e immutabile in un libro che, ipoteticamente, può essere sfogliato all'infinito, annullando la distinzione tra inizio e fine.
Philip Giordano (Savona 1980. Vive e lavora a Tokyo) ha vissuto e studiato a Torino e Milano e dal 2011 vive e lavora in Giappone. Come illustratore free lance lavora per giornali, magazine, case editrici e studi di animazione. I suoi libri illustrati sono stati tradotti in molti Paesi, tra cui: Francia, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Italia, Cina, Giappone e Brasile. Nel 2012 è stato inserito nell'American Illustration Annual Book. Nel 2009 ha vinto il premio Internationa Award For Illustration alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna.


Paolo Berra, DI NATURA STUPIDA, 2011, 23 x 16,5 cm, ed. 100, serigrafia a cinque colori su carta Fedrigoni Woodstock grigia e noce 170gr

Di natura stupida è un libro realizzato e stampato da Paolo Berra partendo dallo spunto di 15 tra le fiabe scritte da Leonardo Da Vinci e raccolte nei suoi Scritti letterari. Protagonisti di questi racconti, così come delle illustrazioni, sono elementi della natura che prendono vita per comportarsi seguendo istinti umani. Mossi da invidia, gelosia, orgoglio, stupidità, questi elementi andranno contro ogni principio di armonia e diventeranno metafora dell'uomo e del suo sconsiderato desiderio di ritenersi superiore alla natura.
Paolo Berra (Savigliano, 1984. Vive e lavora a Torino) è stampatore, artista e grafico. Nel 2009, con Elisa Talentino, dà vita al laboratorio artistico Inamorarti, che si occupa di serigrafia artistica e progettazione grafica. Nel 2011 fonda, in collaborazione con Stefano Riba, Beatrice Zanelli, Moisi Guga e Mattia Macchieraldo PrintAboutMe, un progetto dedicato alla grafica d'arte contemporanea di cui è lo stampatore per tutto ciò che riguarda la tecnica serigrafica. Con Print About Me partecipa a esposizioni, fiere e festival in Italia e all'estero nelle quale espone anche i suoi lavori personali.


Daniele Catalli e Lucio Villani, 24 SENZA TESTA, 2013, 17.5 x 25 cm, ed. 250, stampa risograph a due colori su carta Munken White, copertina in serigrafia su cartoncino vegetale Paudice Nereo

24 senza testa è il primo, e per ora unico, libro contenente testi che Print About Me abbia realizzato. Alle illustrazioni di Daniele Catalli sono affiancate le quartine in rima di Lucio Villani che raccontano le storie di 24 personaggi storici condannati a morte per decapitazione, la pena capitale più antica, praticata e simbolica. La particolarità delle illustrazioni che compongono i 24 senza testa sta nella bicromia di stampa. Un intreccio di colori studiato affinché i disegni, attraverso l'uso di un filtro, svelino nuovi personaggi, ambientazioni invisibili e simbologie nascoste (il disegno di Utopia nel ritratto di Tommaso Moro, il motto di Mary Stuard, il doblone di Eldorado di Walter Raleigh).
La collaborazione di Daniele Catalli e Lucio Villani (Roma 1979. Vivono e lavorano a Torino) risale all'inizio del duemila quando insieme fondarono Krakatoa, rivista di grafica, illustrazione e fumetto. Oltre la loro attività di grafici e illustratori, Daniele è membro del collettivo Exhibitioff/Unconventional experiences, mentre Daniele è cantante e contrabbassista nell'Orchestra Cocò.


Daniele Catalli, DEL LAVORO & DELLA MORTE, 2013, 9 x 15 cm, ed. 100, serigrafia a tre colori su cartone vegetale Paudice Nereo 1,8mm

In Del lavoro & Della morte Daniele Catalli affronta il tema delle morti bianche legandolo alla tradizione iconografica medievale della danza macabra. Il lavoro è formato da tredici (più una) carte che rappresentano le altrettante professioni che, secondo una media europea, hanno il più alto tasso di mortalità sul lavoro. La quattordicesima rappresenta i mestieri dello stampatore e dell'illustratore ed ha un valore scaramantico. Il formato è quello dei tarocchi ed è stato scelto perché sottolinea come la sicurezza del lavoro debba confrontarsi, quasi come nella lettura delle carte, con una vasta serie di variabili per analizzare ed eliminare ogni possibile margine di casualità, errore e fatalità.
Daniele Catalli (Roma 1979, vive e lavora a Torino) è un grafico, illustratore e scenografo free lance. Ha realizzato mostre in Italia e all'estero. Con il suo progetto itinerante Dream Circus è stato invitato per una residenza di un anno in Olanda (oltr ad Amsterdam e Baarlo, altre tappe sono state ospitate a Torino, Milano, Formia, Calamandrana, Cherasco), mentre il progetto le Stanze segrete di S. dopo l'anteprima torinese del dicembre 2012 è stato ospite dello scorso festival In Teatro di Polverigi (AN).


Miss Goffetown, PORNO SUBITO, 2012, 20 x 180 cm, ed. 72, serigrafia a tre colori su carta carta Cordenons Schedografia 400gr

Porno subito è una striscia di disegni erotici disegnata da Fulvia Mongizzi aka Miss Goffetown. Le illustrazioni (prese da videostill di film pornografici) si svolgono secondo un'escalation di sensualità. Stampate, come se si trattasse delle figure erotiche che decoravano i vasi ellenici di duemila anni fa, su uno sfondo color rosa-creta le immagini perdono la propria matrice pornografica e confluiscono nell'eros, rappresentazione artistica presente in ogni epoca e cultura.
Fulvia Monguzzi (Desio 1984, Vive e lavora a Desio) dopo essersi diplomata in Scultura all’Accademia di Brera, frequenta i corsi di illustrazione con Svjetlan Jonakovic, di incisione con Maurizio Olivotto e di monotipia con Linda Wolsgruber, alla Scuola Internazionale di Illustrazione di Sàrmede (Treviso) e il workshop con Emiliano Ponzi, nel febbraio 2012, presso il Mi Master di illustrazione editoriale di Milano. Ha esposto i sui ultimi lavori erotici nella collettiva curata da Luca Beatrice HOT alla galleria De Magistris di Milano, cura e ospita nel suo studio il progetto di illustrazione a quattro mani QB Quanto Basta.


Wim Starkenburg, FACES, 2013, ed. 200, 22 x 264 cm, stampa offset manuale su carta Cordenons Schedografia 400gr

Faces è il libro d'artista realizzato in occasione della sua prima personale in Italia tuttora in corso a Torino alla galleria Van Der. La ricerca di Wim Starkenburg si concentra sul concetto di architettura. Non costretto a rispettare i vincoli, le leggi, i budget a cui sono costretti gli architetti, l'artista può creare spazi dove la forma diventa pura astrazione e gli edifici hanno facce (e non facciate) che esprimono il loro carattere.
Wim Starkenburg (Gieterveen 1947. Vive e lavora a Hoorn) da oltre trent'anni è l'esecutore di molti lavori del padre dell'arte concettuale Sol LeWitt per cui lavora come assistente. Accanto a questa attività, che l'ha portato a lavorare nei più prestigiosi musei del mondo, porta avanti la propria ricerca artistica. Suoi lavori sono stati esposti in Olanda, Francia, Germania e Stati Uniti dove ha collaborato con importanti gallerie come Yvon Lambert di Parigi o Abt Art di Stoccarda ed esposto in collettive tenute, tra le tante, al Austin Museum of Art, Texas (USA), Miami Art Museum, Florida (USA), Cabinet Brooklyn di New York (USA), Het Friesch Museum di Leeuwarden (Olanda).


Anna Guazzotti, DELL'INQUIETUDINE BOTANICA, 2012, 23 x 120 cm, ed. 60, serigrafia a tre colori su carta carta Cordenons Schedografia 400gr

Il tema di Dell'inquetudine botanica si completa proseguendo nella lettura del suo titolo Nove possibili germinazioni nervose. Nel libro di Anna Guazzotti il minimo comun denominatore è la natura e la sua crescita. L'albero è trasformato in pattern visivo ottenuto grazie a monotipi creati inchiostrando la sezione di un ramo. Gli anelli di crescita fanno così da sfondo alle nuove figure e vite che l'artista fa germogliare sulla pagina.
Anna Guazzotti (Pinerolo 1986. Vive e lavora a Torino) si è laureata all'Accademia di Belle Arti di Torino dove approfondisce le tecniche incisorie. Il suo lavoro ha una particolare fascinazione verso le stratificazioni. Suo lavori sono stati esposti a The Others Art Fair, Set up di Bologna e nella collettiva Castelli di carta da About Blank a Torino. 

Segnala:
Amalia di Lanno