Una scena della pittura oggi
A cura di Marco Bazzini e Davide Ferri
Sale espositive del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
Dal 24 marzo all'8 luglio 2013
Inaugurazione: sabato 23 marzo ore 17.00
Mostra promossa da:
Regione Toscana
Comune di Prato
con il contributo di:
Provincia di Prato (nell’ambito del progetto regionale Toscanaincontemporanea2012)
Realizzata dal Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
Opere di: Richard Aldrich, Mamma Andersson, Helene Appel, Michael Bauer, Luca Bertolo, Joe Bradley, Peter Linde Busk, Pierpaolo Campanini, William Daniels, Avner Ben – Gal, Thomas Helbig, Merlin James, Rezi van Lankveld, Katy Moran, Marco Neri, Alessandro Pessoli, Tal R, Matthias Weischer.
Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta un progetto espositivo inedito per l’Italia, un paese in cui le mostre dedicate alla pittura del nostro tempo sono assai rare e poco programmate dai musei.
Un progetto che non nasce con lo spirito del censimento ampio e pur sempre non esaustivo, come nella tradizione delle esposizioni proposte in questi ultimi anni dal museo pratese, ma che vuole essere una prima proposta per rivitalizzare quel dibattito intorno alla pittura che da troppo tempo e ingiustamente è stato da noi marginalizzato.
La figurazione inevitabile vuole indagare, attraverso le opere di alcuni pittori internazionali appartenenti alla generazione nata dopo gli anni sessanta (e che, in molti casi, espongono per la prima volta nel nostro paese), alcuni aspetti della pittura in generale, e della figurazione intesa come approdo irrinunciabile e al contempo problematico, conseguenza dello iato prodottosi tra pittura e rappresentazione, e tra pittura e racconto, che inizia nel diciannovesimo secolo e arriva fino ai giorni nostri.
Esiste una linea nella pittura attuale, che rinvia ad una figurazione con precauzioni, a tratti anche analitica, metapittorica?
Esiste un approccio alla figurazione semplicemente incidentale, apparentemente svagato e automatico (che è pur sempre una forma di prudenza o di pudore di fronte all’immagine dipinta)?
È possibile che l’impulso a dipingere figure, a descrivere, a indicare, avvenga assieme alla presa di coscienza di una difficoltà, cioè quella legata all’impossibilità di continuare a considerare il quadro come una finestra, ovvero uno spazio di rappresentazione coerente? Ed è possibile che, in alcuni casi, questa difficoltà diventi essa stessa racconto, rappresentazione?
La mostra sviluppa un percorso a partire da queste domande, e presenta, all’interno delle sale del museo alcuni lavori, o serie di lavori, utili a ricomporre l’idea di una figurazione inevitabile: i dipinti, ad esempio, che coniugano una dimensione oggettuale, materiale del quadro e del dipingere (la superficie, il rovescio, la tavolozza, la cornice, ecc..) con la figurazione; quelle opere che contengono lacune, zone irrisolte, cioè che rinviano al non finito; quelle in cui il dato figurativo emerge dall’astrazione per aggiustamenti, improvvisazioni o fugaci rimandi; quei dipinti che, pur figurativi, presentano zone di apertura o frequenti riferimenti all’astrazione; quelli infine che testimoniano di un combattimento, di un tentativo di resistenza all’immagine e alla figura. Sono tutti aspetti e questioni che non riguardano soltanto il presente, ma che rinviano ad una storia della pittura dentro la quale sia l’artista che lo spettatore sono immersi.
L’obiettivo che la mostra si pone è quello di indicare le risposte attuali più interessanti, che sono già punti di riferimento all’interno del rinnovamento che il medium pittura sta attraversando in questi ultimi anni.
LA FIGURAZIONE INEVITABILE
Una scena della pittura oggi
A cura di Marco Bazzini e Davide Ferri
Mostra promossa da:
Regione Toscana
Comune di Prato
Con il contributo di:
Provincia di Prato (nell’ambito del progetto regionale Toscanaincontemporanea2012)
Realizzata dal Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
SEDE
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci
Viale della Repubblica 277 – Prato
Orario: tutti i giorni ore 10-19, chiuso martedì e 1° maggio. Dal 5 giugno: tutti i giorni ore 16-23, chiuso il martedì
Ingresso: intero 5 euro, ridotto 4 euro
INFO
Ufficio Stampa
Silvia Bacci, s.bacci@centropecci.it
Ivan Aiazzi, i.aiazzi@centropecci.it
tel. 0574 531828
A cura di Marco Bazzini e Davide Ferri
Sale espositive del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
Dal 24 marzo all'8 luglio 2013
Inaugurazione: sabato 23 marzo ore 17.00
Mostra promossa da:
Regione Toscana
Comune di Prato
con il contributo di:
Provincia di Prato (nell’ambito del progetto regionale Toscanaincontemporanea2012)
Realizzata dal Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
Opere di: Richard Aldrich, Mamma Andersson, Helene Appel, Michael Bauer, Luca Bertolo, Joe Bradley, Peter Linde Busk, Pierpaolo Campanini, William Daniels, Avner Ben – Gal, Thomas Helbig, Merlin James, Rezi van Lankveld, Katy Moran, Marco Neri, Alessandro Pessoli, Tal R, Matthias Weischer.
Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta un progetto espositivo inedito per l’Italia, un paese in cui le mostre dedicate alla pittura del nostro tempo sono assai rare e poco programmate dai musei.
Un progetto che non nasce con lo spirito del censimento ampio e pur sempre non esaustivo, come nella tradizione delle esposizioni proposte in questi ultimi anni dal museo pratese, ma che vuole essere una prima proposta per rivitalizzare quel dibattito intorno alla pittura che da troppo tempo e ingiustamente è stato da noi marginalizzato.
La figurazione inevitabile vuole indagare, attraverso le opere di alcuni pittori internazionali appartenenti alla generazione nata dopo gli anni sessanta (e che, in molti casi, espongono per la prima volta nel nostro paese), alcuni aspetti della pittura in generale, e della figurazione intesa come approdo irrinunciabile e al contempo problematico, conseguenza dello iato prodottosi tra pittura e rappresentazione, e tra pittura e racconto, che inizia nel diciannovesimo secolo e arriva fino ai giorni nostri.
Esiste una linea nella pittura attuale, che rinvia ad una figurazione con precauzioni, a tratti anche analitica, metapittorica?
Esiste un approccio alla figurazione semplicemente incidentale, apparentemente svagato e automatico (che è pur sempre una forma di prudenza o di pudore di fronte all’immagine dipinta)?
È possibile che l’impulso a dipingere figure, a descrivere, a indicare, avvenga assieme alla presa di coscienza di una difficoltà, cioè quella legata all’impossibilità di continuare a considerare il quadro come una finestra, ovvero uno spazio di rappresentazione coerente? Ed è possibile che, in alcuni casi, questa difficoltà diventi essa stessa racconto, rappresentazione?
La mostra sviluppa un percorso a partire da queste domande, e presenta, all’interno delle sale del museo alcuni lavori, o serie di lavori, utili a ricomporre l’idea di una figurazione inevitabile: i dipinti, ad esempio, che coniugano una dimensione oggettuale, materiale del quadro e del dipingere (la superficie, il rovescio, la tavolozza, la cornice, ecc..) con la figurazione; quelle opere che contengono lacune, zone irrisolte, cioè che rinviano al non finito; quelle in cui il dato figurativo emerge dall’astrazione per aggiustamenti, improvvisazioni o fugaci rimandi; quei dipinti che, pur figurativi, presentano zone di apertura o frequenti riferimenti all’astrazione; quelli infine che testimoniano di un combattimento, di un tentativo di resistenza all’immagine e alla figura. Sono tutti aspetti e questioni che non riguardano soltanto il presente, ma che rinviano ad una storia della pittura dentro la quale sia l’artista che lo spettatore sono immersi.
L’obiettivo che la mostra si pone è quello di indicare le risposte attuali più interessanti, che sono già punti di riferimento all’interno del rinnovamento che il medium pittura sta attraversando in questi ultimi anni.
LA FIGURAZIONE INEVITABILE
Una scena della pittura oggi
A cura di Marco Bazzini e Davide Ferri
Mostra promossa da:
Regione Toscana
Comune di Prato
Con il contributo di:
Provincia di Prato (nell’ambito del progetto regionale Toscanaincontemporanea2012)
Realizzata dal Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
SEDE
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci
Viale della Repubblica 277 – Prato
Orario: tutti i giorni ore 10-19, chiuso martedì e 1° maggio. Dal 5 giugno: tutti i giorni ore 16-23, chiuso il martedì
Ingresso: intero 5 euro, ridotto 4 euro
INFO
Ufficio Stampa
Silvia Bacci, s.bacci@centropecci.it
Ivan Aiazzi, i.aiazzi@centropecci.it
tel. 0574 531828
Fonte:
Segnala:
Amalia di Lanno