domenica 19 maggio 2013

ANDREA MARTINUCCI_È così difficile dimenticare il dolore


Gli spazi della Pelanda - Ex Mattatoio di Testaccio accolgono l’ edizione VISUAL ARTS presso FACTORY – SPAZIO GIOVANI ROMA CAPITALE.

Si inaugura un nuovo appuntamento dal titolo “Ho qualcosa da dire…e da fare”.

All'interno di tale iniziativa si presenta il progetto curatoriale di Francesca Casale:

“ È così difficile dimenticare il dolore “.
in mostra ANDREA MARTINUCCI

Il progetto parte dall’ opera RE-AZIONE di Andrea Martinucci, frutto di una ricerca iniziata circa due anni fa. Nasce dalla precisa volontà di raccontare il percorso intrapreso dal giovane artista romano di restituire all’ arte un ruolo di condivisione sociale.
La doppia installazione affronta tematiche che necessitano di conoscenza e di sensibilizzazione. Dentro gli involucri | cubo sono posti disegni di piccolo formato, figure, dense nel tratto, che si fondono e confondono con l’oggetto nel momento in cui isola e aliena l’occhio del visitatore, per sviluppare un momento di visione articolato. Sulla superficie esterna vi è un foro, unico punto di osservazione per la scena rappresentata all' interno: si può decidere se avvicinare l’occhio o fermarsi alla superficie esterna e non lasciarsi coinvolgere. La doppia percezione sviluppa un momento di osservazione in cui le opere sono poste in contrasto, per le modalità del racconto (micro/macro), con il rapporto stabilito con il pubblico (azione passiva/attiva-reazione). Ciò permette un meccanismo di esame volto ad amplificare il ruolo di testimone del visitatore.
Il progetto prende avvio dai fatti realmente accaduti durante le proteste della Primavera Araba in Egitto, nel 2011, che hanno provocato l’arresto di diciassette giovani donne. Queste, dopo aver preso parte ad una manifestazione insieme a dimostranti di sesso maschile, sono state condotte in carcere e sottoposte a insulti, violenze e abusi da parte degli uomini della polizia, in una stanza con porte e finestre aperte sulla strada. Non rinunciando alla poetica dell’immagine, all' interno dei diciassette cubi bianchi sono collocati dei disegni su carta, uno diverso per ognuno dei cubi, uno per ognuna delle diciassette donne coinvolte. Le rappresentazioni sono tratte da fotografie di giornali, il mezzo maggiormente utilizzato dai media, dalle quali l’artista sottrae gli elementi di disturbo mediatico con figure che emergono nel bianco.
Oltrepassando l' installazione del grande cubo, che sarà posto al centro della sala, si stabilisce un rapporto di azione-reazione con il visitatore. In questo momento lo spettatore compie un’azione diventando egli stesso oggetto della visione, entrando all'interno della struttura. La possibilità di uscita è per il visitatore il presupposto alla sua reazione.

Il progetto è parte di un lavoro collettivo più ampio sviluppato attraverso una piattaforma web che ha coinvolto numerosi artisti con la creazione di differenti opere: www.re-azione.weebly.com.

A questa sezione si aggiungono in mostra le carte dell' installazione site-specific di HO BISOGNO: una serie di frasi tratte dal taccuino di appunti personali di Andrea Martinucci. Le affermazioni si interrogano sul ruolo dell’artista nel sistema dell’arte attuale seguendo le semplici istruzioni dell’artista:

1: leggi la frase

2: pensa

Rintracciando i duplicati disseminate negli spazi del museo, lo spettatore può intervenire nel modo più diretto, raccogliendo e portando con se un foglietto. Il gesto opera dove la contaminazione delle idee è il punto di partenza o di arrivo che possiamo ritrovare in un’ analisi profonda della realtà con diffusione anche virale.
Francesca Casale

opening giovedì 23 maggio 2013 ore 19:00
nell'ambito di "Ho qualcosa da dire…e da fare"
23-24-25-26-31 MAGGIO 1-2-7-8-9 GIUGNO 2013
dalle ore 19 alle 24
UFFICIO STAMPA: www.arteventi.wordpress.com | arteventilibera@gmail.com
FACTORY – Spazio Giovani Roma Capitale
EX MATTATOIO TESTACCIO
P.ZZA ORAZIO GIUSTINIANI, 4
INGRESSO GRATUITO
INFO: 060608 | www.incontragiovani.it


Segnala:
Amalia di Lanno