mercoledì 29 maggio 2013

FotoArte 2013: Francesco Zizola e Kash Gabriele Torsello


Francesco Zizola e Kash Gabriele Torsello per l’inaugurazione di FotoArte 2013
Due fotoreporter d’eccezione, Francesco Zizola e Kash Gabriele Torsello, inaugureranno la decima edizione di FotoArte.
Sabato 25 maggio si terrà l’evento di punta di FotoArte 2013: l’inaugurazione delle mostre fotografiche di Francesco Zizola e Kash Gabriele Torsello, due fotoreporter che hanno documentato la vita delle popolazioni di vari Paesi del mondo. L’esposizione verrà ospitata, per il secondo anno consecutivo, nella prestigiosa sede del MuDi – Museo Diocesano – di Taranto dal 25 maggio al 9 giugno, e sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle 17.00 alle 20 e sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 20.00. Il vernissage si terrà sabato 25 maggio alle ore 19.30. Ingresso con ticket.
Francesco Zizola, con la sua esposizione “Uno sguardo inadeguato”, offre uno spaccato di dieci anni di viaggi dal Brasile al Mar Morto, con 40 immagini a colori che ci raccontano la sua visione delle realtà che ha visitato. Zizola terrà un seminario alla chiusura della mostra, il 9 giugno, dal titolo “La foto di reportage”. È uno dei fotoreporter contemporanei più attivi e premiati: ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali, tra cui nove World Press Photo e quattro Picture of the Year International; ha pubblicato anche alcuni libri fotografici e nel 2007 ha fondato l’agenzia NOOR, con sede ad Amsterdam, insieme a un gruppo di colleghi.
Kash Gabriele Torsello, invece, presenta un’esposizione sull’India, “Nakusha (nata contro il desiderio)”, che documenta la vita delle popolazioni dell’India, in particolare le difficoltà che le donne sono costrette ad affrontare per andare avanti. Torsello sarà presente all’inaugurazione della mostra, sabato 25 maggio, giorno in cui si terrà anche l’intervento in videoconferenza di Antonella Russo, grande esperta di storia della fotografia italiana. Fin dall'inizio della sua carriera, l'obiettivo di Torsello è stato quello di documentare le storie dei popoli in lotta per la libertà. Ha realizzato una serie di reportage a Roma, sulla vita dei senzatetto; in India; nel Kashmir – da cui gli derivò il nome d'arte “Kash” – e in Afghanistan, dove fu rapito e poi rilasciato, in cui ha scattato le immagini che hanno ispirato il libro “Afghanistan Camera Oscura”.

Ricordiamo, infine, che la rassegna è patrocinata dalla Fiaf – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche –, dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Taranto e dal Comune di Taranto.

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Amalia di Lanno