vice & iacopo pasqui
voce narrante Simone Ciglia
a cura di Enzo De Leonibus
Il Museo Laboratorio Ex Manifattura Tabacchi di Città Sant’Angelo ospiterà dal 30 marzo al 12 aprile 2013 dei narranti, una doppia mostra personale dell’artista Vice e del fotografo Iacopo Pasqui.
L’esposizione, curata da Enzo De Leonibus e accompagnata da un testo di Simone Ciglia, è liberamente ispirata a Il narratore, un saggio scritto dal filosofo e critico letterario tedesco Walter Benjamin nel 1936. Nell’ambito della sua seminale riflessione sullo statuto del narrare, l’autore distingue due fondamentali tipologie di narratore: quella del narratore statico e quella del narratore dinamico. Riprendendo questa dicotomia e trasportandola nel mondo delle arti visive, la mostra affida le prerogative del primo alla figura dell’artista (Vice), mentre il fotografo (Pasqui) incarna la seconda modalità. L’esposizione si dipana quindi attraverso due percorsi, che partono agli opposti ingressi del museo per incontrarsi in un ambiente centrale.
Vice espone una serie di lavori che si muovono tra media differenti – scultura, installazione, fotografia, performance. Nel loro complesso essi articolano una riflessione che, partendo da alcune questioni centrali dello scritto di Benjamin, si allarga a comprendere alcuni nodi della contemporaneità, avvicinati con il concorso di discipline diverse.
Iacopo Pasqui presenta una serie di dodici fotografie – quasi tutte inedite e prodotte per l’occasione – che compongono una sorta di contemporaneo fregio della vita, una sequenza che illustra allegoricamente l’esistenza dell’individuo nella società globalizzata occidentale.
Iacopo Pasqui (Firenze, 1984)
E’ un fotografo documentarista. Si dedica professionalmente alla fotografia dal 2008.
Ha realizzato diversi progetti in Estremo e Medio Oriente, in Africa del nord e negli Stati Uniti.
E’ fra i tre vincitori del Leica Talent 2011 ottenendo un assignment per Leica e l‘Agenzia Magnum.
Collabora con Leica Camera Italia.
Nel 2012 è il più giovane autore contemporaneo presente nel libro “Storia della fotografia in Italia. Dal 1839 ad oggi.” di G. D’Autilia (Einaudi, Torino 2012). Ha pubblicato per Librìa: “Le stanze di Tonia”, con Lucio Rosato (Librìa, Melfi 2012) e “La città Adriatica”, a cura di Lucio Rosato, AAVV, fotografie di Iacopo Pasqui (Librìa, Melfi 2012).
Vice (Atri, 1985)
Dopo la laurea in Comunicazione Artistica e Multimediale, nel 2007 inizia il suo avvicinamento trasversale alle arti, praticando pittura, fotografia, scultura, elaborazioni digitali, assemblaggi, istallazioni e performance.
Nell’ultimo periodo intensifica gli studi di scultura e istallazione, introducendo nella sua poetica oggetti, feticci e strumenti della contemporaneità investiti di forme e funzioni nuove, lontane da un’idea di semplice de-contestualizzazione.
Ha esposto in varie istituzioni e gallerie in Italia e le sue opere ricevono apprezzamenti anche all’estero.
Vive e lavora a Pescara.
voce narrante Simone Ciglia
a cura di Enzo De Leonibus
Il Museo Laboratorio Ex Manifattura Tabacchi di Città Sant’Angelo ospiterà dal 30 marzo al 12 aprile 2013 dei narranti, una doppia mostra personale dell’artista Vice e del fotografo Iacopo Pasqui.
L’esposizione, curata da Enzo De Leonibus e accompagnata da un testo di Simone Ciglia, è liberamente ispirata a Il narratore, un saggio scritto dal filosofo e critico letterario tedesco Walter Benjamin nel 1936. Nell’ambito della sua seminale riflessione sullo statuto del narrare, l’autore distingue due fondamentali tipologie di narratore: quella del narratore statico e quella del narratore dinamico. Riprendendo questa dicotomia e trasportandola nel mondo delle arti visive, la mostra affida le prerogative del primo alla figura dell’artista (Vice), mentre il fotografo (Pasqui) incarna la seconda modalità. L’esposizione si dipana quindi attraverso due percorsi, che partono agli opposti ingressi del museo per incontrarsi in un ambiente centrale.
Vice espone una serie di lavori che si muovono tra media differenti – scultura, installazione, fotografia, performance. Nel loro complesso essi articolano una riflessione che, partendo da alcune questioni centrali dello scritto di Benjamin, si allarga a comprendere alcuni nodi della contemporaneità, avvicinati con il concorso di discipline diverse.
Iacopo Pasqui presenta una serie di dodici fotografie – quasi tutte inedite e prodotte per l’occasione – che compongono una sorta di contemporaneo fregio della vita, una sequenza che illustra allegoricamente l’esistenza dell’individuo nella società globalizzata occidentale.
Iacopo Pasqui (Firenze, 1984)
E’ un fotografo documentarista. Si dedica professionalmente alla fotografia dal 2008.
Ha realizzato diversi progetti in Estremo e Medio Oriente, in Africa del nord e negli Stati Uniti.
E’ fra i tre vincitori del Leica Talent 2011 ottenendo un assignment per Leica e l‘Agenzia Magnum.
Collabora con Leica Camera Italia.
Nel 2012 è il più giovane autore contemporaneo presente nel libro “Storia della fotografia in Italia. Dal 1839 ad oggi.” di G. D’Autilia (Einaudi, Torino 2012). Ha pubblicato per Librìa: “Le stanze di Tonia”, con Lucio Rosato (Librìa, Melfi 2012) e “La città Adriatica”, a cura di Lucio Rosato, AAVV, fotografie di Iacopo Pasqui (Librìa, Melfi 2012).
Vice (Atri, 1985)
Dopo la laurea in Comunicazione Artistica e Multimediale, nel 2007 inizia il suo avvicinamento trasversale alle arti, praticando pittura, fotografia, scultura, elaborazioni digitali, assemblaggi, istallazioni e performance.
Nell’ultimo periodo intensifica gli studi di scultura e istallazione, introducendo nella sua poetica oggetti, feticci e strumenti della contemporaneità investiti di forme e funzioni nuove, lontane da un’idea di semplice de-contestualizzazione.
Ha esposto in varie istituzioni e gallerie in Italia e le sue opere ricevono apprezzamenti anche all’estero.
Vive e lavora a Pescara.
Segnala:
Amalia di Lanno