venerdì 3 marzo 2017

On Air Contemporary Art_Installazione site specific “Facciamo Scarpetta" di Maya Pacifico


ON AIR CONTEMPORARY ART
Eventi d’arte al Campanile di Saviano
Piazza Vittoria 80039 Saviano NA, Italia

On Air Contemporary Art negli spazi del Campanile San Michele Arcangelo di Saviano, presenta per la prima volta l’installazione site specific “Facciamo Scarpetta di Maya Pacifico.

Ripartono, dunque, le attività artistiche votate al recupero e mantenimento decoroso di uno dei monumenti simbolo di questa comunità; le "incursioni d'arte" con il supporto e patrocinio morale del Comune di Saviano della Pro Loco, della Fondazione Plart assieme a Merlomaschio communication

Maya Pacifico ( nata a Torino, vive e lavora a Napoli). E’ nota a livello internazionale per la sua ricerca che articola tra loro pittura, scultura e installazione ridefinendo completamente i concetti di spazio e materia e forma . Si è conquistata un ruolo fortemente autonomo tra gli artisti italiani della sua generazione grazie anche alla sua visione critica dell’arte e del ruolo dell’artista. Nei suoi lavori più recenti riflette sulla distruzione del libro come oggetto: tagliato, bruciato e sezionato in infiniti segmenti e poi ricomposto in una nuova forma.

L’idea da cui è nata l’installazione “Facciamo Scarpetta” è quella della condivisione, per rafforzare questo concetto Maya Pacifico inserirà all’interno della sua installazione alcuni piatti che ha fatto realizzare dagli artisti che in passato hanno dato vita a delle opere molto importanti per Napoli : Daniel Buren, Mimmo Paladino e Michelangelo Pistoletto. Più un omaggio all’opera “La Rivoluzione siamo noi” di Joseph Beuys.

È qui che l’artista prende le mosse per un ritorno alla concezione dell’arte come atto collettivo, come scambio tra cultura e nutrimento, utilizzando il gesto simbolico della scarpetta nel piatto come un momento felice di condivisione che unisce l’uomo all’artista e il cibo all’arte. Lo spazio della condivisione diventa così una vetrina d’arte, un medium dinamico che fa uscire l’arte dalla stretta cerchia delle gallerie e dei musei per invadere gli spazi del quotidiano e del vissuto.

Con un inatteso e felice gioco di parole “Facciamo Scarpetta” diventano due paia di ciabatte ricavate nel pane e poste al lato di un tavolo ricoperto di pagine di libro tagliate in tante sottili stringhe: ognuna di esse contiene una frase del libro e di fatto tutti i suoi possibili sensi e le potenziali combinazioni per crearne uno con un nuovo significato. La misura della vita è quella considerata nel tempo, non quella ingannevole di un attimo consegnato a un’altrettanto ingannevole sopravvivenza. Nel suo lavoro Maya Pacifico ha da sempre legato l’idea della violenza inflitta ai libri, tagliati e bruciati, alla perdita di memoria, alle paure inconsce e ai desideri repressi della condizione femminile collegandoli così al suo ruolo di artista donna. In ognuno di questi frammenti che appartengono a un libro invecchiato, ingiallito, le cui pagine sono diventate come paglia, cuoio, legno, ciascuno di noi può incontrare il proprio vissuto, la propria identità fatta di emozioni, ricordi, stati d’animo.