ANCIENT FREEDOM: NICCA IOVINELLA PERFORMER AL MUSEO MANN
Il 2 Marzo il Museo MANN diverrà teatro di una performance artistica: Ancient Freedom, di e con Nicca Iovinnella. Un titolo che unisce, su un palcoscenico d'eccezione, la classicità alla contemporaneità, la corporeità al digitale, la natura all'artificio.
Nell'elegante sala del Museo adiacente al giardino delle camelie, trasformata per l'occasione in uno scenario bucolico, l'artista esplorerà temi cari alla sua ricerca quali quelli dell'affermazione del sé, dell'"abitare", delle "ferite" di un universo femminile più volte calpestato dalle volontà altrui.
Ancient Freedom, nata in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e realizzata con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, sarà visitabile fino al 2 Aprile. L'atto performativo, in scena il 2 Marzo alle ore 18, verrà infatti ripreso in diretta e mostrato al pubblico attraverso proiettore e schermi ad hoc.
Ancient Freedom è contemporaneamente un’installazione, un video, una performance, un ambiente immersivo. In linea con le attività di apertura al Contemporaneo portate avanti negli anni del MANN, celebra un nuovo modo di intendere la fruizione di un Museo Archeologico.
"Come i grandi personaggi tragici femminili della mitologia – da Didone a Cleopatra, da Cassandra a Medea – Nicca interpreta (è) una donna dilaniata dallo sforzo di vivere e di affrontare le forti contraddizioni dell’animo umano. Indubbiamente Eros e Thanatos si fondono in quest’operazione polisemica, sintesi di un percorso di vita che diventa racconto universale." Commenta Adriana Rispoli, che accompagna la mostra con un testo critico.
Nicca proporrà, in una aggiornata chiave di lettura, un lavoro che ha avuto occasione di presentare nel 2014 al Parco dei Camaldoli di Napoli, dal titolo I AM. Ripercorrendo i sentieri (qui al limite dell'immaginario) di quel Parco, scandirà i suoi passi con un nuovo ritmo, abitando lo spazio emotivo del suo vissuto, oggi inevitabilmente diverso da quello di ieri, ma dove rintracciamo alcune costanti: una corda appesa ad un ramo, due cappi, il secondo alato. I materiali utilizzati sono quelli che la natura offre generosamente: foglie e rami. L’installazione è di grande leggerezza, ma i simboli a cui alludono il cappio e le ali perturbano e creano nel visitatore un senso di spaesamento. L’artista penderà dalla corda vestita di bianco ma il suo corpo resterà come sospeso grazie alle ali. La performance è ricca di contrasti, uno su tutti, forza e debolezza: la leggerezza delle ali e la pesantezza del corpo, la fragilità del ramo e lo spessore della corda.
Nicca, da sempre attenta analizzatrice dei luoghi in cui opera, ha deciso inoltre di rendere omaggio al Museo che ospita la sua performance, con un intervento su misura. Proietterà su di sé tre sensualissime sculture, veneri e nike acefale, scelte tra quelle conservate al MANN: un tentativo di storicizzare le sofferenze ma al tempo stesso le scelte, le conquiste delle donne, dall'antica Grecia ai giorni nostri.
Una libertà ancestrale che l'artista, con una metaforica macchina del tempo, vive e riafferma. C’è sempre uno scarto con la realtà: il mondo di Nicca ci catapulta in un universo immaginifico in cui l'artista, illustra una storia, lascia un segno.
Nicca Iovinella
Nicca Iovinella è un’artista italiana, nata a Napoli il 7 giugno del 1972. La sua formazione inizia nel 1993 presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli con il corso di pittura, conclusosi poi con una tesi in Storia dell’Arte sull’artista Angelica Kauffmann e avente come relatrice la professoressa Maria Teresa Penta. Durante gli studi all’Accademia l’artista incomincia a esprimere la sua creatività e a muovere i primi passi nel mondo dell’arte: nel 1993 viene selezionata dall’istituto stesso per realizzare la cover di un cd del cantautore Enzo Gragnaniello. Accanto alle prime collaborazioni degne di nota, l’artista inizia un percorso che la porta a partecipare a diversi concorsi nazionali. Nel 1994 vince il Premio di segnalazione all’interno della III° Competizione Nazionale d’incisione a Gorlago (Bg). Allo stesso anno risale la partecipazione al premio “Per i giovani incisori italiani”, al museo d’arte contemporanea di Villacroce (Ge). Seguono poi le prime mostre, come quella del 1995 all’Accademia di Belle Arti e delle Nuove Tecnologie MUSIS MUSEO MULTIPOLARE della SCIENZA e dell’INFORMAZIONE SCIENTIFICA di Roma, sul progetto Nell’infinito di Giordano Bruno, che sarà poi esposto anche presso il Ministero della Pubblica Istruzione a Roma e nel 1997, nell’ambito delle manifestazioni dedicate proprio a Giordano Bruno, all’Amministrazione Municipale di Nola in provincia di Napoli. A partire dal 1996 si alternano mostre personali e collettive. Nel 1999 l’artista viene coinvolta dall’Associazione Onlus “Artemisia” nella mostra Labirinto di Labirinti – una pluralità di Voci nel Dedalo delle Arti, presentata presso l’opificio industriale Sa.Sa. srl. a Frattamaggiore in provincia di Napoli. Nello stesso anno, nell’ambito della campagna a favore di TELETHON, l’artista prende parte ad una mostra di pittura alla Banca Nazionale del Lavoro di Frattamaggiore. Avendo maturato una certa esperienza artistica Nicca Iovinella decide che essere un’artista non le basta e procede nella sua formazione. Prosegue dunque a Roma il suo iter accademico, conseguendo il Diploma di perfezionamento in Didattica delle discipline pittoriche prima e quello in Storia dell’Arte poi. Negli anni seguenti ottiene ancora la Specializzazione biennale in Storia dell’Arte e Fotografia e quella in Tecnologia applicata alla rappresentazione grafica e fotografica, sempre nella capitale. Il percorso formativo non esclude però quello artistico che, difatti, non viene sospeso. È del 2000 la partecipazione alla mostra collettiva dal titolo Le Ombre delle Idee promossa dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e dal Comitato umbro per le celebrazioni di Giordano Bruno a Rocca Paolina, nella Sala Cannoniera a Perugia. Alla presentazione dell’evento interviene il Professore Aldo Masullo. L’anno successivo la storica dell’arte Fatima Giordano presenta la mostra collettiva ArteMusica, nel chiostro di San Francesco a Sorrento, alla quale l’artista dà il suo contributo. Continuano, nel 2005 e nel 2006, le mostre collettive. Proprio al 2006 risale la prima significativa mostra personale dell’artista dal titolo Abitarsi: un’installazione di arte contemporanea collocata nella chiesa di San Severo al Pendino a Napoli. Segue la presentazione alla stampa del catalogo di Abitarsi - installazione d’Arte contemporanea, alla libreria La Feltrinelli di Napoli, con gli interventi dei critici Dario Giugliano, Mimmo Grasso e la partecipazione del Sen. Raffaele Tecce e dell’editore Vittorio Avella. Nicca Iovinella farà di Abitarsi il primo capitolo di una lunga riflessione sul concetto di installazione come camera emotiva, nella quale spazializzare le proprie emozioni. Dal 2007 è responsabile del Corso di restauro cartaceo e tecnologia dei materiali presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2009 vi è una nuova presentazione alla stampa del libro d’artista Abitarsi – interni incisi al PAN Palazzo delle Arti Napoli, con interventi di Dario Giugliano, prof. all’Accademia di Belle Arti Napoli, del poeta Mimmo Grasso, della giornalista de IL MATTINO Daniela Ricci, dello psicoanalista Antonio Vitolo e di Antonio Sgambati, editore de IL LABORATORIO Edizioni. Nello stesso anno l’artista partecipa alla collettiva Le meraviglie nascoste, presso Palazzo Venezia a Napoli. Nel 2010 si dedica alla promozione del suo libro d’artista partecipando alla Terza Manifestazione Internazionale del libro d’artista e delle piccole edizioni “HUMAN BOOK” - Il libro come necessità dell’uomo di esprimersi e di raccontare a Barcellona, Piazza Sant Just (Barrio Gotico). Il 2012 è segnato dal secondo capitolo della mostra Abitarsi con il nuovo titolo Abitarsi di nuovo, esposta al PAN Palazzo delle Arti Napoli. Il 2013 è un anno molto produttivo e ricco di scambi con altre realtà, sia italiane che internazionali. In particolare, la produzione artistica si orienta verso la performance e la registrazione della stessa dando vita ad un prodotto video di alta qualità. Il video The white lady and the garden’s spirit viene selezionato per il concorso internazionale “In viaggio con Calvino”, esposto presso la Casa dell’Architettura nell’Acquario Romano. Sempre del 2013 è la partecipazione al progetto “LandArt Campi Flegrei - Napoli”, dal titolo Natura naturans. L’arte come processo creativo con l’installazione dal titolo Ferite. Nello stesso anno l’artista partecipa anche al progetto Incendium, ad opera dell’associazione Tempo Libero per Città della Scienza a Napoli. Ancora, nello stesso anno, il libro d’artista prende parte alla ventiseiesima edizione di International Book Fair di Gerusalemme, Centro Internazionale dei Congressi, Binyanei Haumà, a Gerusalemme. Il 2014 vede lo sviluppo dell’installazione Ferite che diventa performance e poi video. Dalla prima scaturiranno diverse versioni video che avranno, alternatamente, una doppia o unica lettura. La performance video dalla duplice lettura intitolata Injures_double lecture sarà selezionata dalla galleria londinese Espacio gallery per partecipare alla mostra Hell and Heaven a Londra. L’anno prosegue con un’altra mostra nella capitale britannica, questa volta presso la galleria W3 ad opera di un collettivo londinese. L’opera in mostra è ancora una volta la video installazione Injures_double lecture, che sarà poi esposta per la prima volta in Italia in occasione della mostra collettiva Cos’hai al posto del cuore? presso l’Opificio Arti Performative di Frattamaggiore. Nell’ottobre 2014 l’artista prende nuovamente parte alla rassegna “Land Art Campi Flegrei” con l’installazione I am/Io sono, percorrendo questa volta i tortuosi sentieri del Parco dei Camaldoli. Nel marzo 2015 Iovinella è protagonista al PAN Palazzo delle Arti di Napoli, insieme con Federica Rispoli e Daniela Pergreffi, della collettiva dal titolo I miserabili, mostra evento ideata da Désirée Klain e ospitata dal Museo Madre e dall’Associazione Culturale “Periferie del Mondo – Periferia Immaginaria” sul tema del femminicidio, con la già citata opera Injures_double lecture. Con quest’ultima l’artista prenderà poi parte, nel mese di maggio, alla prima edizione di NAF Napoli Arte Fiera, mostra mercato di arte moderna e contemporanea della città, rappresentata dal suddetto Opificio. Nicca Iovinella procede nella sua ricerca artistica a cavallo tra performance e installazione, sempre attenta ai materiali e alle tecniche che di volta in volta sceglie, consigliata e supportata da un qualificato team di professionisti. Sono del 2016 le performance-video Play e Nicca in Felice’s Land. Nell’aprile dello stesso anno partecipa e vince la terza edizione di Happy eARTh Days, tenutasi al PAN Palazzo delle Arti di Napoli attraverso la realizzazione di una installazione/performance ideata ad hoc, riproposta poi nel mese di dicembre nell’ambito dell’iniziativa culturale MATERIE3 a cura di Fornace Falcone. L’artista al momento sta lavorando a diversi progetti dallo spirito innovativo ma con un’attenzione all’artigianalità di qualità. Attualmente vive e lavora a Napoli.
Scheda Mostra
Titolo: Ancient Freedom
Sede: MANN ( Museo Archeologico Nazionale di Napoli)
Piazza Museo, 19, 80135 Napoli
Patrocini: con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee
Inaugurazione: 2 marzo 2017 ore 17.30, performance ore 18.30
Evento in collaborazione con Artstudio '93
Allestimento: Marco Papa
Degustazione a cura di Viticoltori De Conciliis e Cuoche in giro chef at home
Date: 3 Marzo- 3 Aprile 2017
Orari: dal lunedì alla domenica dalle ore 09.00 alle ore 19.30
(Chiuso il Martedì)
Ingresso: Libero per l’inaugurazione della performance
Ufficio Stampa: AnnaChiara Della Corte
a.chiaradellacorte@gmail.com M. 333 8650479
pubblica: