venerdì 6 gennaio 2017

Ezia Mitolo. INTRORITRATTIAMOCI_Dalla soggettività alla collettività e condivisione

INTRORITRATTIAMOCI
Dalla soggettività alla collettività e condivisione

A cura di Cristina Principale
E con ROSSOCONTEMPORANEO

GENERALI ITALIA S.p.A., Agenzia Principale di Taranto, in occasione della personale in corso “Capitoli” dell'artista tarantina Ezia Mitolo, ha il piacere di invitare amici, clienti ed appassionati di arte contemporanea all’interazione con il pubblico “INTRORITRATTIAMOCI | dalla soggettività alla collettività e condivisione”.
L’esperienza interattiva, che vedrà coinvolto il pubblico in prima persona, sarà preceduta da una breve presentazione critica del percorso espositivo della curatrice Cristina Principale, con i saluti di Angelo Raffaele Villani di ROSSOCONTEMPORANEO e di Corrado Morelli, titolare dell'Agenzia.
La serata sarà l'occasione per un saluto agli intervenuti tutti, ed un brindisi al nuovo anno.

ORARI:
19,30 / 22,00

LOCATION:
GENERALI ITALIA S.p.A. | Agenzia Principale di Taranto
Via XX Settembre, 3 | Taranto

Per info: rossocontemporaneo@gmail.com
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INTRORITRATTIAMOCI
Dalla soggettività alla collettività e condivisione
Progetto interattivo in progress dal 2009

Ad un iniziale momento di presentazione del progetto INTRORITRATTI, su un unico grande foglio condiviso, si inviteranno i partecipanti a lasciare traccia del proprio "ritratto interiore".

PRIMA FASE:
I partecipanti lasceranno l’impronta delle proprie labbra, dipinte precedentemente con un rossetto.

SECONDA FASE:
Ognuno sarà guidato e stimolato a disegnare con un carboncino, il proprio “ritratto interiore” (Come mi percepisco “dentro”, adesso?Come mi racconto? Cosa provo?), il proprio Intro/ritratto, partendo dall’impronta lasciata sulla carta della propria bocca (che è metafora di dialogo interiore, di varco, nutrimento psichico).

Si inviteranno i partecipanti ad esprimersi attraverso l’uso di linee e forme prevalentemente libere, astratte, non riconducibili ad una rappresentazione figurativa, condividendo il medesimo spazio del foglio e la medesima intima esperienza.

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….Il segno grafico, la traccia di sé, così come l’impronta diretta di una parte del proprio corpo, consente un’estrinsecazione diretta, istantanea, autentica, spontanea, arcaica ed istintiva di noi stessi che, nell’immediatezza del gesto, non passa attraverso l’intelletto…

Ezia Mitolo. Capitoli

Scultrice di formazione, allieva dei maestri Francesco Somaini e Nicola Carrino all’Accademia delle Belle Arti di Bari, Ezia Mitolo opera attraverso canali diversi, quali il disegno, la fotografia e il video, non tradendo mai la sua vocazione plastica e volumetrica che trova pienezza oltretutto in installazioni, performance e video-performance interattive. Dopo il Biennio di Specializzazione all’Accademia di Macerata, tra il 1989 e 1994 è a colloquio con la grande scuola. Studia alla Fondazione Antonio Ratti di Como con Giuliano Collina, Arnulf Rainer, George Baselitz, Karel Appel e Anish Kapoor, incontri importanti per la sua attività successiva. Nel 1998 vince un incoraggiante primo premio nella sezione giovani di Art&Maggio.
Le sue opere della fine degli anni ’90 descrivono Il volo (disegno a pastelli ad olio, tinture, acrilici su tela) che andrà a compiere di lì a poco. Intrisa dell’humus del territorio pugliese, al quale ha fatto poi volutamente ritorno, parte per Milano e per Roma, prendendo spazio alla XIV Quadriennale e a diverse mostre nazionali e internazionali. Dunque un Cuore nomade (disegno su carta, tecnica mista, legno) che evolve coraggioso seppur la sua firma resti sempre identificabile nella tensione dei materiali utilizzati – in primis cera e terracotta, oltre che carta e tessuto – e nel grande valore tattile conferito agli “oggetti dell’anima”, altrimenti intangibili. La prorompenza del suo messaggio sta nel rendere visibili processi emotivi in cui a ben guardare ci si ritrova universalmente, esplicitati con cura dai titoli che accompagnano le opere stesse. Uno studio costantemente in progress, il suo, che ha in sé la forza della metamorfosi e che l’esposizione negli spazi dell’agenzia Generali ben dimostra. Questo excursus, as-saggio della sua carriera trentennale, si lega con importanza infatti all’attività locale dell’assicurazione per la quale il suo Papà è stato funzionario e che per lei è culla affettiva e grumo di ricordi. Le molteplici sezioni dei lavori presentati, dal 1997 al 2016, scrivono dunque capitoli di storia artistica personale ma anche in rapporto alla città. Da metà degli anni 2000 Ezia Mitolo infatti concentra nuovamente il lavoro in Puglia, a Taranto dove ha sede il suo prezioso laboratorio-archivio, dedicandosi altresì alla creazione di format che vedono coinvolto il pubblico in azioni di arte partecipata, intessute delle esperienze sociali che la impegnano. La sua esuberanza immaginifica ha preso nel tempo forme differenti, donando all’interiorità il calore della fisicità (Introritratti, pastelli su carta, pigmento rosso).Tutto il suo percorso creativo infatti celebra il corpo, dai piccoli disegni delicati a quelli di grande formato, dalla “pittura scultorea” – si vedano i quadri ricoperti di cera da cui emergono intime figure a colori – fino ai progetti installativi. La ricerca è viscerale e il risultato estetico dirompente. Ed è tale forza, quella delle immagini, che si vuole “curare” in questa insolita proposta espositiva, concentrandosi Sui pensieri belli (cotone, resina, terracotta) che l’arte contemporanea ci offre. Il corpus sensuale e travolgente di Ezia Mitolo agisce se ci si sofferma lenti a guardarsi dentro, e attorno. Coinvolgendo i sentimenti e rimodellandone le dimensioni interiori, tanto da ripensare al “qui e adesso” come “ovunque e sempre”.

Cristina Principale