lunedì 9 gennaio 2017

Premio Don Sante Arte Contemporanea



PREMIO DON SANTE PER L’ARTE CONTEMPORANEA 
Uomo, eterno pellegrino. Errare incerto nella contemporaneità 

INDICE
ART. 1 - Finalità
ART. 2 - Tecniche
ART. 3 - Organi
ART. 4 - Premi
ART. 5 - Modalità di iscrizione
ART. 6 - Modalità di Selezione e Mostra Collettiva
ART. 7 - Responsabilità
ART. 8 - Consenso 

ART. 1 - Finalità 
La Fondazione Monsignor Sante Montanaro indice il Premio nazionale don Sante per l’arte contemporanea finalizzato alla promozione e alla valorizzazione dell’Arte sul territorio in ricordo della figura di Don Sante, illustre cittadino di Casamassima, storico, appassionato d’arte, musica, letteratura. Da anni era stato chiamato al servizio della Santa Sede continuando la sua opera di promotore della Cultura e dell’Arte nel suo paese d’origine. 

Il concorso prevede l’assegnazione di un premio in denaro, di un premio speciale e l’allestimento di una mostra collettiva dei finalisti selezionati dalla Giuria che sarà inaugurata l’8 febbraio 2017 in occasione del compimento del primo anno di nascita della Fondazione e in ricordo del giorno della morte di Don Sante, avvenuta l’8 febbraio 2011. 

L’esposizione sarà allestita presso la sede della Fondazione, Palazzo Monacelle a Casamassima (Ba) (verranno date comunicazioni in dettaglio sul programma della mostra). 

Il tema del concorso è Uomo, eterno pellegrino. Errare incerto nella contemporaneità”, concetto che ci viene suggerito da uno scritto dello stesso Don Sante: 

“[...] l’arte è, per sua natura, destinata a rivestirsi di forme sempre nuove attraverso i secoli, dato che l’uomo – questo eterno pellegrino – tende ad andare sempre avanti; il cammino che egli percorre oggi è diverso da quello che percorse ieri, mentre quello che percorrerà domani sarà diverso da quello di oggi.” 

Attorno a questa tematica gli Artisti dovranno esprimersi liberando la propria creatività, sensibilità e progettualità. Per i dettagli si rimanda alla nota curatoriale di Giuliana Schiavone in allegato al presente bando. 

ART. 2 - Tecniche 

Il Premio è aperto a tutti gli Artisti, senza limiti di età, sesso, nazionalità o altra qualifica. Ogni artista può partecipare con una sola opera, edita od inedita. 

Di seguito le specifiche tecniche: 

Pittura - opere realizzate in piena libertà stilistica e tecnica (olio, tempera, acrilico, inchiostro, vinile, acquerello, grafite, matita, collage, etc.) e su qualsiasi supporto (tela, carta, legno, plastica, ferro, etc.). 

Scultura e installazione - opere create in qualsiasi materiale organico o inorganico. È possibile presentare le opere in forma di progetto digitale fotografico. L'autore dell'installazione, qualora venga selezionato per la mostra collettiva dei finalisti, dovrà fornire all'organizzazione del premio tutti i materiali necessari per l'installazione dell'opera e/o provvedere personalmente all'allestimento stesso. 

Arte fotografica - fotografie su supporto analogico in b/n e a colori, fotografie digitali in b/n e a colori, elaborazioni digitali in b/n e a colori. 

Video Arte - opere realizzate con tutte le tecniche di animazione su qualsiasi supporto digitale e analogico e film sperimentali. Le opere dovranno durare un massimo di 15 minuti, titoli di apertura e di coda compresi. Per la mostra finale sono richieste le opere originali riversate o salvate su DVD in alta qualità e in formati compatibili con i più diffusi strumenti di lettura. Gli artisti selezionati dovranno accordarsi con l’organizzazione per i supporti di lettura. 

Performance - ogni artista o gruppo di artisti può partecipare con una perfomance che potrà essere realizzata con qualsiasi tecnica e forma espressiva e con l’ausilio di qualsiasi materiale di supporto fornito dall'artista. La documentazione della performance dovrà essere inviata per la selezione in formato video e/o fotografico al fine di consentire opportune valutazioni in sede di selezione. Gli artisti finalisti potranno presentare il proprio intervento performativo il giorno di inaugurazione della mostra in una versione la cui durata non dovrà superare i 15 minuti circa. Il materiale documentativo della performance verrà allestito nell’ambito della mostra. Per le opere che prevedono musica o immagini non originali devono essere garantiti tutti i copyright ed i diritti Siae qualora necessari. 

Arte virtuale e multimediale – installazioni multimediali, opere interamente realizzate al computer, grafica 3d, installazioni virtuali, net art. Sono anche ammessi progetti trasversali sul tema che si avvalgano di più media. 

ART. 3 - Organi
Il Premio si avvale di un Comitato promotore, un Comitato curatoriale di preselezione, 

un Comitato scientifico, un Comitato d’onore ed una Giuria popolare. 

Il Comitato promotore è costituito dai soci fondatori dalla Fondazione Monsignor Sante Montanaro che si impegneranno a diffondere il seguente bando presso accademie di belle arti, licei e istituti d’arte, musei d’arte contemporanea, fondazioni museali, gallerie, siti internet e indicheranno i nomi degli esperti che faranno parte del Comitato Curatoriale e di Preselezione. 

Il Comitato curatoriale e di preselezione sarà composto da esperti e curatori e provvederà a visionare il materiale pervenuto scegliendo le proposte da sottoporre al Comitato Scientifico. Il Comitato Curatoriale avrà anche il compito di gestire il buon andamento del concorso e la partecipazione degli artisti e curare l’esposizione finale delle opere e la redazione di un catalogo. 

Il Comitato scientifico sarà composto da personalità nel campo della cultura e dell’arte contemporanea e sceglierà una rosa di artisti finalisti che comporranno la mostra collettiva del Premio. Tra i finalisti il Comitato scientifico selezionerà il vincitore assoluto. 

Il Comitato d’onore, composto da personalità del mondo dell’arte e della cultura, sosterrà, divulgherà e patrocinerà l’iniziativa contribuendo con la partecipazione a dare maggiore risalto al Premio e agli artisti coinvolti. 

La Giuria popolare sarà costituita dai visitatori della mostra che potranno esprimere la propria preferenza su un’apposita scheda di valutazione. Sulla base dei dati raccolti a fine evento sarà proclamato il vincitore del Premio popolare. 

ART. 4 - Premi 
All’artista unico vincitore sarà assegnato il Premio don Sante per l’arte contemporanea che consiste in un premio acquisto di € 1000,00. L’opera entrerà a far parte della collezione della Fondazione Monsignor Sante Montanaro. Il vincitore sarà proclamato durante la Cerimonia di premiazione in occasione del finissage della mostra. 

Durante il finissage sarà proclamato anche il vincitore del Premio della giuria popolare al quale sarà assegnato una targa di riconoscimento. L’accettazione del Premio, il vincitore cede alla Fondazione l’opera e tutti i diritti alla stessa.  
Con inerenti, ivi incluso il diritto di pubblicazione dell’immagine (salvo il diritto ad essere riconosciuto autore dell’Opera). Il Comitato Promotore si riserva la possibilità di assegnare altri premi speciali ad artisti meritevoli. 

ART. 5 - Modalità di iscrizione 
L’iscrizione al Premio è totalmente gratuita. Gli Artisti possono iscriversi, entro il 

31/01/2017 per le iscrizioni on-line
31/01/2017 per le iscrizioni via posta (fa fede il timbro postale) utilizzando una delle seguenti modalità: 

1. Online 
Inviando la propria candidatura all’indirizzo premiodonsante@gmail.com, scrivendo come oggetto della mail “Premio Don Sante per l’Arte Contemporanea”, il modulo di iscrizione compilato in ogni sua parte scaricabile alla pagina http://www.fondazionemontanaro.it curriculum vitae, scheda tecnica dell’opera completa di descrizione esplicativa (max. 2000 caratteri), immagini dell’opera. Per le opere video è possibile comunicare un link da internet per la visualizzazione online. Il file dell’opera dovrà essere nominato riportando queste indicazioni: Nome e Cognome dell’artista, titolo, tecnica e supporto, dimensione altezza x larghezza x profondità, anno (es. Leonardo Da Vinci, Gioconda, olio su tavola di pioppo, cm 77x53, 1503). 

Il materiale di candidatura dovrà essere fornito di: nome e cognome, nazione e data di nascita, luogo di residenza (nazione, città, provincia), indirizzo postale, indirizzo email e dell’eventuale sito web, recapiti telefonici. Le immagini dell’opera dovranno essere 300 dpi e massimo 2 gb. 

2. Invio postale 
Inviando in busta chiusa al seguente indirizzo: 

“PREMIO DON SANTE PER L’ARTE CONTEMPORANEA”, Complesso Monacelle, via Roma – 70010 – Casamassima (Ba) 

il modulo di iscrizione compilato in ogni sua parte scaricabile alla pagina http://www.fondazionemontanaro.it curriculum vitae, scheda tecnica dell’opera completa di scheda esplicativa (max. 2000 caratteri), immagini dell’opera (formato minimo cm. 15x20), riportante sul retro nome, cognome, titolo, dimensioni, tecnica, anno. Per le opere video è possibile comunicare un link da internet per la visualizzazione online. La documentazione (foto comprese) non verrà restituita. 

ART. 6 - Modalità di selezione e mostra collettiva 

Le opere saranno selezionate in tre fasi:
FASE 1/ Preselezione degli Artisti da parte del Comitato curatoriale e di preselezione


FASE2/Selezione degli artisti finalisti da parte del Comitato Scientifico 

FASE 3/ Assegnazione del premio da parte del Comitato Scientifico. I nomi dei finalisti verranno pubblicati sul sito http://www.fondazionemontanaro.it e sui social network del Premio (Facebook e Twitter) 

Gli Artisti prescelti saranno avvisati tempestivamente. Le opere finaliste selezionate verranno allestite in una collettiva presso Palazzo Monacelle a Casamassima (BA). I nomi dei vincitori dei Premio verranno comunicati in occasione della Cerimonia di Premiazione al termine della mostra. 

ART. 7 - Responsabilità 
L’organizzazione del Premio, pur assicurando la massima cura e custodia delle opere pervenute, declina ogni responsabilità per eventuali furti, incendi o danni di qualsiasi natura, alle opere o persone, che possano verificarsi durante tutte le fasi della manifestazione. Ogni eventuale richiesta di assicurazione va sottoscritta dall'Artista stesso. 

L’organizzazione si riserverà di escludere dalla mostra dei finalisti: 

1) opere difformi rispetto a quelle presentate (anche in forma di progetto) in sede di selezione; 

2) opere che per qualunque causa non perverranno nei tempi di consegna previsti; 

3) opere danneggiate o mancanti di elementi funzionali all’allestimento, ovvero dispositivi di fissaggio e a parete o cornici se previste. In questo caso l’organizzazione non accetterà in alcun modo di produrre modifiche alle opere pervenute e ne validerà l’esclusione. 

Si invitano gli Artisti a tenersi aggiornati sugli sviluppi del Premio, che saranno costantemente pubblicati sul sito http://www.fondazionemontanaro.it oltre che sui social network del Premio (Facebook e Twitter). L’organizzazione invierà a tutti gli iscritti le comunicazioni pertinenti. 

ART. 8 - Consenso 
Le decisioni della Giuria di Premiazione sono inappellabili e insindacabili. Gli Artisti premiati hanno facoltà di rinunciare al Premio senza però chiedere nessuna forma di risarcimento, in tal caso il Premio sarà riassegnato secondo le classifiche stilate dalla Giuria. Gli Artisti finalisti concedono all'organizzazione di utilizzare immagini o frame delle opere finaliste del Premio esclusivamente per comunicati, cartelle stampa, pubblicazione, comunicazione e promozione del Premio, nel pieno rispetto dell’opera d’arte ed impegnandosi a indicare le courtesy della stessa. L’organizzazione si riserva infine la possibilità di modificare in qualunque momento il bando del Premio e in caso di necessità tecniche di apportare variazioni di programma o rinvii e spostamenti di deadline, location e date della mostra. La partecipazione al Premio implica la conoscenza e la totale accettazione del presente Regolamento.


modulo iscrizione



---segue testo critico di Giuliana Schiavone---

Uomo, eterno pellegrino 
Errare incerto nella contemporaneità.

Uomo, eterno pellegrino. L’espressione utilizzata da Mons. Sante Montanaro in un suo scritto si rivela quanto mai attuale, potremmo dire, eterna e sempre valida. E se un termine come pellegrino, così denso di implicazioni semantiche, di stratificazioni storiche e culturali, potrebbe forse apparire anacronistico agli occhi dell’uomo contemporaneo, parlare di pellegrinaggio, soprattutto in ambito artistico e culturale è invece uno degli aspetti più interessanti di questa riflessione. 

Peregrinus è un termine che si afferma a partire dal medioevo, affonda le sue radici etimologiche nella locuzione per agros, rimandandoci così a una dimensione liminare, di estraneità allo spazio della città strictu sensu. Il pellegrino è colui che percorre un cammino, colui che viaggia e attraversa di volta in volta i territori più differenti per raggiungere la sua meta. Si tratta di una pratica lontana, le cui radici affondano in età classica e si consolidano per tutto il periodo alto medievale, legata a un sentimento di religiosità e devozione. 

Se l’uomo ha sempre viaggiato sin dagli albori della sua storia, e quello di migrazione è un concetto fondamentale all’interno dei processi storici ed evolutivi della specie, la pratica del pellegrinaggio si inscrive all’interno di un fenomeno che è allo stesso tempo religioso e culturale. Proprio perché il pellegrinaggio riveste un’enorme importanza per la storia della cultura e la storia dell’arte in generale, non è un caso se negli ultimi anni, siano molte le iniziative volte alla valorizzazione dei suoi itinerari storici. 

La tematica scelta per la prima edizione di questo concorso nazionale dedicato alla figura di Don Sante Montanaro ci porta così a elaborare una riflessione di più ampio respiro sul nostro progredire collettivo come esseri umani ed esseri culturali e a riformulare proprio il nostro concetto di cultura, rendendolo dinamico, attivo, frutto di scambi e di percorsi, di cammini sempre in fieri. Quella del pellegrino è una condizione peculiare che diventa così emblematica della ricerca dell’artista. In costante cammino, soggetto anche a smarrirsi, offrendo però una chiave di lettura al mondo e una possibilità di interpretazione alla collettività, l’artista è homo viator che si fa carico del bagaglio emotivo, dei pensieri, del presente e del passato dell’universo, in altre parole della sua storia, viaggiando nel mondo e per il mondo. 

Il viaggio è una componente della storia dell’umanità così intrinseca ai suoi processi evolutivi, vitale per i processi storici e di formazione delle culture del mondo. Si viaggia perché è necessario farlo e si viaggia perché l’esistenza è dinamica. Ma il pellegrino non è mai colui che viaggia per caso: se è vero che il percorso può apparire incerto, costellato di difficoltà, luoghi angusti e varchi di luce inaspettati, la meta è invece perfetta, sacra, e ne pregusta l’avvicinamento giorno dopo giorno, con uno spirito di sacrificio innato, perché la osserva magicamente con gli occhi dell’intuito, e con la ragione che diventa alleata esattamente come fa l’artista nei confronti della sua meta creativa. E l’arte non teme il pensiero ma lo rende partecipe dello stesso processo creativo, inglobandolo nei suoi meccanismi. 

L’artista pellegrino è tutto questo. Egli è nel mondo, ma sa anche restare all’esterno, nutrendosi di quel poco di distanza che occorre per dare all’arte una forma che parli di quel mondo e sia funzionale e utile anche al suo contemporaneo. L’artista è l’alchimista pellegrino che viaggia attraverso il mondo veicolando la sua essenza eterna. È grazie al suo prezioso andare che punti lontanissimi tra loro possono entrare in contatto nello stesso segmento perfetto: qui è la sopravvivenza dell’universo. E non è forse vero che in questo costante progredire, portiamo con noi come preziosi veicoli idee, sensazioni, conoscenze, memorie dei nostri luoghi di origine? Non importa per quanto tempo camminiamo, e quanto la meta sarà lontana, l’andare dell’umanità è sempre sacro perché è questione di meravigliosa sopravvivenza. 

Sta qui il significato del concorso nazionale nel ricordo di una figura che tanto ha creduto nel valore della cultura e delle arti. Perché la collettività possa accedere al futuro è necessario viaggiare e contemporaneamente ricordare il punto esatto da cui si è partiti. Perché non c’è viaggio senza memoria. E non c’è nessun viaggio che non abbia implicazioni culturali, che non porti con sé, all’interno delle sue rotte fattori artistici, parole, e frammenti di vita per ricordarci che l’uomo è un essere culturale. 

Preservare la memoria è importante quanto costruire la strada di domani. E quando questo viaggio somiglia più a un errare incerto, ecco che l’artista può offrire il suo istinto per orientare la rotta perché, come affermava Don Sante, l’arte ingentilisce l’anima. 

Giuliana Schiavone