Paesaggio e Fotografia - Incontri ad Altemps
Dal 7 maggio al 4 giugno 2014, tutti i mercoledì alle ore 18.00, a
Palazzo Altemps avranno luogo una serie di incontri sul tema "Paesaggio e
Fotografia". Che cosa è successo al paesaggio nei 30 anni trascorsi
dal 'Viaggio in Italia' di Luigi Ghirri progettato e realizzato nel
1984 da 20 fotografi?
Progettazione di Alessandra Capodiferro e Valeria Grilli con la cura di Marco Delogu per la parte fotografica.
Negli
ultimi anni il FAI ha ampliato la sua visione dei beni inserendoli nel
contesto territoriale ampio,introducendo il concetto di “Fulcri e
Sistemi.” Esiste cioe' il fulcro dell'edificio storico, e il sistema
dato dai paesaggi. In questo senso anche tra le nostre acquisizioni
recenti ci sono porzioni di paesaggio,per esempio Punta Mesco alle
Cinque Terre,dove stiamo facendo il restauro di una porzione di
paesaggio storico di terrazzamenti , abbandonati per la difficoltà nel
raggiungerli con mezzi meccanici, un ora e mezza a piedi. Un alpeggio,un
pascolo in Valtellina anche quello abbandonato per difficoltà
logistiche,li sono state reintrodotte le vacche che producono latte ecc.
Questi alcuni esempi recenti dei nostri restauri.
Il tema del
paesaggio indagato con la fotografia verrà declinato con altri strumenti
e altri sguardi facendo in modo che si instauri un dialogo e un
ragionamento sulle trasformazioni del paesaggio documentate dalla
fotografia. La fotografia come sguardo speciale che esprime un punto di
vista, una domanda, quindi non soltanto un'immagine documentaria.
Il
fotografare evoca e rimanda al viaggio, alla collezione, al grand
tour,dei viaggiatori che venivano in Italia ad ammirare,copiare,a
comprare per collezionare oggetti,immagini,opere d’arte.
Queste
suggestioni portano quindi la fotografia contemporanea a trovare
ospitalità all'interno del museo, in sintonia con la sua missione, il
collezionismo.
Abbiamo scelto temi in cui si è già fatto largo uso della fotografia,come la guerra, ma Simon Norfolk
ci mostrerà e parlerà del suo lavoro in Afghanistan in cui i paesaggi
di rovine assumono nuova valenza. Rovine di architetture
vecchie,antiche, a volte rottami di altre e epoche storiche non
necessariamente di grande valore estetico, ma simboli di decadenza che
assumono il carattere di ruderi, e forse come tali potrebbero essere
ripensati come frammenti originali di una nuova vita del
monumento/edificio. Ma le rovine sono sempre state usate dai pittori
dal 700 in poi pensiamo a Turner, Poussin al centro dei quadri di
paesaggio, il vedutismo del grand tour era pieno di rovine romantiche
vere e inventate. Paolo Ventura costruisce i suoi
paesaggi urbani inventandoli,set fotografici che sembrano dipinti, fa
venire in mente Donghi ,e inserendo se stesso come zuavo,che sia
nostalgia? memorie infantili ? Dove incomincia la realtà della
fotografia e la finzione della illustrazione?Olivo Barbieri
e' un monumento lui stesso della fotografia italiana di paesaggio,ha
lavorato al famoso “ Viaggio in Italia” di Ghirri, e' un grande
testimone di questi 30 anni di trasformazioni italiane. Incominciando
dal tempo in cui il paesaggio e' nel pieno della cultura della
costruzione dell'economia industriale classica,fino ad arrivare ad oggi
con i rottami della modernità oramai ridotti a ruderi,cascami di
un'epoca e simbolo della decadenza della realtà industriale. Josef Koudelka è
uno dei più grandi fotografi del mondo. La sua fotografia spazia dalla
Primavera di Praga del 1968 alle varie gierre di liberazione nel mondo.
Le sue immagini in bianco e nero, di dimensioni immediatamente
riconoscibili, di soggetti che lui ama definire”cose che stanno per
perdersi,per finire”come le fabbriche dell’industria pesante nel nord
della Francia,la distruzione del muro di Berlino,gli edifici bombardati a
Beirut. Espone senza indugi l’assurdità del mondo che è stato
trasformato in uno stato di dilapidazione dalle guerre,
dall’inquinamento,dalla cattiva gestione del potere. I suoi paesaggi
sono duri,espliciti,non c’è nessuna indulgenza estetica. I pochi
paesaggi naturali sono lì a ricordare che è esistito un passato. Elger Esser
e' il più naturalista tra i paesaggisti fotografi di questo gruppo. Il
suo viaggio in Italia che peraltro conosce bene essendoci nato e vissuto
a lungo, e' una verifica sul campo della grande letteratura
ottocentesca su cui si è formato. La ricerca dei luoghi della sua
memoria,fiumi,argini,ponti,saline,ancora integri, in cui acqua,luce e
aria dominano e definiscono il paesaggio, controllati con la sua
straordinaria tecnica di sottrazione del superfluo. Da Matera nel 1998 a
Ninfa nel 2014 il suo viaggio in Italia ci racconterà le impressioni,
le diverse sensazioni di questi anni trascorsi.
Ma
questi temi delle rovine, come rudere testimonianza di una epoca storica
finita,ma non da buttar via ma bensì da rileggere,ricollocare per
dargli una nuova vita e' il tema ricorrente di questo ciclo di incontri
ed è quello sguardo diverso che vorremmo stimolare ad avere quando
parliamo di certi paesaggi.
fonte: http://archeoroma.beniculturali.it/evento/paesaggio-fotografia-incontri-ad-altemps
segnala:
amalia di Lanno