lunedì 11 ottobre 2010

GIANNA STOMEO talento del Salento


La Stomeo evoca nei suoi dipinti i sentimenti della sua terra natia, il Salento, con stile intuitivo, personale e ricco di contenuti visivi, fortemente caricati da riferimenti mnemonici.




Il canto nella trama Anno: 2009 Tecnica: Olio su tela Misure: cm 90x150

Rughe in racconto Anno: 2009 Tecnica: Olio su tela Misure: 120 x 80

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UN FERMENTO PITTORICO ESPRESSO CON SPIRITO POETICO

Gianna Stomeo è impegnata in una continua ricerca pittorica che si delinea e si coniuga in una gamma di colori intensi e suggestivi sino a proporci composizioni bagnate di luce e di impulsi emozionali, evocati da una sentita contemplazione della natura. Infatti la sua produzione artistica si incentra prevalentemente sul tema del Paesaggio, un genere caro all’ arte e privilegiato dai pittori che vi hanno trovato stimoli, suggestioni e motivazioni per rappresentare la realtà naturale. Attraverso la pittura di scenografie paesaggistiche e la raffigurazione di delicate trame floreali, l’ artista martanese ci racconta di spazi e territori abitualmente frequentati, ma che appartengono alle sue esperienze, alla sua cultura, alle sue origini salentine. Vedute sentite interiormente e dentro le quali s’immerge il pensiero prima ancora che il gesto pittorico le riporti sulle dimensioni della tela. Il suo amore per la natura che osserva dal vero, il gorgheggio timbrico steso allo stato puro, l’attenzione che in particolare dà alla luce e ai mutamenti che essa provoca nei diaframmi atmosferici, rendendo la sua pittura di una sconcertante modernità densa di effetti cromatici e di risonanze emotive. Si tratta di vedute descritte da fluide pennellate che catturano con delicatezza gli aspetti più suggestivi senza alterarne l’ effetto visivo. Si osservino in merito quadri come “ IL VECCHIO RIFUGIO ”, “ MERIGGIO SALENTINO ”, “ IL SENTIERO DEGLI ULIVI “: scene campestri dai toni lineari, sentimentali e veristi insieme, CONSTABLE, il grande pittore del Romanticismo inglese, in una lettera del 1821 così scriveva: “ FINCHE’ DIPINGERO’ NON MI STANCHERO’ MAI DI RAFFIGURARE LUOGHI COME QUESTI CHE SONO MIEI. SONO QUESTI PAESAGGI A RENDERMI PITTORE TANTO CHE AVEVO SPESSO PENSATO DI DIPINGERLI PRIMA ANCORA DI PRENDERE IN MANO IL PENNELLO”. ECCO! È tutto qui lo spirito poetico di Gianna Stomeo! Proprio con questi sentimenti l’ artista realizza le sue vedute che, se anche appartengono al “ reale “, sono però frutto di un profondo processo intimistico tant’è che gli esiti conseguiti non si arrestano al gesto pittorico, ma nascono dall’ intima esplorazione, evocata da un forte stato contemplativo. Dinanzi a tele come “ NATURA SALENTINA ” e “ A SUA IMMAGINE ”, si ha la sensazione di affacciarsi nell’ ampio spazio della vallata e di procedere a volo d’ uccello lungo la campagna che si spalanca all’ osservatore tra le quinte degli alberi. E queste suggeriscono un primo piano interrotto, nella prima, da un semplice muro a secco; nella seconda, da dune rocciose, raccolte in colori lividi, quasi bituminosi. Tuttavia è salentina l’ atmosfera che avvolge questo studio dal vero, è salentina la luminosità che vibra nel gioco dei toni verdi, ocra e gialli con le sfumature apprezzate dai filtri dell’ atmosfera e della bava bianca delle nuvole. Ciò che emerge è l’ effettiva e immediata suggestione della proposta pittorica: è il pregio di una sottile, fragile, ma anche penetrante capacità di persuasione. E’ una pittura chiara, stimolante e coinvolgente che esprime un rapporto autentico con le più vere dimensioni affettive della realtà e dell’ esistenza. Per quanto riguarda, poi, l’ impaginazione floreale, bisogna dire subito che l’impianto impressionistico si sposa pienamente con le scelte tematiche, naturalisticamente orientate su tre luoghi mentali: le spighe, fiori di campo e cieli azzurri come cristallo di rocca. E’ ovvio che il colore ha qui un ruolo di primo piano, un colore che scandisce le tipologie floreali, che accende la veduta, che detta l’ andamento compositivo e che soprattutto convince sulla veridicità e la bellezza del fiore o della spiga, proposti con una confidenza da sentirli pronti per essere colti. Ammirando “I GIRASOLI “ o “ I FIORI CHE HA IL COLORE DEL CIELO” non si può restare sorpresi di fronte a tanta armonia che addita, davvero, e grandi emozioni. Affascinante è il concerto delle “SPIGHE” dorate che si piegano , quasi danzando, al vento fantastico di un crescendo musicale. Momenti diversi, alternati pittoricamente, ma tutti costruiti con diligenza e bagnati da una luce timbrica sempre più luminosa di libertà. Questa artista, quindi, è immediatezza comunicativa: la prima simboleggiata da una attenta visione dal vero, la seconda garantita dalla sapiente forza espressiva del colore. Il pittore Tedesco GASPAR FRIEDRICH diceva: “DEVO COMPIERE UN ATTO DI OSMOSI CON QUELLO CHE MI CIRCONDA, DIVENTARE UNA SOLA COSA CON LE MIE NUVOLE E LE MIE MONTAGNE PER POTER ESSERE QUELLO CHE SONO.” Ed è proprio con questo sentimento che Gianna Stomeo racconta a noi osservatori la sua vicenda artistica tanto affascinante quanto sentita nel proprio travaglio intimistico.

VINCENZO ABATI



Segnala - Massimo Nardi