In foto Francesco Schiavulli VERSOXVERSO, 2004/2010
Macchine celibi in legno di risulta, misure e materiali vari
Courtesy l’artista.
Da Achille Bonito Oliva, curatore della mostra di arte contemporanea “da sopra (giù nel fossato)” riceviamo una presentazione dell’esposizione che si terrà presso il Castello Svevo di Bari dal 15 marzo al 16 maggio 2010. Di seguito l’articolo di presentazione della nostra critica d’arte Renata Pepe.
Il titolo della mostra evidenzia il pathos della distanza, l’intervallo che corre tra l’artista e il mondo, lo spettatore e l’opera d’arte. Le opere degli artisti di diverse generazioni, poetiche e culture, sono disposte tutte nel fossato dell’antico castello svevo di Bari. Un assedio estetico della sensibilità contemporanea diffuso interamente ad una distanza che obbliga una contemplazione dell’arte dall’alto verso il basso.
Normalmente l’arte richiede una contemplazione distanziata e frontale. In questo caso invece lo spettatore vive il privilegio di uno sguardo con una diversa prospettiva – giù nel fossato – dove sono disposte sculture, installazioni, opere luminose e sonore che vaporizzano nello spazio circostante un’immagine di un’arte che segue un percorso ascensionale: dal basso verso l’alto. Artisti multiculturali e multimediali assediano in tal modo una grande architettura del passato presa d’assalto da portatori di una sensibilità contemporanea che sa misurarsi con l’architettura, la memoria e la storia dell’arte.
In tal modo il castello non è soltanto un bastione in difesa della città, ma anche un luogo capace di ospitare i segni di una sensibilità contemporanea che cerca un confronto con l’architettura del passato, un cortocircuito con la memoria di una grande architettura e l’integrazione diffusa nel quotidiano che circonda il castello.
Gli artisti esposti sono Vito Acconci (USA), Maria Theresa Alves (Brasile), Jimmie Durham (USA), Marco Bagnoli (Italia), Subodh Gupta (India), Maurizio Mochetti (Italia), Lara Favaretto (Italia), Jenny Holzer (USA), Allan Kaprow (USA), Luca Maria Patella (Italia), Maurizio Nannucci (Italia), Alfredo Pirri (Italia), Francesco Schiavulli (Italia), Kazuo Shiraga (Giappone), Ben Vautier (Francia).
Le opere selezionate partecipano tutte all’intento di un confronto assolutamente rispettoso del passato per stabilire una erotica conflittualità con un luogo per definizione chiuso su se stesso, ma invece per tradizione aperto ed ospitale: il castello.
La sensibile adesione al progetto della Direzione Regionale per i Beni Culturali e dell’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, permette una mostra assolutamente inedita, a conferma di un trend espositivo che in questi anni ha coinvolto nel territorio pugliese numerosi castelli di prestigio storico.
L’originalità di «Da sopra (giù nel fossato)» sta nell’indicare fisicamente una distanza ulteriore, assolutamente particolare per la contemplazione dell’arte contemporanea, aperta a tutti i viandanti della città di Bari e non vietata ai minori.
Achille Bonito Oliva
Il 15 marzo segna la nuova tappa del progetto Puglia – Circuito del Contemporaneo con l’inaugurazione della mostra da sopra (giù nel fossato). In questa occasione 15 artisti di fama internazionale si confrontano con il monumento simbolo della città di Bari: il Castello Svevo. Il fossato del castello viene occupato da installazioni che lo spettatore può osservare
“da sopra” in un rimando tra memoria e presente, attraverso il confronto tra architettura del passato e segni d’arte contemporanea.
“L’originalità di da sopra (giù nel fossato) – come anticipa il curatore Achille Bonito Oliva – sta nell’indicare fisicamente una distanza ulteriore, assolutamente particolare per la contemplazione dell’arte contemporanea, aperta a tutti i viandanti della città di Bari e non vietata ai minori”.
In occasione dell’inaugurazione il rapporto con “i viandanti della città” viene ulteriormente accentuato dalla performance a sorpresa di Lara Favaretto e dalle installazioni di Francesco Schiavulli e Allan Kaprow, che invitano ad intergire con le loro opere, andando al di là della “contemplazione”.
La mostra è stata resa possibile grazie all’Accordo di Programma Quadro “Sensi Contemporanei” per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea e la valorizzazione di contesti architettonici e urbanistici nelle regioni del Sud Italia, siglato fra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Puglia, la Direzione per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, la Provincia di Lecce e i Comuni di Barletta e Polignano a Mare.
Info http://www.pugliacircuitodelcontemporaneo.it/ ; http://www.dasopra.it/
LSDmagazine
Il titolo della mostra evidenzia il pathos della distanza, l’intervallo che corre tra l’artista e il mondo, lo spettatore e l’opera d’arte. Le opere degli artisti di diverse generazioni, poetiche e culture, sono disposte tutte nel fossato dell’antico castello svevo di Bari. Un assedio estetico della sensibilità contemporanea diffuso interamente ad una distanza che obbliga una contemplazione dell’arte dall’alto verso il basso.
Normalmente l’arte richiede una contemplazione distanziata e frontale. In questo caso invece lo spettatore vive il privilegio di uno sguardo con una diversa prospettiva – giù nel fossato – dove sono disposte sculture, installazioni, opere luminose e sonore che vaporizzano nello spazio circostante un’immagine di un’arte che segue un percorso ascensionale: dal basso verso l’alto. Artisti multiculturali e multimediali assediano in tal modo una grande architettura del passato presa d’assalto da portatori di una sensibilità contemporanea che sa misurarsi con l’architettura, la memoria e la storia dell’arte.
In tal modo il castello non è soltanto un bastione in difesa della città, ma anche un luogo capace di ospitare i segni di una sensibilità contemporanea che cerca un confronto con l’architettura del passato, un cortocircuito con la memoria di una grande architettura e l’integrazione diffusa nel quotidiano che circonda il castello.
Gli artisti esposti sono Vito Acconci (USA), Maria Theresa Alves (Brasile), Jimmie Durham (USA), Marco Bagnoli (Italia), Subodh Gupta (India), Maurizio Mochetti (Italia), Lara Favaretto (Italia), Jenny Holzer (USA), Allan Kaprow (USA), Luca Maria Patella (Italia), Maurizio Nannucci (Italia), Alfredo Pirri (Italia), Francesco Schiavulli (Italia), Kazuo Shiraga (Giappone), Ben Vautier (Francia).
Le opere selezionate partecipano tutte all’intento di un confronto assolutamente rispettoso del passato per stabilire una erotica conflittualità con un luogo per definizione chiuso su se stesso, ma invece per tradizione aperto ed ospitale: il castello.
La sensibile adesione al progetto della Direzione Regionale per i Beni Culturali e dell’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, permette una mostra assolutamente inedita, a conferma di un trend espositivo che in questi anni ha coinvolto nel territorio pugliese numerosi castelli di prestigio storico.
L’originalità di «Da sopra (giù nel fossato)» sta nell’indicare fisicamente una distanza ulteriore, assolutamente particolare per la contemplazione dell’arte contemporanea, aperta a tutti i viandanti della città di Bari e non vietata ai minori.
Achille Bonito Oliva
Il 15 marzo segna la nuova tappa del progetto Puglia – Circuito del Contemporaneo con l’inaugurazione della mostra da sopra (giù nel fossato). In questa occasione 15 artisti di fama internazionale si confrontano con il monumento simbolo della città di Bari: il Castello Svevo. Il fossato del castello viene occupato da installazioni che lo spettatore può osservare
“da sopra” in un rimando tra memoria e presente, attraverso il confronto tra architettura del passato e segni d’arte contemporanea.
“L’originalità di da sopra (giù nel fossato) – come anticipa il curatore Achille Bonito Oliva – sta nell’indicare fisicamente una distanza ulteriore, assolutamente particolare per la contemplazione dell’arte contemporanea, aperta a tutti i viandanti della città di Bari e non vietata ai minori”.
In occasione dell’inaugurazione il rapporto con “i viandanti della città” viene ulteriormente accentuato dalla performance a sorpresa di Lara Favaretto e dalle installazioni di Francesco Schiavulli e Allan Kaprow, che invitano ad intergire con le loro opere, andando al di là della “contemplazione”.
La mostra è stata resa possibile grazie all’Accordo di Programma Quadro “Sensi Contemporanei” per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea e la valorizzazione di contesti architettonici e urbanistici nelle regioni del Sud Italia, siglato fra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Puglia, la Direzione per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, la Provincia di Lecce e i Comuni di Barletta e Polignano a Mare.
Info http://www.pugliacircuitodelcontemporaneo.it/ ; http://www.dasopra.it/
LSDmagazine