venerdì 10 novembre 2017

Barbara Salvucci. Skin


Relais Rione Ponte, in collaborazione con la Galleria Emmeotto, è lieta di presentare il progetto espositivo SKIN dell’artista Barbara Salvucci.
La ricerca di Barbara Salvucci prende vita dalla sperimentazione sulla materia, campo di molteplici possibilità compositive, dove il risultato cambia in base alla tecnica utilizzata. Gli eleganti ambienti e le raffinate camere del Relais Rione Ponte sono il luogo ideale per ospitare le opere realizzate su diversi supporti come carta, stoffa damascata, zinco, bronzo e video. L’eterogeneità dell’esposizione passa dal sofisticato tratto grafico dei disegni alle incisioni, che seppur nella loro forte composizione e presenza materica sono rese malleabili e leggere attraverso l’intervento del tratto, fino ad arrivare agli sviluppi più recenti della ricerca artistica visibile nelle opere con vernice fluorescente e nelle lightbox. Quest’ultime, in particolare, sono state pensate e realizzate per il Relais Rione Ponte per dare una maggiore connotazione site specific al progetto espositivo. L’ospite diventa, nella propria camera, interlocutore attivo delle opere. Infatti, può condividere lo spazio con quelle con vernice fluorescente, visibili anche al buio e decidere, con il proprio intervento, se fruire delle lightbox accese o spente, in quanto fonte di luce.
I lavori in mostra, pur cambiando pelle, dialogano tra loro in un continuo movimento e coinvolgono lo spettatore in un vortice di forme astratte, che sembra sempre in divenire, e rapisce lo sguardo in un ritmo esteticamente e concettualmente seducente. Il tratto grafico dei disegni, attraverso lo sviluppo delle tecniche espressive, diventa, di volta in volta bassorilievo sulla carta, o texture tridimensionale sulle lastre di bronzo, come un tessuto epidermico da scoprire al microscopio. E se il cambiamento continuo è la linfa vitale del nostro essere, così, nelle opere, si individua un continuo cercare e un rinnovamento che si autoalimentano senza fermarsi.
L’aspetto formale, composto dal segno meticoloso e attento e la padronanza della tecnica, è legato in maniera indissolubile alla componente emotiva che si riconosce in ogni opera, un viaggio inconscio all’interno del sé.
La produzione di Barbara Salvucci è una personale e forte esperienza artistica, una poetica fatta di meditazione, concentrazione e gestione emozionale che la rendono protagonista assoluta dell’azione da svolgere sui materiali, in un insieme di creazioni legate tra loro da un’armonia dei segni, che viaggia da una superficie all’altra, da una pelle all’altra, senza perdere mai il punto di contatto tra naturalezza delle forme e metodo estetico.


Relais Rione Ponte, in cooperation with Emmeotto Gallery, is pleased to present the SKIN exhibition project by the artist Barbara Salvucci.
Barbara Salvucci’s research comes alive from experimentation on matter, a field of multiple compositional possibilities where the result changes depending on the used technique.
The elegant space and refined rooms of Relais Rione Ponte are the ideal place to host works made on different media such as paper, damask cloth, zinc, bronze and video. The heterogeneity of the exhibition goes from the sophisticated graphic traction of drawings to engravings which in their strong composition and material presence are made malleable and light through the intervention of the stroke, to the latest developments in artistic research visible in the works with fluorescent paint and in the lightbox. The latter in particular have been conceived and made for the Relais Rione Ponte to give a more specific site connotation to the exhibition project. The guests become, in their own room, active participants of the works. In fact, they can share the space with those with fluorescent paint, visible even in the dark and decide with their own intervention, whether the Lightbox is lit or turned off, as a source of light.
Works on display, while changing skin, interact with each other in a continuous movement and involve the spectator in a vortex of abstract shapes, which always seems to evolve and enchant in an aesthetically and conceptually seductive rhythm. The graphic layout of the designs, through the development of expressive techniques becomes, from time to time, bas-relief on paper, or three-dimensional texture on bronze plates, such as an epidermal tissue to be discovered by the microscope. And if continuous change is the vital lymph of our being, so in the works we find a constant research and renewal that are self-feeding without stopping.
The formal aspect, composed of the meticulous and attentive sign and the mastery of the technique, is indissolubly linked to the emotional component that is recognized in every work, an unconscious journey within the self.
The production of Barbara Salvucci is a personal and strong artistic experience, a poetry made of meditation, concentration and emotional management that make it the absolute protagonist of the action to be played on the materials, in a set of creations linked to each other by the harmony of the signs , traveling from one surface to another, from one skin to the other, never losing the point of contact between the naturalness of shapes and the aesthetic method.



BARBARA SALVUCCI (1970, Roma), allieva di Enzo Brunori, nel 1994 si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma. Dopo la prima mostra all’Accademia di Ungheria a Roma nel 2002, ha continuato la propria ricerca artistica e materica, esponendo in numerose mostre personali e collettive in importanti musei e gallerie in Italia e all’estero (Temple University, Roma; MACRO, Roma; MUSMA, Matera; Galleria Paola Verrengia, Salerno; Galleria L&C Tirelli, Vevey, Svizzera). Nel 2013 partecipa alla 55esima Biennale d’Arte di Venezia e nel 2016 due importanti mostre personali la vedono protagonista a Roma: INK al Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese e SIGNS alla Galleria Emmeotto – Palazzo Taverna. Nel 2017, entra a far parte della collezione permanente del MOMA Hostel di Franco LoSvizzero, aderisce all’A-HEAD Project e partecipa alla mostra Limtless presso la Hybris Art Gallery a Roma.


BARBARA SALVUCCI (1970, Rome), pupil of Enzo Brunori, in 1994 graduated in painting at the Academy of Fine Arts in Rome. After her first exhibition at the Academy of Hungary in Rome in 2002, she continued his artistic and material research, exhibiting in numerous personal and collective exhibitions in important museums and galleries in Italy and abroad (Temple University, Rome, MACRO, Rome , MUSMA, Matera, Galleria Paola Verrengia, Salerno, Galleria L & C Tirelli, Vevey, Switzerland). In 2013 she took part in the 55th Venice Art Biennale and in 2016 two important personal exhibitions saw her in Rome: INK at the Carlo Bilotti Museum - Villa Borghese's Aranciera and SIGNS at the Galleria Emmeotto - Palazzo Taverna. In 2017, she joined the permanent collection of Franco LoSvizzero's MOMA Hostel, joined the A-HEAD Project and participated in the Limtless exhibition at the Hybris Art Gallery in Rome.


Un progetto organizzato in collaborazione con Emmeotto Arte


Barbara Salvucci. Skin
Opening 14 novembre 2017 ore 19
15 novembre 2017 > 28 febbraio 2018

RELAIS RIONE PONTE
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