giovedì 2 maggio 2024

Presentazione del volume fotografico “Una storia di colori e libertà”

foto di Loredana Moretti

II tema centrale per Moretti è quello dell’incontro. In questi scatti a contare è certamente l’elemento sorpresa, ma a prevalere è la quantità umana di cui sono pervasi. Una rivelazione fautrice di un ambizioso gioco di livelli percettivi per il quale l’involucro artistico è primario, ossia la fotografia dell’opera sottende la presenza di un elaborato ultimo, cioè l’artificio, come trasposizione della vita: è l’arte che divora sé stessa. Le immagini di Loredana Moretti si legano a doppio nodo con la pratica artistica di Puccetto, a tal punto che negli occhi dell’altro risulta possibile rintracciare persino una lacrima della propria individualità. 
Denis Curti

Sabato 4 maggio 2024, alle ore 18.00, presso il MUST – Museo Storico di Lecce (ex Convento di Santa Chiara) Via degli Ammirati n.11, Lecce all'interno del chiostro antistante il bookshop MUSTiciu, ci sarà la presentazione del volume fotograficoUna storia di colori e libertà”.

La presentazione del libro avverrà alla presenza dell’autrice Prof.ssa Loredana Moretti, della Direttrice del MUST Arch. Claudia Branca e di Denis Curti expertise in fotografia, curatore di importanti mostre di fotografia e arte contemporanea, direttore artistico di prestigiose gallerie e fondazioni, autore e curatore di importanti libri e pubblicazioni, curatore di aste fotografiche, esperto di mercato del collezionismo, giornalista e critico fotografico. Introdurrà la presentazione la giornalista culturale Dott.ssa Lara Gigante.

Una storia di colori e libertà
Abstract di presentazione: il libro vuole essere una dedica semplice e diretta all'amicizia che ha legato l'autrice per oltre vent'anni all'artista-casellante Rocco Antonio D'Aversa in arte “Puccetto”. Ventuno anni di bene e di rispetto innanzitutto, che hanno dato vita a questo progetto fotografico desiderato, pensato e voluto insieme. Il protagonista della narrazione fotografica è Puccetto, all’anagrafe Rocco Antonio D’Aversa, nato a Tricase (Lecce) il 20 ottobre 1957 e morto a Tricase il 4 maggio 2023. Nel periodo giovanile ha viaggiato in Italia e in Europa, incontrando non poche difficoltà e sperimentando situazioni di vita molto dolorose che lo segneranno per sempre, ma il suo coraggio e la sua determinazione lo hanno portato a trasformare e sfogare le proprie sofferenze attraverso l’arte. Rientrando nel suo paese d’origine ha iniziato a lavorare nelle Ferrovie Sud-Est del Salento al casello n.34 di Tutino dal 1985. Puccetto racconta di aver iniziato a dipingere dopo aver visto una mostra del pittore Fernando De Filippis. Inizialmente ai suoi occhi il suo stile pittorico gli apparve semplice e sentendosi ispirato dall’artista acquistò degli smalti che incominciò a “gettare” come lui diceva su dei sacchi di juta. Da quel momento in poi si è dedicato sempre a dare forma ai suoi pensieri e sentimenti attraverso la pittura e la scrittura, espressioni artistiche che lo hanno rappresentato con intensità e coinvolgimento differenti, esprimendo quello che probabilmente con più difficoltà avrebbe fatto parlandone, come lui stesso affermava. Puccetto non amava essere definito pittore o artista, così come in nessun altro modo. Di sé stesso diceva di essere semplicemente “un imbrattatore di pezze”. Non amava i confini, i limiti, per questo le sue tele non erano incorniciate o fissate su supporti. Molti importanti critici d’arte lo hanno accostato, per il suo stile pittorico, alla creatività di Jackson Pollock. Diversamente da quest’ultimo, Puccetto è molto distante dalla vita e dagli studi che Pollock ha avuto la possibilità di approfondire, lui è stato un autodidatta, lontano da qualsiasi nozione d’arte e di tecnica pittorica. Ha utilizzato l’astrattismo per puro fluire di tutte le emozioni e l’action painting è stato più semplicemente il suo gesto liberatorio, il suo modo di fissarle su tela o su ogni supporto che decideva di utilizzare: lenzuola, tovaglie, cassetti, ante di legno, pannelli di polistirolo. Puccetto è stato anche autore di molti monologhi nei quali ha raccontato la sua vita che ha messo in scena dando vita ad esibizioni molto toccanti e coinvolgenti. Sue tele sono state esposte presso in prestigiose gallerie nazionali. Inoltre molte sue opere sono state acquistate in gran numero dall’attrice Helen Mirren e da molti attori, registi e collezionisti nazionali e internazionali. Il volume fotografico è articolato in cinque sezioni che costituiscono altrettanti frammenti rappresentativi della vita e delle opere di Puccetto.

Sul piano operativo, Loredana Moretti si muove come una detective. È abile nell’inseguire le vicende del casellante artista Puccetto. Scatto dopo scatto mette in fila quelle dinamiche utili a comprovare il suo lascito artistico, realizzato nel casello 34 delle Ferrovie del Sud Est, mentre transitavano i treni. Una vita segreta, finalmente svelata.” [Denis Curti].

E così appare il luogo di lavoro di Puccetto, il casello di Tutino che si trasforma di volta in volta in spazio d'incontri, “rifugio peccatori” come lui stesso amava definirlo vergandolo con la vernice sulle pareti del casello e poi nell'atelier delle sue creazioni dove le pitture diventano pavimento e le pareti tele sulle quali “gettare” colori e scrivere versi. Proseguendo nel racconto per immagini ritroviamo le sue performance teatrali che lo vedono attore oltre che autore rappresentando l'altra sua parte creativa attraverso la quale liberare le sue emozioni. La sezione dei ritratti di Puccetto mette in evidenza la sua figura fortemente carismatica, il suo sguardo diretto e senza filtri che sembra parlare anche nei silenzi. L'ultima parte del libro racconta dell'assenza di Puccetto. Le immagini sono state realizzate dopo la sua morte, il giorno prima della chiusura definitiva del casello. Ogni muro sembra però indicare le tracce della sua persistenza: i colori e le scritte sulle pareti, i pezzi di tela attaccati alle stesse, così come la sua presenza rimarrà nel tempo attraverso il suo importante lascito artistico.

Scopri il Colore Senza Capirne di Che Materia Si Trattasse Se non altro di imbrattare pezze Carta Tavole Tutto quello dove Esisteva Superfice ... Nei Momenti Che Si imbrattava Stavo Bene Ti Sentivi libero (...)” [Puccetto].

LOREDANA MORETTI
Loredana Moretti nasce a Bari nel 1966. Fotografa dal 1990, diplomata in pianoforte, docente di sostegno, counselor. La sua fotografia è caratterizzata da una spiccata sensibilità introspettiva. L’interesse verso la silenziosa architettura del paesaggio è motivato dal rappresentare “l’assenza” come racconto dei luoghi e stimolo al cambiamento. Si occupa prevalentemente di fotografia di ricerca e di impegno sociale, con particolare attenzione al disagio mentale. Tutti i suoi progetti fotografici sono stati realizzati in medio formato 6x6 e Polaroid. Affermata in campo nazionale ed internazionale. 

Principali mostre: “Biennale Internazionale di Fotografia” Torino, “La Dama del Castello” Repubblica di San Marino, “Fondazione Italiana per la Fotografia” Torino, “Castello Svevo” Bari, Foiano Fotografia” Arezzo, “Toscana Foto Festival” Grosseto, “Castello Carlo V” Lecce, “Pinacoteca Provinciale” Bari, “Castello Carlo V” Monopoli (Bari), “Museo Civico” Bari, “Galleria Fotografica Luigi Ghirri” Caltagirone, “Galleria Domus Milella” Bari, “MUST – Museo Storico Lecce.
Premi: “Alberobello fotografia 2000” Alberobello, “Portfolioinpiazza 2001” Savignano, “Foto España 2002” Madrid, “Memorial Mario Giacomelli 2003” Benevento.
Esperienze: presentazione al “World Press Photo 2003” dall’Agenzia Grazia Neri di Milano, seminario al “Corso di laurea in Scienze della Comunicazione-Storia e tecnica della Fotografia” c/o l’Università di Lecce, progetto sul “disagio abitativo” nel Salento per la Facoltà di Architettura e Urbanistica di Bari, giurato premio internazionale di cinematografia nera XVII edizione “Balafon Film Festival” del 2007, giurato del “Bari International Film&TV Festival BIF&ST” nel 2010, giurato del concorso fotografico “Alma murgiana” del 2011.
Pubblicazioni: collaborazione con riviste nazionali di arte contemporanea e arredamento, sue foto sono state pubblicate sul catalogo internazionale “Invito al collezionismo” ediz. “Forma” Milano e sul volume “Mediterranea” ediz. “Federico Motta Editore”.
Archivi: Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino, Pinacoteca Provinciale di Bari, Museo Universitario della Fotografia D.A.U. di Bari.
Alcune sue fotografie e Polaroid sono state vendute all’asta accanto ad opere di fotografi di fama internazionale quali Alexandr Rodchenko, Mario Giacomelli, Sebastião Salgado, Oliviero Toscani, Eugène Atget.

Scheda tecnica:
Luogo di presentazione: MUST – Museo Storico di Lecce (ex Convento di Santa Chiara) Via degli Ammirati n.11, Lecce all'interno del chiostro antistante il bookshop MUSTiciu | tel 0832.241067 | www.mustlecce.it 
Titolo del libro: Una storia di colori e libertà
Autrice: Loredana Moretti
Testo critico: Denis Curti
Curatori: Loredana Moretti e Gianfranco Torro
Casa editrice: Sfera Edizioni s.r.l.
Progetto Grafico: Ferdinando Bossis - Sfera Edizioni s.r.l.
Testi: Loredana Moretti, Luigi Cazzato
Presentazione in prima nazionale: sabato 4 maggio 2024 ore 18:00
Introduce: Denis Curti, expertise in fotografia, curatore di importanti mostre di fotografia e arte contemporanea (Cartier-Bresson, Robert Capa, David LaChapelle, New Perspective, Ferdinando Scianna, Gianni Berengo Gardin, Maurizio Galimberti, Helmut Newton, Willy Ronis, Sabine Weiss,Andre Kertesz...), direttore artistico di prestigiose gallerie e fondazioni, autore e curatore di importanti libri e pubblicazioni fotografiche, curatore di aste fotografiche tra le quali quelle della Sotheby’s a Milano, direttore di Contrasto e vicepresidente della Fondazione Forma, esperto di mercato del collezionismo, giornalista e critico fotografico.

Riferimenti ed info: Loredana Moretti | tel 338.9477860 | e-mail loremore66@gmail.com
Ingresso libero