ELISABETTA DUPRE'
Premio Fondazione Cominelli per il gioiello
contemporaneo
IV edizione
dal 31 agosto al 6 ottobre 2013
Inaugurazione sabato 31 agosto ore 18.00
Palazzo Cominelli
Cisano di San
Felice del Benaco
Nella splendida cornice del Lago di Garda torna una
raffinata ed elegante esposizione dedicata al gioiello contemporaneo inteso non
solo come ornamento ma come vera e propria opera d’arte, luogo di
sperimentazione per nuove idee e nuovi materiali.
L’evento, in programma dal 31 agosto
al 6 ottobre 2013, vedrà l’esposizione di gioielli realizzati da importanti
autori e designer provenienti da tutto il mondo. Il concorso è promosso dalla Fondazione
Cominelli di Cisano di San
Felice e da AGC Associazione Italiana del Gioiello Contemporaneo.
Il gioiello non è solo ornamento o materia preziosa ma è vettore di
messaggi, idee, progetti, segno significante di chi lo ha creato e della
cultura che lo ha prodotto ma anche espressione di chi lo sceglie.Le opere in
mostra sono caratterizzate da originalità e perizia nell’utilizzo dei materiali,
sono frutto di un’intensa attività di sperimentazione e di ricerca. Punti di
riferimento sono le lezioni dei maestri e la capacità di sentire le
trasformazioni dei linguaggi delle arti traducendoli in microsculture da
indossare.
AGC è attiva in
numerosi progetti per la valorizzazione
e diffusione della cultura del gioiello contemporaneo, lavora fin dal
2004 in stretto contatto con la comunità artistica internazionale e cura numerose
iniziative volte a promuovere un confronto costruttivo e sinergico con altre
realtà del settore. Palazzo Cominelli,
nell'ambito della sua attività, si propone non solo come spazio dedicato alle
arti visive ma come punto di
riferimento anche per le arti applicate, divenendo luogo di
sperimentazione e ricerca rivolto alle nuove generazioni. In quest’ottica sarà
dedicata una sezione della mostra alle opere realizzate dagli allievi del
Dipartimento di oreficeria dell' Università Statale di Belle Arti e della Musica di Tokyo con lo
scopo di presentare e mettere a confronto i differenti percorsi formativi e i
molteplici orientamenti del design.
La selezione
degli autori è stata affidata a Isabella
Hund, nota gallerista di Monaco.
Autori
selezionati:
ANNA
FORNARI, ANNIE SIBERT, ANTJE STUTZ, BABETTE VON DOHNANYI, BEATE EISMANN, CHIARA
ZANETTI, CLAUDE SCHMITZ, DANNI SCHWAAG, EIKO NAKAHARA, ELIDA KEMELMANN,
ELISABETTA DUPRE’,
EMMA
FRANCESCONI, EUNMI KWON, FARRAH AL DUJAILI, FRANCESCA DI CIAULA, FRANCESCA GABRIELLI,
GIGI
MARIANI, GIULIA SAVINO, HEIDEMARIE HERB, ISABELL SCHAUPP, JESSICA TURRELL, JIE
SUN, JOOHEE HAN, JOO HYUNG PARK, JUDY MCCAIG, KAREL VANMOL, KIRSTEN HAYDON,
LENA LINDAHL, MAKOTO HIEDA, MARIANNE SCHLIWINSKI, MICHELLE KRAEMER, NAHOKO
FUJIMOTO, NIKKI COUPPEE, SEO JEONG WO, SHU LIN WU, SILKE TREKEL, SIMONA MATERI,
SOOYEON KIM, SUMIKO HATTORI, SUNGHO CHO, SUZANNE BEAUTYMANN, TAKAKO KOMIYA,
VICTORIA MUNZKER, WAN HEE CHO, YOKO TAKIRAI, YU HIRASHI, YUKI SUMIYA.
La giuria assegnerà
i tre Premi per il gioiello contemporaneo 2013 ed è composta da Michele Cassarino Presidente della
Fondazione Cominelli, e da esperti del settore quali: Kadri Malk artista orafa e docente presso l’ Accademia d'Arte
Estonia, Ichiro Iino docente presso
l’Università delle arti di Tokyo,Yutaka
Nagai maestro orafo, Rita Marcangelo
curatrice della Collezione Permanente Fondazione Cominelli, Isabella Hund, gallerista, Paolo Bolpagni storico dell'arte e Alessandra
Troncana giornalista.
Durante
l’esposizione sarà possibile visitare la Collezione
Permanente Fondazione Cominelli per il gioiello contemporaneo, nata nel
2010 e costituita dal lavoro di autori attivi a livello internazionale selezionati da Rita Marcangelo.
Autori presenti nella Collezione Permanente:
BERNHARD STIMPFL-ABELE, NIKOLAI BALABIN, SUZANNE BEAUTYMAN, ADREAN
BLOOMARD,PATRIZIA BONATI, DONNA BRENNAN, SUNGHO CHO, CAROLE DELTENRE, DIANA
DUDEK, FARRAH AL-DUJAILI, SAM THO DUONG, ELISABETTA DUPRÉ, BEATE EISMANN, MARIA
ROSA FRANZIN, SIMONE GIESEN, TAMARA GRÜNER, DANA HAKIM, CATARINA HALLZON,
JOOHEE HAN, HEIDEMARIE HERB, YU HIRAISHI, MARTA HRYC, HEEJIN HWANG, EUGENIA
INGEGNO, MEIRI ISHIDA, AMIRA JALET, KAORI JUZU, SATOMI KAWAI, JIMIN KIM, SEULGI
KWON, AGNES LARSSON, ALBA POLENGHI LISCA, EMMANUEL LACOSTE, HADAS LEVIN, RITA MARCANGELO,
GIGI MARIANI, JUDY MCCAIG, MARCO MINELLI, GIANCARLO MONTEBELLO, MI-MI MOSCOW,
MARGHERITA DE MARTINO NORANTE, EIKO NAKAHARA, KAZUMI NAGANO, BARBARA PAGANIN,
LIANA PATTIHIS, EMANUELA DEYANOVA RAMJULI, ULI RAPP, CARLA RICCOBONI, GIULIA
SAVINO, ISABELL SCHAUPP, FRANCINE SCHLOETH, GIOVANNI SICURO, KATRIN SPRANGER, GISBERT STACH,
MAURIZIO STAGNI, YUKI SUMIYA, JIE SUN, SANNA SVEDESTEDT, MICHELLE TAYLOR,
ROSSELLA TORNQUIST, SILKE TREKEL, FABRIZIO
TRIDENTI, BARBARA UDERZO, SHU-LIN WU
Premio Fondazione Cominelli per gioiello
contemporaneo
Quarta edizione
a cura di:
per la
Fondazione Cominelli Rosanna Padrini
Dolcini
per AGC Maria
Rosa Franzin e Rossella Tornquist
Inaugurazione: sabato 31 agosto dalle ore 18.00
in collaborazione con: Comune di San Felice del Benaco
Sede:
Palazzo Cominelli
via Padre F. Santabona, 9
25010 Cisano di San Felice del Benaco (BS)
via Padre F. Santabona, 9
25010 Cisano di San Felice del Benaco (BS)
Orari:
venerdì e
sabato: dalle 18.00 alle 21.30
domenica: dalle
10.00 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 21.30
Ingresso libero
Info:
tel +39 338.60.60.153 info@fondazionecominelli.it www.fondazionecominelli.it www.agc-it.org
Ufficio Stampa:
tel +39 030.99.06.337 mobile +39 347.97.36.323
INVITO AD UN’ESPLORAZIONE
Selezionare opere per l’esposizione di un concorso è un compito
appassionante e nello stesso tempo complesso. Vedere le immagini, leggere le
presentazioni significa ogni volta immergersi in un mondo denso di riferimenti
culturali, idee, sensazioni, desideri. La dimensione internazionale e la
mancanza di limitazioni anagrafiche caratterizzano questo premio, di
conseguenza sono sottoposti a selezione pezzi di artisti conosciuti e affermati
come quelli di giovani esordienti. Sicuramente scegliere esclusivamente
attraverso delle immagini non permette di esperire il gioiello come oggetto,
nella sua realtà concreta e reale. Una buona fotografia può ingannare e quando
si arriva a tener in mano l’oggetto, questo può tradire l’impressione positiva,
che aveva suscitato. Non potendo toccare le opere, la scelta quindi si affida all’occhio.
Mentre si guarda, la pura percezione è affiancata dalla memoria visiva della
persona, quindi lo sguardo non può essere oggettivo. L’evidente soggettività
della scelta, fallace e criticabile, deriva da una determinata formazione
culturale e da un gusto personale difficilmente azzerabile. La selezione
diventa quindi un discorso sul gioiello contemporaneo di una determinata
persona in relazione ad una serie determinata di gioielli proposti. Certamente
lo studio, la conoscenza e l’osservazione hanno il compito di riequilibrare il
gusto personale, così da poter offrire un’ampia prospettiva delle ricerche in
atto nel gioiello come espressione artistica, cercando di evidenziare:
la singolarità dell’approccio, la particolare evoluzione di un’idea, la
rielaborazione di una forma, l’applicazione di una tecnica oppure uno specifico
materiale, la capacità di evocare riflessioni, suggestioni, ma anche l’evidente
provocazione e l’ironica boutade. In tempi recenti il gioiello come ricerca
artistica ha ricevuto una maggiore attenzione e si registra un notevole incremento
sia di creatori, che di esperti e conoscitori, per non parlare della
moltiplicazione dei nuovi mezzi di comunicazione, come siti internet e blog
specializzati, che offrono un’enorme quantità di informazioni, testimonianze di
eventi e progetti che si organizzano in tante parti del mondo. Si deve però
tener ben in considerazione come questo gioiello abbia una storia alle spalle,
molti dei suoi fondatori sono scomparsi e molte opere sono conservate in
importanti istituzioni museali. Quello che ne consegue è l’esistenza di un’estetica
di riferimento, la costatazione che certe strade siano già state percorse e che
quindi non è sicuramente facile riuscire a sviluppare un originale approccio
rispetto ad una realtà che ha visto, soprattutto dagli anni '60, l’impiego di
un’ampia gamma di materiali, una trasformazione di forme e l’inclusione di
molteplici pratiche (dal minimalismo al concettuale, dall’arcaico al
tecnologico, dall’espressivo al simbolico). In una società complessa, e come da
alcuni anni è stata definita, liquida, che ci pone di fronte al tramonto del
mito modernista del nuovo, si deve comunque auspicare la possibilità di trovare
personali prassi creative e di riuscire a elaborare idee interessanti.
Considerate nel loro insieme le opere selezionate per il Premio Cominelli 2012
possono essere lette come possibili declinazioni dell’attuale ricerca nel gioiello,
nelle quali si rileva: una netta organicità espressa sia nelle forme sia nei
materiali impiegati (legno, semi, alghe, cuoio, pane), alla quale si affianca
la presenza di elementi e tecniche artificiali: plastiche, pellicole, silicone,
resine, latta, stampe digitali; la meditazione sulle proprie tradizioni e
identità; il desiderio di provocare una suggestione visiva; l’elemento ludico
come fonte di ispirazione; la piacevolezza tattile; la costruzione di strutture
come campo di tensioni e contrasti; l’evocazione di una dimensione personale nella
quale confluiscono meditazioni letterarie, paesaggi interiori intrisi di nostalgia
oppure curiose e divertenti associazioni figurative. Nel rileggere i testi
forniti dagli artisti selezionati, mi sono particolarmente soffermata sulle
molteplici concezioni della funzione da loro attribuita al gioiello. Se ancora
molti associano alla parola “gioiello” soltanto lo scintillare di costosi
diamanti, quelli hanno ora la possibilità di confrontarsi con un gioiello
pensato come:
· memento mori
· armatura
protettiva
· manipolazione di
immagini
· isola
personalizzata
· condensatore di
memorie, luoghi e sensazioni
· spazio
identitario
· commento alla
società contemporanea
· oggetto di
consolazione
· indagine sui
confini fra bello e brutto
· strumento per
rendere visibile l’invisibile
· narrazione e
commemorazione
· esperienza
comunitaria
· pugno in faccia
· processo
terapeutico
· mezzo per
comunicare la quotidiana straordinarietà
dell’ordinario.
Rivolgo quindi un
invito ad abbandonare pregiudizi e conformismi per addentrarsi in quest’esposizione
con lo spirito di un curioso e temerario esploratore.
Maria Cristina Bergesio
ricevo e pubblico
Massimo Nardi