lunedì 29 luglio 2013

Premio Fondazione Cominelli per il gioiello contemporaneo


ELISABETTA DUPRE'

Premio Fondazione Cominelli per il gioiello contemporaneo

IV edizione

dal 31 agosto al 6 ottobre 2013

Inaugurazione sabato 31 agosto ore 18.00

Palazzo Cominelli
Cisano di San Felice del Benaco


Nella splendida cornice del Lago di Garda torna una raffinata ed elegante esposizione dedicata al gioiello contemporaneo inteso non solo come ornamento ma come vera e propria opera d’arte, luogo di sperimentazione per nuove idee e nuovi materiali.

L’evento, in programma dal 31 agosto al 6 ottobre 2013, vedrà l’esposizione di gioielli realizzati da importanti autori e designer provenienti da tutto il mondo. Il concorso è promosso dalla Fondazione Cominelli di Cisano di San Felice e da AGC Associazione Italiana del Gioiello Contemporaneo.

Il gioiello non è solo ornamento o materia preziosa ma è vettore di messaggi, idee, progetti, segno significante di chi lo ha creato e della cultura che lo ha prodotto ma anche espressione di chi lo sceglie.Le opere in mostra sono caratterizzate da originalità e perizia nell’utilizzo dei materiali, sono frutto di un’intensa attività di sperimentazione e di ricerca. Punti di riferimento sono le lezioni dei maestri e la capacità di sentire le trasformazioni dei linguaggi delle arti traducendoli in microsculture da indossare.  

AGC è attiva in numerosi progetti per la valorizzazione e diffusione della cultura del gioiello contemporaneo, lavora fin dal 2004 in stretto contatto con la comunità artistica internazionale e cura numerose iniziative volte a promuovere un confronto costruttivo e sinergico con altre realtà del settore. Palazzo Cominelli, nell'ambito della sua attività, si propone non solo come spazio dedicato alle arti visive ma come punto di riferimento anche per le arti applicate, divenendo luogo di sperimentazione e ricerca rivolto alle nuove generazioni. In quest’ottica sarà dedicata una sezione della mostra alle opere realizzate dagli allievi del Dipartimento di oreficeria dell' Università Statale di Belle Arti e della Musica di Tokyo con lo scopo di presentare e mettere a confronto i differenti percorsi formativi e i molteplici orientamenti del design.


La selezione degli autori è stata affidata a Isabella Hund, nota gallerista di Monaco.

Autori selezionati:
ANNA FORNARI, ANNIE SIBERT, ANTJE STUTZ, BABETTE VON DOHNANYI, BEATE EISMANN, CHIARA ZANETTI, CLAUDE SCHMITZ, DANNI SCHWAAG, EIKO NAKAHARA, ELIDA KEMELMANN, ELISABETTA DUPRE’,
EMMA FRANCESCONI, EUNMI KWON, FARRAH AL DUJAILI, FRANCESCA DI CIAULA, FRANCESCA GABRIELLI,
GIGI MARIANI, GIULIA SAVINO, HEIDEMARIE HERB, ISABELL SCHAUPP, JESSICA TURRELL, JIE SUN, JOOHEE HAN, JOO HYUNG PARK, JUDY MCCAIG, KAREL VANMOL, KIRSTEN HAYDON, LENA LINDAHL, MAKOTO HIEDA, MARIANNE SCHLIWINSKI, MICHELLE KRAEMER, NAHOKO FUJIMOTO, NIKKI COUPPEE, SEO JEONG WO, SHU LIN WU, SILKE TREKEL, SIMONA MATERI, SOOYEON KIM, SUMIKO HATTORI, SUNGHO CHO, SUZANNE BEAUTYMANN, TAKAKO KOMIYA, VICTORIA MUNZKER, WAN HEE CHO, YOKO TAKIRAI, YU HIRASHI, YUKI SUMIYA.

La giuria assegnerà i tre Premi per il gioiello contemporaneo 2013 ed è composta da Michele Cassarino Presidente della Fondazione Cominelli, e da esperti del settore quali: Kadri Malk artista orafa e docente presso l’ Accademia d'Arte Estonia, Ichiro Iino docente presso l’Università delle arti di Tokyo,Yutaka Nagai maestro orafo, Rita Marcangelo curatrice della Collezione Permanente Fondazione Cominelli, Isabella Hund, gallerista, Paolo Bolpagni storico dell'arte e Alessandra Troncana giornalista.
                                           
Durante l’esposizione sarà possibile visitare la Collezione Permanente Fondazione Cominelli per il gioiello contemporaneo, nata nel 2010 e costituita dal lavoro di autori attivi a livello internazionale  selezionati da Rita Marcangelo.


Autori presenti nella Collezione Permanente:

BERNHARD STIMPFL-ABELE, NIKOLAI BALABIN, SUZANNE BEAUTYMAN, ADREAN BLOOMARD,PATRIZIA BONATI, DONNA BRENNAN, SUNGHO CHO, CAROLE DELTENRE, DIANA DUDEK, FARRAH AL-DUJAILI, SAM THO DUONG, ELISABETTA DUPRÉ, BEATE EISMANN, MARIA ROSA FRANZIN, SIMONE GIESEN, TAMARA GRÜNER, DANA HAKIM, CATARINA HALLZON, JOOHEE HAN, HEIDEMARIE HERB, YU HIRAISHI, MARTA HRYC, HEEJIN HWANG, EUGENIA INGEGNO, MEIRI ISHIDA, AMIRA JALET, KAORI JUZU, SATOMI KAWAI, JIMIN KIM, SEULGI KWON, AGNES LARSSON, ALBA POLENGHI LISCA, EMMANUEL LACOSTE, HADAS LEVIN, RITA MARCANGELO, GIGI MARIANI, JUDY MCCAIG, MARCO MINELLI, GIANCARLO MONTEBELLO, MI-MI MOSCOW, MARGHERITA DE MARTINO NORANTE, EIKO NAKAHARA, KAZUMI NAGANO, BARBARA PAGANIN, LIANA PATTIHIS, EMANUELA DEYANOVA RAMJULI, ULI RAPP, CARLA RICCOBONI, GIULIA SAVINO, ISABELL SCHAUPP, FRANCINE SCHLOETH, GIOVANNI  SICURO, KATRIN SPRANGER, GISBERT STACH, MAURIZIO STAGNI, YUKI SUMIYA, JIE SUN, SANNA SVEDESTEDT, MICHELLE TAYLOR, ROSSELLA TORNQUIST, SILKE TREKEL, FABRIZIO
TRIDENTI, BARBARA UDERZO, SHU-LIN WU


Premio Fondazione Cominelli per gioiello contemporaneo
Quarta edizione

a cura di:
per la Fondazione Cominelli  Rosanna Padrini Dolcini
per AGC Maria Rosa Franzin e Rossella Tornquist

Inaugurazione: sabato 31 agosto dalle ore 18.00

in collaborazione con: Comune di San Felice del Benaco

Sede:
 Palazzo Cominelli
 via Padre F. Santabona, 9
 25010 Cisano di San Felice del Benaco (BS)

Orari:
venerdì e sabato: dalle 18.00 alle 21.30
domenica: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 21.30
Ingresso libero
Info:


Ufficio Stampa:
 
 tel +39 030.99.06.337  mobile +39 347.97.36.323

INVITO AD UN’ESPLORAZIONE

Selezionare opere per l’esposizione di un concorso è un compito appassionante e nello stesso tempo complesso. Vedere le immagini, leggere le presentazioni significa ogni volta immergersi in un mondo denso di riferimenti culturali, idee, sensazioni, desideri. La dimensione internazionale e la mancanza di limitazioni anagrafiche caratterizzano questo premio, di conseguenza sono sottoposti a selezione pezzi di artisti conosciuti e affermati come quelli di giovani esordienti. Sicuramente scegliere esclusivamente attraverso delle immagini non permette di esperire il gioiello come oggetto, nella sua realtà concreta e reale. Una buona fotografia può ingannare e quando si arriva a tener in mano l’oggetto, questo può tradire l’impressione positiva, che aveva suscitato. Non potendo toccare le opere, la scelta quindi si affida all’occhio. Mentre si guarda, la pura percezione è affiancata dalla memoria visiva della persona, quindi lo sguardo non può essere oggettivo. L’evidente soggettività della scelta, fallace e criticabile, deriva da una determinata formazione culturale e da un gusto personale difficilmente azzerabile. La selezione diventa quindi un discorso sul gioiello contemporaneo di una determinata persona in relazione ad una serie determinata di gioielli proposti. Certamente lo studio, la conoscenza e l’osservazione hanno il compito di riequilibrare il gusto personale, così da poter offrire un’ampia prospettiva delle ricerche in atto nel gioiello come espressione artistica, cercando di evidenziare:
la singolarità dell’approccio, la particolare evoluzione di un’idea, la rielaborazione di una forma, l’applicazione di una tecnica oppure uno specifico materiale, la capacità di evocare riflessioni, suggestioni, ma anche l’evidente provocazione e l’ironica boutade. In tempi recenti il gioiello come ricerca artistica ha ricevuto una maggiore attenzione e si registra un notevole incremento sia di creatori, che di esperti e conoscitori, per non parlare della moltiplicazione dei nuovi mezzi di comunicazione, come siti internet e blog specializzati, che offrono un’enorme quantità di informazioni, testimonianze di eventi e progetti che si organizzano in tante parti del mondo. Si deve però tener ben in considerazione come questo gioiello abbia una storia alle spalle, molti dei suoi fondatori sono scomparsi e molte opere sono conservate in importanti istituzioni museali. Quello che ne consegue è l’esistenza di un’estetica di riferimento, la costatazione che certe strade siano già state percorse e che quindi non è sicuramente facile riuscire a sviluppare un originale approccio rispetto ad una realtà che ha visto, soprattutto dagli anni '60, l’impiego di un’ampia gamma di materiali, una trasformazione di forme e l’inclusione di molteplici pratiche (dal minimalismo al concettuale, dall’arcaico al tecnologico, dall’espressivo al simbolico). In una società complessa, e come da alcuni anni è stata definita, liquida, che ci pone di fronte al tramonto del mito modernista del nuovo, si deve comunque auspicare la possibilità di trovare personali prassi creative e di riuscire a elaborare idee interessanti. Considerate nel loro insieme le opere selezionate per il Premio Cominelli 2012 possono essere lette come possibili declinazioni dell’attuale ricerca nel gioiello, nelle quali si rileva: una netta organicità espressa sia nelle forme sia nei materiali impiegati (legno, semi, alghe, cuoio, pane), alla quale si affianca la presenza di elementi e tecniche artificiali: plastiche, pellicole, silicone, resine, latta, stampe digitali; la meditazione sulle proprie tradizioni e identità; il desiderio di provocare una suggestione visiva; l’elemento ludico come fonte di ispirazione; la piacevolezza tattile; la costruzione di strutture come campo di tensioni e contrasti; l’evocazione di una dimensione personale nella quale confluiscono meditazioni letterarie, paesaggi interiori intrisi di nostalgia oppure curiose e divertenti associazioni figurative. Nel rileggere i testi forniti dagli artisti selezionati, mi sono particolarmente soffermata sulle molteplici concezioni della funzione da loro attribuita al gioiello. Se ancora molti associano alla parola “gioiello” soltanto lo scintillare di costosi diamanti, quelli hanno ora la possibilità di confrontarsi con un gioiello pensato come:
· memento mori
· armatura protettiva
· manipolazione di immagini
· isola personalizzata
· condensatore di memorie, luoghi e sensazioni
· spazio identitario
· commento alla società contemporanea
· oggetto di consolazione
· indagine sui confini fra bello e brutto
· strumento per rendere visibile l’invisibile
· narrazione e commemorazione
· esperienza comunitaria
· pugno in faccia
· processo terapeutico
· mezzo per comunicare la quotidiana straordinarietà
dell’ordinario.
Rivolgo quindi un invito ad abbandonare pregiudizi e conformismi per addentrarsi in quest’esposizione con lo spirito di un curioso e temerario esploratore.

Maria Cristina Bergesio


ricevo e pubblico
Massimo Nardi