Di notte gli alberi diventano sogni
Il titolo, un verso di Alda Merini tratto dalla poesia “Tu sai”, dà il titolo alla nuova personale di Alberta Zallone sarà visibile presso la galleria “Museo Nuova Era” visitabile fino al 4 maggio 2023.
Le immagini raccontano le esplorazioni compiute dall’autrice nel corso di un anno, dall’ultima neve al termine dell’autunno all’interno della Foresta Umbra nel Gargano. Nelle fotografie la fotografa ha anche voluto, a volte, essere presente nei sentieri e tra gli alberi, quale wanderer, in un mondo incantato, anche se qui l’orizzonte non è ampio come nel quadro di Friedrich ma si apre e richiude di continuo.Le fotografie, eseguite con la sensibilità di chi quella natura ama e mai banali, ci mostrano dapprima la foresta addormentata con l’ultima neve e il dominio di verdissimi muschi e poi il ritorno della vegetazione, le fioriture, il verde dell’estate , il cambiare delle stagioni, le piogge, la nebbia. Un albero in particolare, un faggio pluricentenario, ha attirato l’attenzione dell’autrice che lo ha ripreso nel corso delle stagioni e si è fotografata più volte ai suoi piedi trasformandolo in figura totemica dei suoi cammini solitari.Non è un bosco qualsiasi la foresta Umbra nel Gargano. È antica, estesa, con alberi non comuni nel resto della Puglia: faggi, e poi aceri, carpini, tassi, e poi cerri e altro ancora. Parte di essa è stata dichiarata patrimonio UNESCO nel 2017 tra le “Faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa”. Oggi, è lo scrigno della biodiversità, da proteggere e salvaguardare. E tuttavia… . La foresta conserva un’aura di mistero, al contempo minaccioso e salvifico, reca un ricordo ancestrale che vive dentro di noi e che appartiene alla nostra anima in modo insondabile. È questo che cerca Alberta? Sì perché ella è tutto fuorché una fotografa naturalista. Ella spia il cambiamento e l’identità della natura, ma ecco: il segreto che nasconde e rivela la sua fotografia è Alberta stessa: perturbante presenza-assenza, che d’improvviso compare per poi scomparire, ella stessa misteriosa, inghiottita dalla foresta che vuole possedere.
La mostra è accompagnata da un catalogo.
Alberta Zallone, già docente nella facoltà di Medicina dell’Università di Bari, è da 10 anni attiva come fotografa. Ha esposto in mostre personali e collettive a partire dal 2012. Tra le altre “Quelle stanze” nel 2016 e “Tambièn se muere el mar” nel 2021, presso Museo Nuova Era a Bari e “Viandanti in Puglia”, presso la Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a mare.
Museo Nuova Era, Strada dei Gesuiti 13, 70122, Bari
Orari: dal martedì al sabato, dalle 17.30 alle 20.
Chiuso il lunedì.
Info: +39 3334462929
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