Roberto Ghezzi, THYBRIS il fiume eterno, 2023, dettaglio
Martedรฌ 7 novembre, ๐น๐ฎ ๐๐ฎ๐น๐น๐ฒ๐ฟ๐ถ๐ฎ ๐ก๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฎ๐น๐ฒ ๐ฑ’๐๐ฟ๐๐ฒ ๐ ๐ผ๐ฑ๐ฒ๐ฟ๐ป๐ฎ ๐ฒ ๐๐ผ๐ป๐๐ฒ๐บ๐ฝ๐ผ๐ฟ๐ฎ๐ป๐ฒ๐ฎ di Roma inaugura la mostra ๐ง๐๐ฌ๐๐ฅ๐๐ฆ. ๐๐น ๐ณ๐ถ๐๐บ๐ฒ ๐ฒ๐๐ฒ๐ฟ๐ป๐ผ ๐ฑ๐ถ ๐ฅ๐ผ๐ฏ๐ฒ๐ฟ๐๐ผ ๐๐ต๐ฒ๐๐๐ถ, a cura di Cristian Porretta e Davide Silvioli, project manager Linda Simioli.
Il progetto รจ promosso dalla galleria d’arte FABER in partenariato scientifico con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Universitร Sapienza di Roma, ARPA Lazio, realizzato con la collaborazione de Il Giornale dell’Ambiente e il supporto di Phoresta ETS.
La mostra espone una selezione di lavori dalla serie delle Naturografie, opere che nascono dal contatto con le acque del Tevere, realizzate dall’artista a partire dal 2022 lungo il corso del fiume, dalla sorgente alla foce. La metodologia alla genesi di queste opere ha previsto l’immersione di grandi tele per un lungo periodo di tempo – circa un anno – nel letto del fiume, lasciando che le sue acque interagissero con i supporti. Tale procedimento ha permesso alle superfici delle tele di riprodurre stratificazioni visive, texture, umori cromatici, sedimentazioni materiche che, a loro volta, costituiscono l’esito della simbiosi dei supporti con l’ecosistema del Tevere.
“La mostra – scrivono i curatori – รจ pensata in stretta correlazione con la realtร geografica che la ospita e al contempo, grazie all’indole del lavoro di Roberto Ghezzi, รจ progettata anche per stabilire delle connessioni interdisciplinari, al fine di impostare un dialogo quantomai attuale tra la sperimentazione artistica contemporanea ed altri ambiti del sapere. Difatti, le Naturografie, serie distintiva della ricerca dell’artista e da lui giร realizzate in svariati contesti naturali, permettono di confrontarsi con ciรฒ che, tra i tanti interessanti aspetti, puรฒ essere considerato uno dei risultati piรน coerenti forniti dalla ricerca contemporanea in merito allo storico rapporto arte e paesaggio, nonchรฉ di tematizzare questioni urgenti del nostro quotidiano riferibili alla complessa relazione tra uomo e natura. Dunque, facendo delle acque del fiume Tevere il luogo di creazione delle opere in mostra, l’evento intende metterne in luce tanto il valore culturale, ancora in potere di catturare l’attenzione degli artisti, quanto le criticitร della sua condizione odierna.”
L’esposizione pone in rilievo quanto il modus operandi dell’autore sia passibile di una pluralitร di letture, tutte ugualmente valide, ora di carattere artistico in merito al legame tra arte e paesaggio, ora filosofico relativamente alla sinergia tra uomo e natura, ora ecologico riguardo la conoscenza dell’ambiente.
Le Naturografie di Roberto Ghezzi possono quindi essere intraprese come oggetto di confronto interdisciplinare, in particolare con l’ambito scientifico. Conservano nella loro costituzione le proprietร biologiche e chimiche dell’habitat a fondamento della loro conformazione, corrispondendo cosรฌ anche a potenziali riserve di informazioni relative a un luogo specifico in un dato arco di tempo.
A tal proposito, per offrire una fruizione esaustiva dell’opera e delle pratiche dell’artista, l’esposizione delle opere create nell’alveo del “fiume eterno” sarร accompagnata tanto dalla relativa discussione critica quanto da relazioni di carattere tecnico-scientifico elaborate dai soggetti accademici che hanno collaborato al progetto, attraverso un momento di approfondimento in programma alle ore 18.00 che precederร l’inaugurazione.
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Roberto Ghezzi (Cortona, 1978), vive e lavora a Cortona (AR). La sua formazione ha avvio all’interno dello studio di scultura di famiglia e si perfeziona all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Inizia ad esporre negli anni Novanta e i suoi esordi sono legati alla pittura. Tutta la sua produzione รจ fondata sul forte interesse per il paesaggio naturale, che, agli inizi, egli indaga sia attraverso la rappresentazione pittorica, che mediante sperimentazioni “sul campo”, a contatto diretto con l’ambiente naturale. Si tratta di uno studio portato avanti nel corso di un decennio, che, muovendo da un approccio scientifico di esame approfondito della realtร organica, assume forma concettuale attraverso la materia.
Nei primi anni 2000 presenta al pubblico opere legate alla suddetta ricerca, maturata negli anni. Creazioni inedite, che nascono da studi e sperimentazioni su luoghi naturali, spesso incontaminati, e il cui titolo Naturografie© ha in sรฉ il concetto fondante sia del risultato finale, che del processo. Quest’ultimo รจ parte integrante dell’opera, in un viaggio all’origine del rapporto tra artista e natura, dove il supporto รจ spazio di comunione tra essi. L’artista crea con la natura, ma, al tempo stesso sovraintende ad ogni fase della creazione: dalla determinazione delle variabili iniziali, al fattore tempo, fino alla forma finale.
Tra le ultime esperienze espositive: AQUAE, a cura di Start Cultura e EContemporary, Fondaco dei Tedeschi, Venezia, IT (2023); CONTEMPORARY ECOSYSTEMS, a cura di Bojana Janeva e Davide Silvioli, Museum of Contemporary Art of Skopje, NMK (2022); IMPERMANENTE, a cura di Cristian Porretta e Davide Silvioli, galleria d’arte FABER, Roma, IT (2022); THE WRITING OF NATURE, a cura di Inanna Riccardi, Sixty Eight Art Institute, Copenaghen, DK (2022);GENETICA DELLA FORMA, a cura di Davide Silvioli, Palazzo Collicola, Spoleto, IT (2022); LE LATITUDINI DELL’ARTE, a cura di Virginia Monteverde, Pulchri Studio, Den Haag, NL (2021). Principali residenze artistiche: The Polar Stream, in collaborazione con CNR ISP, Svalbard, NOR (2023); The Greenland Project, in collaborazione con CNR ISP, Tasiilaq, GRL (2022); North Macedonia Project- Art As Nature, NMK (2022); The Writing of Nature, 68 Art Institute and CasermArcheologica, Copenaghen, DK (2022); Planeta de Origen, Ushuaia, ARG (2019); Kunstkvarteret artist house, Lofoten Islands - Leknes, NO (2019); OAW, Tunis and Hergla, TUN (2018); South Africa Project, Blyde River Canyon and Mossel Baai, ZA (2018); Iceland Project, Hofn, Akureyri, IS (2017); Alaska Project, Talkeetna, McCarthy, AK USA (2015).
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a cura di Cristian Porretta e Davide Silvioli
project manager Linda Simioli
dal 7 al 26 novembre 2023
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Martedรฌ 7 novembre 2023
Sala delle Colonne
ore 18.00 - 19.00
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Martedรฌ 7 novembre 2023
Sala Merini
ore 19.00 - 20.30
๐ถ๐ป๐ณ๐ผ ๐ฝ๐๐ฏ๐ฏ๐น๐ถ๐ฐ๐ผ
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea viale delle Belle Arti 131
Roma
Ingresso accessibile
via Gramsci 71
Orari di apertura
da martedรฌ a domenica:
9.00 – 19.00
ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura
๐ถ๐ป๐ณ๐ผ ๐๐๐ฎ๐บ๐ฝ๐ฎ
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