venerdì 18 dicembre 2020

3D - Isabella Ducrot, Margareth Dorigatti, Claire de Virieu

Margareth Dorigatti, “Charlotte von Stein”, 2020, tecnica mista su tela


Dopo il successo della personale dell'esordiente Anna Di Paola, Maja Arte Contemporanea prosegue il programma espositivo 2020-2021, interamente dedicato alle artiste, con una selezione di tredici opere di Isabella Ducrot, Margareth Dorigatti e Claire de Virieu, riunite insieme, per la prima volta, nella collettiva dal titolo 3D.

Di Isabella Ducrot si propone la serie di lavori su carta "Interno giorno", e una "Benda originale" esposta alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna (Roma) durante la personale del 2014 "Isabella Ducrot. Bende sacre". La materia di partenza di quest'ultimo lavoro è una sciarpa votiva tibetana (katha), il cui tessuto è rarefatto e ridisegnato fino a dipanarne la trama, sfidando la fragilità della seta.

Margareth Dorigatti è presente con un ensemble inedito dedicato al carteggio (circa 1.700 lettere in 10 anni) tra Goethe e la sua Amata, Charlotte von Stein. Alla conclusione della storia Charlotte chiese al grande poeta tedesco la restituzione delle proprie lettere e le distrusse. L'artista ci conduce alle parole segrete riscrivendo le lettere immaginarie e interpretandole attraverso una serie di opere pittoriche.

Nella camera oscura prende vita la serie "Photogrammes" di Claire de Virieu, dove l'artista francese - senza pellicola né macchina fotografica – forma direttamente la materia tra giochi d'ombra e di luce, agendo sulle trasparenze luminose degli oggetti disposti sulla superficie sensibile.


Isabella Ducrot (Napoli, 1931) vive e lavora a Roma. Nei molteplici viaggi in Oriente sviluppa un particolare interesse per i prodotti tessili di questi paesi; da qui parte un percorso di ricerca artistica che prevede l'uso di materiale tessile per la realizzazione delle opere. Alla Biennale di Venezia del '93 presenta un grande arazzo, oggi parte della Collezione del Museo di Gibellina. Del 2002 è una serie di arazzi di carta esposta all'Archivio di Stato a Milano. Nel 2005 realizza due mosaici per la stazione di Piazza Vanvitelli della metropolitana di Napoli. La Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma ospita due sue personali (2008 e 2014). Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia, Padiglione Italia. Nel 2014 espone alla Galleryske di New Delhi e successivamente partecipa ad Art Basel dove torna nel 2019 con la Galerie Gisela Capitain che la espone nello stesso anno a Frieze (Londra) e alla FIAC (Parigi). Nel 2015 realizza l'installazione Effimero al Museo Archeologico di Napoli, a cura di Achille Bonito Oliva. Del 2019 sono le due personali presso la Galerie Gisela Capitain di Colonia e CapitainPetzel di Berlino. Nel 2020 espone alla galleria T293 (Roma) e Mezzanin (Ginevra). Realizza fondali per palcoscenico, per concerti e balletti (Filarmonica di Roma, Balletto del Sud di Lecce, Teatro Olimpico e Teatro Palladium di Roma). Quattro le sue pubblicazioni: La stoffa a quadri (2018, ed. Quodlibet), Fallaste Corazón (2012, ed. Il notes magico), Suonno (2012, ed. La Conchiglia), La matassa primordiale (2008, ed. Nottetempo).

Margareth Dorigatti (Bolzano, 1954) vive e lavora a Roma. Nel 1973 studia all'Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova. Nel 1975 si trasferisce a Berlino dove studia Pittura, Grafica e Fotografia presso la Universität der Künste Berlin. Nel 1977 fonda una Casa-atelier frequentata dai maggiori artisti e personaggi dello spettacolo presenti a Berlino. Nel 1980 inizia la sua attività espositiva in gallerie private di Berlino. Nel 1983, insieme a Joachim Szymzcak, realizza un progetto di vaste proporzioni all'interno della rete metropolitana berlinese: 75 dipinti all'interno di otto stazioni. Vince un concorso indetto dalla Internationalen Bauausstellung per la realizzazione di una facciata storica di un palazzo di Kreuzberg. Dopo la laurea in Comunicazione Visiva nel 1983 si trasferisce a Roma dove ha inizio la sua attività pittorica ininterrotta. Espone in Italia e all'estero presso gallerie private, luoghi pubblici e musei (Roma, Parigi, Milano, Pescara, Bolzano, Modena, Bologna, Berlino, Nimes, Lyon, Köln, Bonn, etc). Viene invitata ad esporre a numerose Biennali e Triennali internazionali, tra cui la Biennale di Venezia. È titolare della cattedra di Decorazione presso l'Accademia di Belle Arti di Roma; ha inoltre insegnato alla Universität der Künste di Berlino, all’Accademia di Belle Arti di Bologna, alla Akademie der Künste di Monaco e alla Libera Università di Bolzano.

Claire de Virieu (Parigi, 1948) vive e lavora tra Roma e Parigi. I soggetti fotografici da lei più amati sono la natura e i paesaggi. Ha pubblicato diversi libri con Pierre Bergé, Marc Augé, Hubert de Givenchy, etc. Negli ultimi vent'anni questi lavori sono stati esposti in varie mostre. Recentemente si è riavvicinata alla fotografia in bianco e nero, creando paesaggi immaginari di ispirazione giapponese e una serie di foto astratte. Nel 2017 e nel 2019 ha esposto queste ultime alla galleria Pierre-Alain Challier a Parigi ed ha partecipato al Festival Kyotographie a Kyoto. Un portfolio, intitolato NARA, con i suoi ultimi lavori, è stato realizzato dalle Éditions La Falaise. Oggi Claire de Virieu è tornata nella sua camera oscura in Borgogna per creare "Photogrammes": un lavoro in contatto diretto con la materia fotografica, senza macchina e senza pellicola. Tutti i fiori e le foglie che utilizza e che animano i suoi fotogrammi vengono dal suo giardino che, oltre ad essere la sua seconda passione, è anche la sua più grande fonte di ispirazione.


Titolo mostra: 3D
Artiste: Isabella Ducrot, Margareth Dorigatti, Claire de Virieu
Dove: Maja Arte Contemporanea, via di Monserrato 30, 00186 Roma
Quando: 9 dicembre 2020 - 30 gennaio 2021

Orari mostra: martedì - venerdì h. 15,30-19,30; sabato h. 11-13 / 15-19. Altri orari su appuntamento. Ingresso libero. 
Apertura straordinaria domenica 13 dicembre ore 12-19
Tel: +39 06 68804621, +39 338 5005483
Info e Ufficio stampa: press@majartecontemporanea.com; +39 338 5005483