venerdì 9 febbraio 2018

Elisabeth Scherffig. Outlook / Ausblick


Outlook / Ausblick è il titolo della mostra di Elisabeth Scherffig, a cura di Angela Madesani. Quello dell’artista tedesca, nata a Düsseldorf nel 1949, è uno sguardo attento al suo circostante, alla natura, alla città, a quanto è in continua e organica trasformazione.
In mostra, la prima presso la Galleria Morone, sono una serie di lavori legati all’osservazione di strutture architettoniche e naturali in fieri. Il suo è un tentativo, riuscito, di cogliere la prospettiva, la dinamica, insite nel concetto di trasformazione, di costruzione, che si tratti di opere dell’uomo o della natura. È un dialogo ininterrotto fra le diverse situazioni in cui l’artista è testimone e interprete al tempo stesso.
Un grande disegno, assai articolato, mostra una vigna che si fa architettura, un lavoro su metallo inciso e perforato diviene mappatura di una struttura labirintica. In altri disegni l’architettura, al di là della propria connotazione specifica, è osservata nel suo farsi.
Alcuni bassorilievi di porcellana testimoniano la modifica costante del terreno di alcune cave di pietra siciliane. La cave a cielo aperto sono un luogo che, nel corso degli anni, ha interessato particolarmente Scherffig: sono, infatti, un luogo in continua mutazione che segna lo scorrere del tempo.
Lo sguardo si materializza nel suo atto costituivo in due sculture, due teste di organza di seta e porcellana: sono la testa dell’artista, il cui sguardo è puntato sul circostante. Le teste, leggère, sono quasi trasparenti e sembra di poter lèggere in esse la complessa mappatura del pensiero.
Sono, quindi, in mostra altre opere, che hanno per soggetto le vigne. Esse sono state realizzate partendo da incisioni su linoleum, su cui è stata posta della foglia d’oro, con evidenti rimandi alla storia dell’arte. Altri lavori sono, invece, dei raffinati bassorilievi di porcellana in cui emerge fisicamente il concetto di tridimensionalità fisica e percettiva.

Elisabeth Scherffig è nata a Düsseldorf nel 1949 e vive a Milano dal 1971.
Nel suo lavoro privilegia da sempre lo sguardo allo spazio urbano, che considera un organismo in continua metamorfosi, indagando tale processo di trasformazione ha realizzato dei cicli di disegni alcuni in scala monumentale di luoghi in costruzione o in demolizione, di rovine architettoniche o amassi di materiali industriali. Negli ultimi anni ha tratto dei calchi dal suolo urbano per poi ricomporli in strutture trasparenti o installazioni, usando materiali eterogenei quali la seta, la porcellana e l'acciaio. L'ultimo ciclo delle mappe sono il frutto delle ricerche sul territorio e raccontano attraverso la sovvraposizione dei diversi strati la fusione tra storia e memoria che l'artista ritrova nelle città. Sui lavori sono stati esposti in numerose gallerie e importanti istituzioni pubbliche sia in Europa, sia negli USA, sue opere si trovano in collezioni private europee e statunitensi.
Elisabeth Scherffig. Outlook / Ausblick
a cura di Angela Madesani
fino al 9 marzo 2018