Florisa Sciannamea
Vincenzo Catalano
COMUNICATO
STAMPA
Venerdì 24 Febbraio, come da calendarizzazione
si è concluso il primo evento dedicato ai Luoghi della Memoria.
Un
grande successo, con una interessante partecipazione delle scuole.
La
fotografia, che contiene un riferimento pedagogico all’Olocausto, raramente
trova quel grande impatto con il pubblico. Si potrebbe dire che la gente prova
una particolare avversione a ciò che esprime esplicitamente eventi o epoche
storiche. Al contrario, questa installazione proponendo la riproduzione fedele
alle vicende di tale fatto storico, ha rotto il silenzio dando delle risposte
adeguate. Non si è voluto narrare tutta la storia dell’Olocausto, non sarei
stato in grado, invece quei frammenti di storia trasmessi dalle immagini hanno
potuto assolvere il compito, ancora più importante, al fine della testimonianza
storica e della rappresentazione artistica.
Dopo
l’Olocausto, fino ad oggi, gli artisti hanno perseverato nel tentativo di
affrontare il tema, per testimoniare, confermare o elaborare l’evento, e ciò
per via di un rapporto personale con il tipo di trauma rappresentato
dall’Olocausto.
La
fotografia è un modo per rappresentare la persecuzione, per reagire ad essa e
per commemorarla, diventando eredità, in questo caso, dell’Olocausto.
Domani 28 Febbraio, martedì grasso, le stelle
ospiteranno due eventi fotografici dal gusto “agro dolce” dedicati al nostro
territorio.
All’esterno delle stelle, saranno esposti gli scatti
fotografici del reportage dedicato al lavoro dei maestri artigiani di
Putignano che con sapienza, estro, passione e determinazione mettono in forma,
nei loro capannoni, spettacolari creature di carta: allegre allegorie delle
vicende umane e, al contempo, delle vere e proprie opere d’arte. Sempre
esternamente sarà allestita la mostra di scatti fotografici realizzati ai
disegni di Florisa Sciannamea ispirati
al carnevale. Florisa è una grande artista scrittrice, narratrice, faschion
design. Insieme ad altre autrici ha pubblicato “Fashion Intelligence” (Edizioni
dal Sud)un trattato sulla Moda curando
in particolare il tema dell’Intelligenza creativa attraverso l’analisi delle
camicie bianche di Gianfranco Ferré . Il saggio è stato presentato a Milano lo
scorso novembre presso la Fondazione Ferré su invito della Dott.ssa Rita
Airaghi presidente della fondazione stessa .
Gli’interni delle stelle, ospiteranno reportages
fotografici dedicati alla DONNA.
Nella
prima stella
saranno esposti 33 scatti del reportage
fotografico su “I fiori di Puglia”,
al centro, un manichino
indosserà un “abito libro” realizzato
con le pagine illustrate tratte dal
libro “Favole Capovolte”. Il libro e l’abito sono di Florisa Sciannamea.
La seconda stella sarà dedicata al ricordo di TUTTE LE VITTIME DEL CAPORALATO. L'ispirazione nasce dall’incontro con la giornalista Enrica Simonetti, durante la
presentazione del suo ultimo lavoro: “MORIRE COME SCHIAVI”. In
quest’opera, la scrittrice, percorre il suo primo itinerario nelle campagne. Ventidue scatti racconteranno
il fascino del paesaggio e l’orrore dello sfruttamento.
Ho letto solo una volta questo manifesto, nessuna esitazione per prendere la decisione di
partire per un reportage su i luoghi dello sfruttamento. Dovevo entrare
nell’anima di quella gente, ma non attraverso la rabbia dei loro racconti, la
delusione dei loro volti, dovevo fotografare i luoghi del loro lavoro, del loro
“riposo”. Mi sono recato li dove “lavorano”, ho dovuto “avvicinarmi” facendogli
capire che non mi interessava raccogliere materiale fotografico per arricchire
il fascicolo delle denunce, ma ero li per realizzare un reportage sui luoghi
dello sfruttamento, dove si è persa la dignità, dove si muore per pochi
centesimi. Dovevo fotografare non lo stato in cui lavoravano e vivevano, ma
come lavoravano, il loro contatto con la terra, la pietà al sole, il rosso dei
pomodori, le loro dita che si confondevano con le radice delle piante. Ho
offerto loro friselle, olio e acqua e con loro ho mangiato… i pomodori raccolti
da terra avevano assunto tutt’altro sapore…
Quel gesto mi ha permesso di realizzare il mio
reportage in uno spazio/tempo vero fotografando l’anima di quella gente.
Con me, forse, hanno ritrovato un piccola parte
dello “Spirito perduto”.
Il giorno 8 marzo alle ore 12,00
Enrica Simonetti interverrà sul tema.
Inoltre, le stelle ospiteranno fino al 31 maggio, dodici
manufatti cartacei a libro. Si tratta delle riproduzioni in grande formato di
alcune pagine del sussidiario di Tommaso Fiore “Arsa Puglia” che introdurranno il reportage fotografico su i luoghi
di Puglia. Si vuole così mostrare al grande pubblico questo prezioso libro, di
cui una copia è custodita nella Biblioteca
Nazionale di Bari e far conoscere il suo autore Tommaso Fiore, un umanista
e scrittore che rappresenta l’espressione più significativa dell’identità
culturale della puglia. La sua battaglia meridionalista si attua anche
attraverso l’attività di recupero e
scoperta della cultura, della storia e della tradizione pugliese.
Questo aspetto si riflette nella stesura del
sussidiario “Arsa Puglia”,
che lo scrittore altamurano intraprende fra la fine del 1923 e il 1924. Il
volume, edito nel 1925, non ha
l’approvazione ministeriale ed è quindi ripubblicato con alcune modifiche
l’anno seguente con il titolo “Puglia
Laboriosa”.
Pertanto sabato 4
marzo, nella stella in corso Vittorio Emanuele,
il prof. Vito Antoni Leuzzi, introdurrà l’argomento.
I LUOGHI DELLA MEMORIA
Le tabacchine di Tricase
25 aprile – 1 maggio 2017
LA
FESTA
Ex
ORIENTE LUMEN
TRANSLATIO SANCTI NICOLAI
3 – 28 maggio 2017
LE
AUTO STORICHE
I
COLORI DI PUGLIA
LA RIEVOCAZIONE
25 aprile 1 maggio
I
reportage, realizzati da Vincenzo Catalano, hanno già ricevuto riconoscimenti
internazionali e prestigiosi patrocini: dalla Basilica Pontificia di San Nicola, dal FAI Bari, dal Museo Statale
di Auschwitz Birkenau, patrimonio Unesco, dalla Custodia di Terra Santa, da Matera
Capitale Europea della Cultura 2019 dal CUG CNR.