lunedì 3 giugno 2013

CERCHIO: per un’estetica dell’Infinito_doppia personale di Elisa Cella e Silvia Serenari

COMUNICATO STAMPA
Domenica 16 giugno alle ore 18.00 FUEL ART GALLERY inaugura
CERCHIO: per un’estetica dell’Infinito
doppia personale di Elisa Cella e Silvia Serenari a cura di Alessandro Trabucco


Livorno - E’ con “Cerchio: per un’estetica dell’infinito” che Fuel Art Gallery, il nuovo spazio per l’arte contemporanea collocato nell’area industriale livornese di Stagno, via Aurelia 88A, inaugurerà domenica 16 giugno alle 18 la doppia personale di Elisa Cella e Silvia Serenari a cura di Alessandro Trabucco.

La mostra affronta un tema complesso legato ai significati simbolici di una forma geometrica primaria come il cerchio, che nel lavoro artistico di Elisa Cella e Silvia Serenari è un’ossessione, una presenza costante che contraddistingue un percorso di ricerca articolato e complesso, affrontato da punti di vista distinti (sia nella tecnica artistica adottata dalle due artiste, sia nei significati proposti) rivelando un forte collegamento nella volontà, da parte di entrambe, di trovare nel cerchio il principio fondamentale della vita, la forma primigenia che congiunge l’umano al divino, il materiale al metafisico, la scienza alla magia, la terra al cielo.

Elisa Cella focalizza la propria ricerca artistica sull’infinitamente piccolo, sulla struttura invisibile ma ben articolata del corpo umano, scegliendo la forma circolare quale proprio segno grafico distintivo ed immediatamente riconoscibile che imprime in pittura su tela.
Nel testo critico di Alessandro Trabucco pubblicato nel catalogo che accompagna la mostra si sottolinea come “La peculiarità del lavoro di Elisa Cella sia proprio quella di utilizzare un linguaggio artisticamente classificabile come astratto-geometrico per realizzare dipinti che descrivono invece una realtà concreta, ma talmente microscopica da essere vista solo come inesplorato territorio dell’insondabile, un complesso sistema vivente composto da tessuti ed organi di varie forme e funzioni”.

Silvia Serenari si esprime utilizzando la fotoceramica e il video per estrarre “dettagli oggettivi dal mondo esteriore – scrive Trabucco - manipolandoli con interventi di ritocco digitale ed inventando una sorta di moderno processo alchemico elettronico, come una versione aggiornata degli antichi procedimenti magici di trasmutazione dei materiali.
La sua metodologia di lavoro è simile ad un rituale i cui gesti appaiano ben controllati e rivolti alla creazione di inedite forme attraverso la metamorfosi di singoli elementi in realtà visive dalle perfette geometrie simmetriche”. Nel progetto Anima Arboris Silvia Serenari sviluppa le potenzialità formali di un singolo scatto di un albero, come simbolo del rapporto tra cielo e terra, per divenire ad una forma astratta. In mostra presenta anche il video Anima Urbis Iter Perfectionis un percorso di ricerca che parte da un dettaglio fotografico della cupola di Santa Maria del Fiore di Firenze.
La mostra è aperta fino al 28 luglio su appuntamento.

Dal 16 giugno al 28 luglio 2013
Presidente associazione Fuel Art Serafino Fasulo
Direttore artistico Cristina Olivieri
Main sponsor: Irene Immobiliare S.n.c
Su appuntamento - Tel 338.3451520- 3281256907
www.fuelartgallery.it
info@fuelartgallery.it






BIOGRAFIE
Elisa Cella
Elisa Cella è nata a Genova il 10 maggio 1974. Vive e lavora tra Genova e Milano, dove ha studiato matematica all’Università Statale, avvicinandosi poi all’arte da autodidatta, ottenendo numerosi riconoscimenti e premi. Nel 2007 è stata finalista al Premio Celeste, nella sezione pittura curata da Ivan Quaroni, con l’opera “Ansia”. Ha al suo attivo varie mostre personali e collettive in Italia, sia in gallerie che in spazi pubblici.
Elisa Cella spinge la sua ricerca in due direzioni indagativo-espressive diverse: Topologia Sensoriale in cui compare il corpo o le sue parti ed in cui rappresenta sensazioni ed emozioni in tutta la loro fisicità, partendo dalla considerazione che l'emozione coincida col luogo dell'emozione.
La seconda direzione è quella che Elisa Cella definisce ‘complementare’, e che comprende i suoi lavori più cosmologici, biologici, chimici, matematici. E’ qui che emergono le fascinazioni dei suoi studi scientifici, lo stupore di fronte al sottile confine fra vita e non vita, l'emozione nei confronti della bellezza della scienza, il mistero dell'apertura di nuovi orizzonti di pensiero. Tra le mostre personali: "Bio", Spazio City Art, Milano, a cura di Alessia Locatelli, con catalogo2008 “Molteplice”, My Personal Gallery, Torino, a cura di Davide Pesce e Roberto Gaia - “Bio-Astrazioni”, Galleria Andrea Ciani, Genova, a cura di Alessandro Trabucco.
Silvia Serenari
Silvia Serenari è un' artista che vive e lavora tra Livorno e Roma. Segue da anni un cammino personale intriso di filosofia, religione, esoterismo e simbolismo alchemico, con l'intento di avvicinare quel meraviglioso mondo visionario fatto di simboli ed immagini archetipe al suo percorso artistico, creando così un lavoro denso di spiritualità e di richiami al sacro.
Le sue opere mostrano un forte legame con atmosfere legate alla sacralità sia della cultura occidentale che di quella orientale. I suoi linguaggi preferiti sono il video e la fotografia digitale, e da qualche anno la fotoceramica è divenuta una delle tecniche privilegiate.
Le sue opere sono state esposte in mostre collettive in Italia ed all’estero, in gallerie, luoghi pubblici e musei come : L'ARTISTA COME RISHI - Sala1 Centro Internazionale d'Arte Contemporanea, Roma 2011, "A DORA"- Dora Diamanti Arte Contemporanea, Roma 2011, NIGREDO - Roma 2009, GEMINE MUSE - Museo Pietro Canonica, Roma 2009, PREMIO TERNA 01: l’arte si sposta dal museo alle piazze - Roma 2008, WAZZUP? - Fotogalerie Wien - Vienna 2006, SPIRITED CITIES AND CITY SPIRITS - Kamalnayanan bajaj Art Gallery - Bombay 2006, DOWNLOAD.FR/IT - Station Palais-Royal - Parigi 2005, BIENNALE INTRANSITO - Castel Sant’Angelo - Roma 2004. Tra le mostre personali si segnalano :ANIMA URBIS, ITER PERFECTIONIS - Dora Diamanti Arte Contemporane - Roma 2008, ANIMA URBIS - DiART - Trapani 2005.

Segnala:
Amalia di Lanno