La collezione Dionisio Gavagnin
Casa dei Carraresi, Treviso 15 giugno – 11 agosto 2013
Inaugurazione: venerdì 14 giugno, ore 18.30
Un percorso dalle origini fino ai
grandi contemporanei della fotografia per
rileggere i grandi cambiamenti
culturali e sociali della storica,
Ad aprire la terza edizione di F4 / un’idea di Fotografia,
il festival promosso da Fondazione Fabbri è l’esposizione Sguardi sul tempo.
Percorsi nella fotografia d’autore. La rassegna, curata da Carlo Sala, proporrà
oltre duecento lavori dalle origini del medium fotografico fino ai nostri
giorni, provenienti dalla collezione privata di Dionisio Gavagnin, finora
rimasta inedita al pubblico. La selezione qui esposta è un percorso volto a
raffigurare i cambiamenti culturali e sociali della storia tramite l’occhio
privilegiato della fotografia con opere, tra gli altri, di Henri Cartier
Bresson, Robert Capa, Candida Höfer, Robert Mapplethorpe, Félix Nadar, Man Ray,
Thomas Ruff e Sebastião Salgado.
Ad aprire la prima esposizione un intenso dialogo tra alcuni
dei maestri delle fotografia che in momenti differenti hanno raffigurato la
condizione sociale dell’uomo: l’alta borghesia di Félix Nadar si confronta con
la volontà classificatoria che emerge nei volti della gente comune del tedesco
August Sander, ma anche con le immagini patinate uscite dalle riviste di moda
di Robert Mapplethorpe e Irving Penn. Le visioni ideologiche dell’uomo sono
incarnate dalle forme generose della donna italica vista da Elio Luxardo o
dalle atlete ritratte dalla fotografa del Führer, Leni RiefenstaHl alle
Olimpiadi di Monaco nel 1936. Il novecento si apre con la carica dirompente e
sovversiva della avanguardie storiche: l’inconscio surrealista è testimoniato
dalle distorsioni di André Kertész, i graffiti di Brassaï, le bambole di Hans
Bellmer o i celebri ritratti “solarizzati” di Man Ray; ma anche
l’antiaccademismo del movimento Dada con i collage di Raoul Hausmann o le
visioni razionali del Bauhaus.
A continuare questo ideale percorso un’ampia sezione è
dedicata alla fotografia sociale e documentaria con alcuni dei grandi maestri
europei e americani. Autori che hanno lavorato in contesti al limite, dalle
scene del Bronx a New York di Weegee ai vari fronti di guerra come lo sbarco
dei tanks in Cina raccontato da Robert Capa negli anni Trenta, la Cipro
descritta da Donald McCullin o l’invasione dell’Ungheria documentata da Mario
De Biasi nel ‘69.
La fotografia è anche specchio del proprio tempo che narra
eventi epocali: ecco apparire gli scatti realizzati dalla NASA l’11 luglio 1969
per celebrare lo sbarco sulla luna; ma anche fatti che hanno segnato le
coscienze collettive come l’attentato al presidente Ronald Reagan colto da
Sebastião Salgado e le scene di mafia della palermitana Letizia Battaglia. Un
nucleo di lavori che sanno anche tracciare i tratti identitari dei luoghi e
delle genti che li popolano, dall’America di Walker Evans, all’Italia di Mario
Giacomelli fino alla Francia narrata da Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau
attraverso le scene del quartiere Les Halles e il celebre ritratto
dell’emarginato Coco, volto carico di umanità e sintomatico dell’amore per gli
ultimi.
La fotografia italiana è documentata come un mosaico di
varie esperienze, partendo da una delle immagini simbolo del dopoguerra, “Il
Tuffatore” di Nino Migliori. Un’Italia dai tanti volti che alterna immagini
rurali e nostalgiche di Gianni Berengo Gardin, Enzo Sellerio e Fulvio Roiter
fino alla Dolce Vita colta da Tazio Secchiaroli. Quest’ultimo, il re dei
fotografi “paparazzi”, è presente con le sue immagini più note in cui ha colto
furtivamente lo spogliarello dell’attrice Aichè Nanà nel celebre locale “Il
Rugantino” a Roma; sempre a documentare quegli anni, le fotografie di scena di
Franco Pinna sui set dei film di Federico Fellini. Ma anche la stagione della
mutata coscienza del paesaggio con Luigi Ghirri, Gabriele Basilico, Vincenzo
Castella, Guido Guidi, Franco Fontana e Walter Niedermayr a testimoniare
l’abbandono della visione cartolinistica che a lu nga aveva accompagnato il
belpaese.
Una parte cospicua della mostra racconta delle ricerche
degli anni settanta, con un rinnovato impegno linguistico che per alcuni si
traduce attraverso l’uso delle immagini di archivio come per Franco Vaccari e
Mario Cresci con i celebri “Ritratti reali”. Ma anche l’uso del corpo come
forma di emancipazione e scardinamento degli assetti sociali con Vito Acconci,
gli azionisti viennesi Hermann Nitsch, Gunter Brus e Arnulf Rainer, l’intimità
di Gina Pane, fino ai lavori di Cindy Sherman con uno dei celebri camuffamenti
della serie “Murder Mystery”.
Le tensioni delle contemporaneità appaiono sotto una
pluralità di declinazioni come le analisi rigorose degli autori della scuola di
Düsseldorf con i lavori di Thomas Ruff e Candida Höfer. Un percorso che vede le
tensioni grottesche di Joel Peter Witkin, la forza simbolica di Andres Serrano
e le variegate umanità raccontate da Nan Goldin o Wolfgang Tillmans. A
concludere le prospettive più attuali sull’arte italiana, specchio di un
ibridazione culturale e sociale, testimoniata tra gli altri dai lavori di
Vanessa Beecroft, Stefano Cagol, Silvia Camporesi, Francesco Jodice e
Alessandra Tesi.
F4 / un’idea di Fotografia
“Sguardi sul tempo. Percorsi nella fotografia d’autore”
A cura di Carlo Sala
Casa dei Carraresi, Treviso - Via Palestro, 33
15 giugno – 11 agosto
Inaugurazione: venerdì 14 giugno, ore 18.30
Evento promosso dalla Fondazione Francesco Fabbri e
Fondazione Cassamarca.
Con il patrocinio di FIAF, Landscape Stories, TRA e Enzimi,
con il supporto di Associazione Amici Fondazione Fabbri, FAST e Galleria
Michela Rizzo, Venezia. Rassegna inserita in RetEventi Cultura Veneto
realizzata da Provincia di Treviso e Regione del Veneto.
Orari di apertura: da lunedì a domenica, 10.00 – 21.00.
Ingresso: Intero euro 7,00. Ridotto euro 5,00 dai 14 ai 25
anni; over 65; studenti universitari; aderenti FIAF; gruppi di almeno 15
persone. Gratuito minori di 12; portatori di handicap con accompagnatore;
giornalisti con tesserino.
Info mostra e prenotazioni:
segreteria@fondazionefrancescofabbri.it - www.fondazionefrancescofabbri.it
tel. 0422513150 - casadeicarraresi@fondazionecassamarca.it
Ricevo e pubblico:
Massimo Nardi