martedì 11 giugno 2013

TRA-me: nuovi meccanismi di interazione e psicologia sociale



TRA-me, nell’ambito della XXII Rassena “Incontri d’Arte”, Sabato 22 giugno ore 18.00 presso “La Barbagianna” di Pontassieve (Fi), via di Grignano, 25.

XXII Rassegna “Incontri d’Arte” a cura di Alessandra Borsetti Venier

PROGRAMMA

Ore 18 Saluto di Alessandro Sarti assessore alla cultura del Comune di Pontassieve

Inaugurazione della mostra “STAR: FOTO SENZA LUCE 2010-2013” di Lea Chiodo
Presentazione di Valerio Dehò, critico d’arte e direttore artistico del Kunst Merano Arte

Incontro aperto sul tema “La pittura di questi tempi…” Interverranno:
Grazia Batini, Valerio Dehò, Ignazio Fresu, Riccardo Guarneri, Matteo Innocenti, Stefano Lanuzza, Attilio Maltinti, Giovanni Sighele, Elda Torres, Karen Yurkovich, Lorenzo Poggi.

Ore 20 Cena

Ore 21 TRA-me: nuovi meccanismi di interazione e psicologia sociale
Performance collettiva ideata da Gloria Campriani
Musiche live di Wired Clouds
Presentazione di Alessandra Frosini Aparte AssociazionePecciArte, storica dell’arte

In occasione della manifestazione L’Archivio della Voce dei Poeti sarà aperto al pubblico

Ingresso libero

Info: Associazione MultiMedia91 tel. 055 8398747 – 335 6676218 www.multimedia91.it - info@morganaedizioni.it –
Gloria Campriani www.gloriacampriani.com – info@gloriacampriani.com

Ufficio stampa: Katia Moretti 338 3860047 katia.moretti@tiscali.it

Per arrivare alla Barbagianna consultare https://maps.google.it/

TRA-me è un progetto di live art ideato da Gloria Campriani, diretto da Alessandra Borsetti Venier e curato da Alessandra Frosini.

Società sempre più corrotte hanno causato effetti devastanti nel campo dell’economia, lavoro e affettività, distruggendo e sgretolando intere comunità, che denunciano un bisogno radicale di rinnovamento basato sulla ricostruzione di rapporti sociali fondati su una nuova etica comune.
Una forte capacità di scambio e di condivisione che ripristini il senso di “bene comune” è la premessa fondamentale per rafforzare il nostro tessuto sociale.
La nostra formazione, la nostra cultura e l’ambiente dove abbiamo vissuto e viviamo condizionano il nostro modo d’interagire con gli altri. Ogni elemento ed evento hanno inciso nel nostro modo di pensare e perciò di rapportarci con gli altri e con il mondo esterno.

TRA-me interpreta la vita attraverso i nostri modi di interagire con gli altri. La performance si costruisce con l’aiuto di persone e con i meccanismi di interazione che esse mettono in atto. L’obiettivo è indagare sulle modalità che conducono individui diversi a mettersi in gioco in situazioni di volta in volta differenti e ad evolversi interagendo con gli altri. Lo spettatore viene chiamato dall’artista nel gioco interattivo per compiere il proprio percorso e diventare così performer consapevole. Le persone selezionate si troveranno ad interagire all’interno di uno spazio definito, con un tempo determinato dall’artista e scandito dalle musiche live di Wired Clouds; attraverso le loro scelte di connessione, evidenziate e rese reali dal filo di un gomitolo, che sarà il loro unico strumento per ‘segnare’ il proprio percorso, costruiranno un’architettura di fili. L’azione sarà sostenuta dal supporto di persone che rimarranno ferme, chiamate colonne portanti, che permetteranno ai corpi mobili di tessere, come telai umani, la grande rete con i loro gomitoli di filo colorato fra le mani. Essi tracceranno linee, realizzeranno trame e daranno origine a nuove tessiture di relazioni, associazioni e collegamenti.

TRA-me vuole stimolare una riflessione sui collegamenti fra i principi di casualità, ritmo, tempo, spazio ed esistenza: forma e sostanza in continua trasformazione. L’installazione, frutto della performance, intreccia pensieri e significati sottesi, riconducibili al tessuto sociale, alle relazioni interpersonali, alle possibilità di incontro, di scambio e di connessione, ambiti indagati dalla Psicologia sociale, che studia i condizionamenti messi in atto nei rapporti fra individuo e gruppi.

La rete
TRA-me rappresenta la “rete sociale”. I pieni e i vuoti che si vengono a creare nella trama sono il risvolto estetico dell’operazione, ma sono significativi per ciò che rappresentano: punti di connessione che concentrano ‘aggregazione’, spazi dimenticati e spazi frequentati, la libertà delle connessioni e delle scelte concretizzata attraverso la rete stessa. L’equilibrio, dato da linee parallele o divergenti, da forme circolari o spigolose, materializzerà i meccanismi di interazione fra gli individui attraverso l’istallazione che ne risulterà.

“Un flusso continuo - scrive Gloria Campriani - di fili tirati e colorati, paralleli e divergenti corrono all’interno della grande rete per connettersi fra di loro e diventare forme, ma nell’atto di definirsi si trasformano di nuovo, ramificandosi. Un movimento perpetuo mai uguale a se stesso che come in un divenire ridefinisce ogni volta la direzione per il raggiungimento di nuove trame. Un ritmo naturale e imprevedibile di pieni e di vuoti, come in uno spartito musicale, costituisce un equilibrio insolito”.

Gloria Campriani studio: via Sicilia, 44 - 50052 Certaldo (Fi) mobile: +39 347 64 19 142 www.gloriacampriani.com

Con il patrocinio di Regione Toscana - Provincia di Firenze - Comune di Pontassieve
Con la collaborazione di MultiMedia91, Aparte AssociazionePecciArte, Morgana Edizioni



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Amalia di Lanno