I ventisei racconti raccolti nel suo libro “LA RAGAZZA DALLA 500 ROSSA” ED. NEFTASIA, rappresentano, con i loro personaggi, uno spaccato della vita di lavoro milanese nell’arco di circa quarant’anni, dall’immediato dopoguerra alla fine del secolo. Giovanna Pesapane nasce a Bologna per la semplice ragione che il padre, ufficiale di carriera, vi è stanziato. A causa dei trasferimenti d’ufficio e in seguito allo scoppio della guerra, la famiglia è costretta a traslocare più volte di città in città. Nel 1947, dopo il miracoloso ritorno del padre da un campo di sterminio, si stabiliscono a Milano, grande città, da cui Giovanna verrà per così dire “adottata” e che mai più lascerà. Qui infatti ha passato la giovinezza, compiuto gli studi, mosso i primi passi nel mondo dell’antiquariato e si è affermata nel settore, dove è tuttora attiva. Ed è a Milano quindi il suo debutto letterario, come si conviene a un accogliente nido adottivo. Quando si è accorta che “scrivere” avrebbe fatto parte della sua vita? Scrivo da sempre esprimendo le mie diverse emozioni. Cosa rappresenta, per lei, questa forma di comunicazione? La scrittura rappresenta la comunicazione dei sentimenti. Chi è stata la prima persona ad incoraggiarla? Nessuno. Accetta consigli, e se sì da chi? Sì, accetto dalle persone che stimo. Chi legge per primo il suo manoscritto? Mia sorella, accanita lettrice, Chi è che cosa rappresenta il letterato nella società attuale? Ben poco, sempre che si conoscano persone influenti. Quali sono state le sue prime letture? Da bambina libri di favole e di avventura poi i classici, prediligo i libri che parlano del passato, libri di storia. Cosa pensa del panorama letterario italiano e straniero attuale? La massa dei libri editi è enorme, pochi i libri interessanti che lascino il segno, dipende poi dai gusti. Ci racconta una sua giornata tipo? Dopo aver fatto colazione ispeziono le mie piante sul terrazzo, esco per gli impegni casalinghi e di vario genere, se ho tempo passo in libreria, nel pomeriggio, se libero, frequento lo studio di pittura oppure dipingo in casa, se mi sento scrivo un po’ o a lungo, al bisogno vedo i miei nipoti e se necessario li aiuto con i compiti o in qualche altra attività. Se il tempo è bello faccio tutte le commissioni in bicicletta, adoro andare in bicicletta. Di sera dopo aver cenato guardo un po’ la televisione sempre che ci siano programmi di mio gradimento: documentari o film. Come riesce a conciliare vita privata e scrittura? Scrivo solo quando mi sento e ne ho il tempo. Quali sono le sue passioni , oltre naturalmente, alla scrittura? Le mie passioni sono oltre la scrittura, la lettura, la pittura, la musica (canto in un coro)la contemplazione della natura. La sua è una carriera lunga e densa di successi in vari campi, fra i quali l’antiquariato, cosa rappresenta per lei? Sono approdata al mondo dell’antiquariato per caso e me ne sono innamorata. La sua ultima fatica letteraria “LA RAGAZZA dalla 500 ROSSA” cosa vuole comunicare? Le piacerebbe che ne fosse tratto un film? Ho voluto far conoscere un mondo scomparso. Mi piacerebbe molto la realizzazione di un film. Perché in e-book? Uscirà anche il cartaceo? Ho già da tempo scritto un altro libro che non ho fatto leggere a nessuno e ora ne sto scrivendo un altro. La comunicazione sta cambiando, internet sta prendendo il posto alla carta stampata, come vede questo cambiamento? Penso che la lettura digitale sia per il futuro, personalmente non l’amo e non vorrei mai sostituirla al cartaceo
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