mercoledì 11 agosto 2021

Avvistamenti (non) è un Festival - XIX edizione

Paolo Gioli, Volto in-cera, 1987 Polaroid 1065x1280 


Il Cineclub Canudo organizza, dal 18 al 20 agosto 2021nell'atrio del Castello Svevo Angioino di Bisceglie, gestito da Zona Effe Aps, la diciannovesima edizione di Avvistamenti (non) è un Festival, con la direzione artistica di Antonio Musci e Daniela Di Niso. 

Questo progetto è realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (VIII edizione, 2020), programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo, della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, dell’Assessorato alla Cultura, Tutela e Sviluppo delle imprese culturali e del Turismo della Regione Puglia, di Apulia Film Commission e della Città di Bisceglie.

Si parte mercoledì 18 agosto alle ore 20.30 con la proiezione del documentario Laboratorio Gioli, un'intervista al maestro realizzata nel 2006 da Bruno Di Marino, studioso di immagini in movimento. Alle ore 21, sarà proiettato il documentario “Paolo Gioli: Antologica/Analogica”, con la regia di Lorenzo Scaraggi, a testimonianza delle omonime mostre di Lecce e Bisceglie. Alle 21.30ci sarà il primo omaggio a Paolo Gioli, con la sonorizzazione dal vivo, intitolata Listen to Gioli's eye (on Talbot/Duchamp/Rothko),che Walter Forestiereeseguirà in anteprima dei tre film, Finestra davanti a un albero(1989), Immagini travolte dalla ruota di Duchamp(1994) e Rothkofilm(2008), che sono a loro volta, altrettanti omaggi che Gioli dedica rispettivamente a Talbot, Duchamp e Rothko. A seguire, per la sezione Made in Italy, Francesco Giannico ci condurrà in un viaggio tra paesaggi sonori privi di connotazione geografica con la performance audiovisiva inedita intitolata The Path.

Il 19 agosto alle ore 20 si prosegue con la presentazione del libro Nel centro del quadro. Per una teoria dell'arte immersiva dal mito della caverna alla VR (Aesthetica Edizioni), di Bruno Di Marino, che dialogherà con Lia De Venere,storica e critica d'arte, già docente di Storia dell'arte contemporanea all'Accademia di belle arti di Bari. Alle 21.30ci sarà il secondo omaggio a Gioli, intitolato Play Gioli, che prevede le sonorizzazioni di Piccolo film decomposto(1986) e Metamorfoso(1991), eseguite dal vivo dal compositore Gabriele Panico. A seguire, per la sezione Made in Italy, la live performance inedita di Warshadfilm(Samira Guadagnuolo e Tiziano Doria)intitolata Selce, che sonorizza – con voce e suoni elettronici – una proiezione cinematografica di film originali, effettuata con 4 proiettori in pellicola 16mm.

Il 20 agosto, alle ore 20, si terrà una tavola rotonda su un tema di grande interesse: Arte contemporanea in Puglia: progetti e visioni, con la partecipazione di Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, diLorenzo Madaro, curatore e docente di storia dell’arte all'Accademia di belle arti di Catania e di Santa Nastro, caporedattore Artribune e responsabile comunicazione Fondazione Pascali.

Si prosegue alle ore 21,30la sezione Made in Italysi apre con la performance inedita Sounds from a timeless dimension, frutto della più recente collaborazione tra il video artista Davide Pepe e il musicista norvegese Edvard Doling che musicherà alcuni dei suoi ultimi lavori sull'osservazione della realtà in assenza di tempo. In conclusione Loredana Antonelli e Ludovica Manzodaranno vita alla performance multimediale Serpentine, un flusso continuo in cui texturedi suoni elettronici, brani originali e l'esplorazione timbrica della voce nuda di Ludovica Manzo sono immersi nei potenti live visualcreati dall'artista multimediale, regista e performer Loredana Antonelli.

Nelle tre serate del festival saranno esposti in mostra i 12 lavori selezionati dal collettivo Zeugma attraverso la call Landscape2021, il cui scopo è realizzare un'antologia del paesaggio, frutto della collaborazione tra soundartist e videoartisti. I titoli selezionati sono: 

A Journey To Romagna(Paolo Monti, Roberto Beani), Finfinne/Filwoha(Cristina Picchi, Diego Schiavo), Interferenze Diafane(A. Ragazzo, M. Martignoni), ènosi(Athanasios Aléxo, Claudia Ferretti Isonde), vico pace numero zero - sera(David Power, Valentina Ciniglio, Giuseppe Pisano),Aparein(C. Angeloro, L. D'Elia, G. Siniscalchi, J. Moscaritolo, M. Ciuca, G. Seveso), Dear Future(Francis Sosta), Jupiter (1)(Francesco Russo, Michele Forte e Michele Cornacchia), Abbiamo perso sul fronte di Milano(Alessio Alonne, Sei Iturriaga Sauco), Mille e uno sul livello del mare(Andrea Nevi , Eleonora Beddini), Jupiter(Giovanni Rossino, Luigi Mastandrea), 净 ZIN(Rui Jiapeng, Wang Jingyun, Wang Jingyun, Rui Jiapeng).

Avvistamenti è un progetto apolide e intermediale che esplora la cinematografia sperimentale nel suo complesso rapporto con le altre arti. Dal 2002 promuove un approccio innovativo al video d’autore, collocandolo nell’ambito delle arti performative. Avvistare vuol dire “guardare lontano”, ma anche “vedere in anticipo” e orientare la rotta verso nuovi linguaggi da esplorare.

Esattamente un anno fa, ad agosto 2020, con la diciottesima edizione di Avvistamenti, svoltasi nel Castello di Barletta, inauguravamo un corposo programma di attività dedicate a Paolo Gioli, un vero e proprio “anno gioliano”, che ha visto la realizzazione di mostre, proiezioni, performance, sonorizzazioni, workshop e seminari ispirati alla figura del maestro. Pittore, fotografo e cineasta, Paolo Gioliè uno degli artisti italiani più significativi degli ultimi decenni, soprattutto per la sua capacità di sperimentare in più campi, anche attraverso l’innovazione e la rielaborazione di dispositivi. Le copie in pellicola di alcuni suoi film e le sue opere pittoriche e fotografiche sono presenti nelle collezioni di musei internazionali, tra cui l’Art Institute of Chicago, il Museum of Modern Art di New York, il Centre Georges Pompidou e il MEP (Musée Européen de la Photographie) di Parigi, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e L’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma. 

Seppur funestati dalle ripetute chiusure seguite al diffondersi della pandemia nello scorso autunno, questi eventi hanno suscitato un enorme interesse non solo tra gli addetti ai lavori, che hanno potuto apprezzare le quasi duecento opere - tutte provenienti da un fondo che fa capo a Paolo Vampa, suo principale collezionista - tra film, fotografie, polaroid, litografie e tele serigrafate esposte al Palazzo Tupputi di Biscegliee al Museo Castromediano di Lecce, divenuto hub vaccinale per una felice intuizione del direttore Luigi De Luca, rendendo accessibile la mostra a diverse migliaia di visitatori: un risultato sorprendente, oltre che per il numero di visitatori, anche per l'entusiasmo con cui la mostra è stata accolta da un pubblico estremamente eterogeneo. 

Dopo aver fatto tappa in Italia da marzo a maggio 2021, la mostra “Paolo Gioli: Antologica/Analogica”, curata da Bruno Di Marino, con la collaborazione di Rosario Scarpato, il 26 giugno scorso è approdata in Cina, al Three Shadows Photography Art Centre di Pechino, dove la mostra resterà fino al 29 agosto, registrando anche in questo caso un'accoglienza straordinaria. Alla cerimonia di inaugurazione della mostra hanno partecipato importanti rappresentanti delle istituzioni italiane e cinesi, tra cui il direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Pechino, Franco Amadei, i direttori del Three Shadows, gli artisti Rong Ronge Qi Yan, mentre nei giorni seguenti hanno fatto visita alla mostra altre importanti personalità istituzionali asiatiche, tra cui l'ambasciatore giapponese in Cina, Tarumi Hideo, oltre ovviamente a un folto pubblico, estremamente curioso e interessato a conoscere e approfondire la complessità e unicità dell'opera di Gioli, anche grazie al prezioso catalogo pubblicato in tre lingue, italiano, inglese e cinese, da Silvana editoriale.

Dopo Barletta Avvistamentiha fatto tappa per ben due volte a Lecce, prima al Museo Castromedianoe poi alla Biblioteca Bernardini, dove lo scorso luglio si è svolta una retrospettiva sul cinema di Paolo Gioli e la rassegna Made in Italy, dedicata agli artisti italiani che operano nell'ambito delle immagini in movimento e del rapporto tra suoni e immagini. 

Tra questi un'attenzione particolare è stata dedicata a Michele Sambin, pioniere della videoarte, ideatore di performance, spettacoli teatrali, opere pittoriche e partiture sonore. A lui è dedicato il progetto Michele Sambin: Arché/Téchne, vincitore della nona edizione dell'Italian Council, che vedrà il Museo Castromedianoacquisire una sua importante opera del 1978, Il tempo consuma. Un’opera estremamente significativa nella storia della performing art, proprio per l’innovazione apportata da Sambin al linguaggio artistico della performance, per effetto del suo sapiente utilizzo creativo delle nuove tecnologie. L'opera sarà al centro di un progetto espositivo che dopo il Castromediano approderà a Marsiglia, in occasione della 34 edizione del Festival Instants Vidéo. 

In ottemperanza alle disposizioni Covid-19, gli eventi si svolgono nel rispetto di alcune semplici regole: 

1) si accede gratuitamente con prenotazione obbligatoria, mantenendo la distanza di sicurezza e rispettando le prescrizioni normative in materia di contrasto al Covid-19;

2) l'accesso ai luoghi di pubblico spettacolo sarà consentito a coloro che potranno attestare il possesso della Certificazione verde Covid-19, come da recenti disposizioni governative; 

3) l’ingresso sarà contingentato, dando precedenza a chi avrà effettuato la prenotazione al seguente indirizzo email: sonimage@avvistamenti.it

Cineclub Canudo
Tel.340 2215793
Tel.340 6131760
info@avvistamenti.it 

Prenotazioni
sonimage@avvistamenti.it

Il Cineclub Canudo si costituisce nel 2001 per promuovere i nuovi linguaggi della sperimentazione audiovisiva attraverso importanti iniziative, tra cui mostre, workshop, festival e rassegne che ospitano artisti di fama internazionale. Da 20 anni promuove progetti di alfabetizzazione cinematografic anelle scuole e dal 2015 gestisce il Laboratorio Urbano, un laboratorio di ricerca e formazione artistica che ha sede nel rinascimentale Palazzo Tupputi a Bisceglie. Nel 2020 si aggiudica l’VIII e la IX edizione dell’Italian Council, il più importante bando per l’arte contemporanea in Italia, con un progetto espositivo sull’artista Paolo Gioli in Italia e in Cina e uno sull’artista Michele Sambin in Italia e in Francia.

Il Cineclub è intitolato a Ricciotto Canudo, considerato il primo teorico della “settima arte” (espressione da lui coniata) e appassionato sostenitore delle avanguardie artistiche e cinematografiche di inizio novecento. 




Paolo Gioli nasce a Sarzano (Rovigo) il 12 ottobre 1942. Nel 1960 si stabilisce per qualche anno a Venezia dove frequenta la Scuola Libera del Nudo presso l’Accademia di Belle Arti. Nel 1967 è a New York dove resterà solo un anno, ottiene una borsa di studio dalla John Cabot Foundation di Boston ed entra in contatto con i galleristi Leo Castelli e Martha Jackson. In America scopre il New American Cinema. Rientrato in Italia alla scadenza del visto di soggiorno (che non gli viene rinnovato per l’atteggiamento più severo dell’US Immigration Office a seguito dell’uccisione di Luther King e di Bob Kennedy), nel 1970 si stabilisce a Roma dove entra in rapporto con la Cooperativa Cinema Indipendente. È tra Rovigo e Roma che produce i suoi primi film che sviluppa da se stesso usando la cinecamera come un laboratorio sulle orme dei Lumière. Nel ’76 si trasferisce a Milano dove, oltre al cinema, si dedica con continuità alla fotografia. Ma è nel polaroid che Gioli troverà un mezzo sorprendentemente duttile con cui portare avanti la sua ricerca, anche travasando la materia su supporti diversi dalla pellicola, come la carta e la tela, apparentando così il polaroid alle arti belle. Ed è sin dai primi anni ’80 che Gioli riceve per la fotografia i primi riconoscimenti importanti con una personale all’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma (1981), al MNAM Centre Pompidou di Parigi (1983), ai Rencontres Internationales de la Photographiedi Arles dove sarà ospite più volte con una personale anche al Museo Réattu (1987) e l’onore della copertina del catalogo 1984 della fiera annuale di AIPAD l’Association of International Photography Art Dealers. Nel 2006 l’italiana RaroVideo ha pubblicato un doppio dvd con una selezione di quattordici suoi film. Nello stesso anno i film di Gioli vengono presentati per la prima volta a Views From The Avant-Garde, una sezione speciale del New York Film Festival dove Gioli è ormai una presenza costante. L’anno seguente Gioli è invitato come artist on focusalla 44 edizione dell’Hong Kong International Film Festival dove verrà poi chiamato ogni anno a presentare la sua ultima produzione. Nel 2008 una selezione di suoi film è presentata all’Ontario Cinémathèque a Toronto e, successivamente, a Wavelenght, la sezione speciale del Toronto International Film Festival dedicata all’avanguardia. A giugno 2009 il Festival di Pesaro gli tributa un omaggio con una rassegna completa dei suoi film mentre a dicembre dello stesso anno esce un volume monografico edito dal CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma sul suo lavoro di film-maker. A Parigi, nell’Estate del 2010 la Cinémathèque francese presenta una vasta rassegna delle sue opere e viene pubblicato un triplice dvd con l’opera filmica completa (sia in Italia che negli Stati Uniti) sempre da Rarovideo. Nell’estate 2014 la rivista americana «Artforum» gli dedica un lungo articolo illustrato. Nel 2015 Gioli partecipa con una selezione di opere al Padiglione Italia della 56° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Tra le personali degli ultimi tre anni: Paolo Gioli. Cuerpos evocados por la noche a cura di Giuliano Sergio, Istituto Italiano di Cultura, Madrid, Febbraio 2017; Paolo Gioli, Anthropolaroid,a cura di Peter Benson Miller, American Academy, Rome, Ottobre 2018; Dialoghi - Joan Fontcuberta/Paolo Gioli, a cura di Joan Fontcuberta, Galleria del Cembalo, Roma, Ottobre 2019; Cronologie di Giacomo Daniele Fragapane, per le edizioni di Johan & Levi, 2020, un lungo saggio monografico sull’autore; Impressions sauvagesa cura di Philippe Dubois e Antonio Somaini, edito nel 2020 da Les presses du réel, contiene numerosi saggi di studiosi sui vari aspetti del lavoro di Gioli, alcuni suoi testi e le schede di tutte le sue opere, oltre ad un apparato iconografico ricchissimo. L’artista vive e lavora a Lendinara (RO). 


AVVISTAMENTI (NON) È UN FESTIVAL - XIX Edizione
18-19-20 agosto 2021
Castello Svevo Angioino (Piazza Castello, Bisceglie)
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria