giovedì 26 ottobre 2017

Rocco Rorandelli. Campi migranti



A cura di Sara Benaglia e Mauro Zanchi 

Sede 
BACO (Base Arte Contemporanea Odierna) 
Palazzo della Misericordia, Via Arena 9, Città Alta, Bergamo 


Il titolo scelto per la rassegna vuole richiamare la de nizione di campo quale paradigma biopolitico della modernità, sostenuta da Giorgio Agamben in Homo Sacer. Campi è una rassegna di videoarte, dove gli artisti indagano attraverso la loro ricerca le dinamiche e le questioni inerenti alle migrazioni, agli sbarchi dei profughi, alle detenzioni nei campi, allo “stato di eccezione”. Il percorso visivo della rassegna pone l’attenzione anche sul non detto, rimasto sospeso e in sospensione tra le innumerevoli parole e immagini di politica e media in questi anni di grandi fenomeni migratori: Iorio e Cuomo hanno ri ettuto sulle dirette televisive dall’isola più a sud d’Europa; Guy Ben Ner si è rapportato con profughi sudanesi e eritrei attraverso una lezione di cinema nel centro di detenzione per richiedenti asilo nel deserto del Negev (Israele); Regina José Galindo ha posto l’accento sulle contraddi- zioni mosse dai movimenti migratori haitiani nella Repubblica Dominicana; Adrian Paci ha dato voce al non detto rimasto impresso nella memoria del corpo di una donna palestinese, giunta da poco in Italia dalla Siria grazie ai corridoi umanitari; gli Invernomuto hanno realizzato una tragicommedia musicale italo-etiope-jamaicana, nata dalla vendicazione della morte di un soldato durante la missione di conquista dell’Etiopia da parte dell’Italia fascista; Gabriella Ciancimino ha posto l’attenzione sulle migrazioni dei semi delle piante pirata, portate dai venti dall’Africa in Italia. 

In contemporanea alla rassegna è presente una mostra con opere fotogra che di Rocco Rorandelli, appartenente al collettivo orentino Terra Project e collaboratore con l’International consortium of investigative journalists e varie organizzazioni non gover- native. Gli scatti di Rorandelli colgono la sintesi del controverso rapporto tra realtà ed evasione dal reale, tra un evento drammatico e la sua spettacolarizzazione. Le sue immagini collegano il passato politico italiano ai problemi del presente e traducono il dramma delle migrazioni attraverso una terribilità poetica della forma e dell’astrazione.
Sono trasmesse anche alcune puntate di Radio Ghetto, un progetto di radio partecipata che dà voce ai braccianti che lavorano alla raccolta dei pomodori in Puglia, mettendo a nudo lo sfruttamento e l’isolamento di chi ha raggiunto il Sud Europa. 

Nella realizzazione della rassegna, BACO_BaseArteContemporaneaOdierna ha coinvolto la bergamasca Cooperativa Ruah, che si occupa di accoglienza migranti, af nché la fruizione delle opere proposte abbia come utenti anche i soggetti primi delle opere scelte, per portare in luce e provare a mettere in discussione la radice europea e anglosassone della nostra cultura.
Il progetto “Campi” è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione MIA di Bergamo e con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo, con il contributo della Fondazione Comunità Bergamasca, di A2A Energia S.p.a. e di BCC Bergamo e Valli. 

Calendario rassegna video-opere 

21.10.2017 Sudeuropa di Iorio e Cuomo 
04.11.2017 Combustibile di Regina José Galindo
11.11.2017 Escape Artists di Guy Ben Ner 
18.11.2017 Rasha di Adrian Paci
25.11.2017 All’Allerbaggio di Gabriella Ciancimino 
02.12.2017 Negus di Invernomuto 

Mostra fotografica 
21.10 – 02.12.2017 Rocco Rorandelli. Campi migranti