La cultura può e deve diventare un fattore strategico di crescita e
sviluppo del Nordest e dell’Italia. Perché frutta al Paese il 5,4% del
Pil e dà lavoro a 1,4 milioni di persone, pari al 5,6% del totale degli
occupati (dati Fondazione Symbola).
È questa la riflessione che sta al centro di Venezia 2019 – Salone Europeo della Cultura che si terrà dal 23 al 25 novembre 2012 a Venezia,
nell’area magazzini Ligabue (nei pressi del terminal San Basilio).
Oltre 50 eventi e 150 relatori per la manifestazione che si presenta con
un format completamente rinnovato e una nuova location.
Il Salone Europeo della Cultura si articolerà quest’anno in 4 sezioni
che esprimono, con diversi linguaggi che si intrecciano, le nuove
tendenze della cultura contemporanea. Si tratta di due iniziative già
esistenti, il Salone dei Beni e delle Attività Culturali e del Restauro,
Open Design Italia, e due novità assolute, Nuove tecnologie digitali
per la cultura e Restauri Aperti. Il tutto nell’ottica di promuovere la
“rete” e individuare un possibile orizzonte di sviluppo per Venezia e il
Nordest.
Fil rouge tra le 4 diverse sezioni del Salone Europeo della Cultura di Venezia sarà Venezia#Berlin.
Dopo Parigi nel 2011, il confronto ravvicinato sarà con la capitale
tedesca, protagonista nell’ultimo trentennio di una rinascita culturale
che vede nei giovani artisti e designer i suoi attori principali. In un
anno in cui la Germania è stata ago della bilancia in Europa, il Salone
vedrà confrontarsi sull’identità e sul futuro dell’Europa i grandi
protagonisti del dibattito culturale ed economico dei due Paesi, in un
momento strategico per la stessa Unione Europea.
Tra i temi al centro della tre giorni, anche
l’impatto degli eventi culturali sull’economia, il binomio
cultura-turismo, le sinergie pubblico-privato, l’umanesimo e il rapporto
tra religione e società.
Tra gli ospiti che arriveranno in laguna, Wolfgang
Munchau vice direttore del Financial Times, Thomas Mayer senior advisor
Deutsche Bank, il presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena
Alessandro Profumo, il presidente del Consiglio di Sorveglianza di Banca
Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli i docenti universitari Francesco
Botturi, Christoph Wulf, il giornalista Aldo Cazzullo, Martina
Nibbeling-Wrießing ministro plenipotenziario di Germania in Italia,
l’architetto Hans Kollhof, il direttore del DMY-International Design
Festival di Berlino Jörg Sϋrmann. Ma anche Dieter Haselbach, sociologo e
co-autore di Der Kulturinfarkt, L’infarto della cultura, la cui
versione italiana edita da Marsilio sarà presentata in anteprima proprio
nella tre giorni del Salone.
Sabato 24 novembre il Salone sarà la sede degli Stati Generali della Cultura delle Venezie,
un’intera giornata in cui istituzioni, personalità e cittadini potranno
confrontarsi e fare proposte sul futuro della cultura nel territorio e
del progetto di candidatura di Venezia e del Nordest a Capitale Europea
della Cultura 2019.
Nella giornata di apertura del Salone, venerdì 23 novembre, inoltre, sarà assegnato il Premio Venezia alla Comunicazione Culturale.
Il riconoscimento, giunto alla quattordicesima edizione, vuole
segnalare le migliori e più significative azioni di comunicazione
finalizzate alla valorizzazione e divulgazione dei beni e delle attività
culturali. Nel 2012 saranno premiati Giovanni Bazoli, in qualità di
presidente Fondazione Cini, Nicole Bru presidente Palazzetto Bru Zane
Centre de Musique Romantique Française, Renata Codello Soprintendente
per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, Claudio
Magris scrittore e germanista.
Spazi espositivi, workshop e convegni animeranno la
tre giorni che si terrà in un luogo simbolo della nuova Venezia, l’area
dei magazzini Ligabue, costruiti negli anni ’20 durante la
realizzazione dell’area portuale di Santa Marta, per le attività di
catering delle compagnie di navigazione di Anacleto Ligabue.
Nella zona dove sorgono i magazzini, restaurati a cura dell’isP,
l’ultimo lembo di Nordest tocca e collega la laguna all’entroterra,
hanno sede le due università veneziane (Ca’ Foscari e Iuav),
l’architettura moderna incrocia i palazzi veneziani del canale della
Giudecca e il porto connette traffici di merci e persone. Un luogo
simbolo di una Venezia di frontiera, della connessione che il Salone
vuole esprimere tra antico e moderno, con uno sguardo al futuro verso
cui Venezia e il Nordest intendono proiettarsi.
LE 4 “ANIME” DI VENEZIA 2019 -SALONE EUROPEO DELLA CULTURA
Salone dei Beni e delle Attività Culturali
Il Salone dei Beni e delle Attività Culturali e del Restauro – alla
16ˆ edizione – racconterà tutte le nuove esperienze di valorizzazione
della cultura e, in particolare, delle nuove forme di messa in rete dei
beni culturali. Il Padiglione ospiterà enti, istituzioni e operatori con
l’obiettivo di valorizzare quegli spazi espositivi italiani, europei e
mondiali, che evidenziano sinergie tra territori, istituzioni e ambiti
della vita culturale. In continuità con le edizioni passate l’area
espositiva affiancherà quella convegnistica e forti saranno i legami con
il mondo universitario e della ricerca. Il palcoscenico ideale dove
illustrare progetti, iniziative ed eventi rivolti ad un pubblico
specializzato e agli operatori del settore.
Open Design Italia
È il concorso-mostra-mercato che promuove la pratica degli
autoproduttori, figure ibride a cavallo fra designer e artigiani di
nuova generazione.
La manifestazione, ideata e curata da Elena Santi e Laura Succini, main partner Fiera di Vicenza, giunta alla sua terza edizione, sarà la vetrina ideale per oltre 70 designer provenienti da Italia, Germania, Brasile, Argentina e Hong Kong, selezionati tra oltre 200, che esporranno le loro creazioni, entrando in contatto diretto con l’utente finale. Ridurre la filiera ha in questo caso un duplice vantaggio: per i visitatori e gli appassionati, la possibilità di acquistare oggetti unici di alto design a prezzi da km zero; per le aziende l’opportunità di “sbirciare” le nuove tendenze e magari individuare un prototipo per la produzione su larga scala. I progetti saranno valutati da una giuria internazionale. Tra le sezioni speciali fuori concorso, quella promossa dalla Regione Emilia Romagna che vede protagonisti 10 designer provenienti dalle zone colpite dal sisma.
La manifestazione, ideata e curata da Elena Santi e Laura Succini, main partner Fiera di Vicenza, giunta alla sua terza edizione, sarà la vetrina ideale per oltre 70 designer provenienti da Italia, Germania, Brasile, Argentina e Hong Kong, selezionati tra oltre 200, che esporranno le loro creazioni, entrando in contatto diretto con l’utente finale. Ridurre la filiera ha in questo caso un duplice vantaggio: per i visitatori e gli appassionati, la possibilità di acquistare oggetti unici di alto design a prezzi da km zero; per le aziende l’opportunità di “sbirciare” le nuove tendenze e magari individuare un prototipo per la produzione su larga scala. I progetti saranno valutati da una giuria internazionale. Tra le sezioni speciali fuori concorso, quella promossa dalla Regione Emilia Romagna che vede protagonisti 10 designer provenienti dalle zone colpite dal sisma.
Nuove tecnologie digitali per la cultura
La sezione Nuove tecnologie digitali per la cultura, a cura di
Fondazione di Venezia – M9, metterà in evidenza, in una serie di
dibattiti, tutte le nuove forme con le quali la cultura si trasmette e
con le quali alla cultura si può accedere e si può farne esperienza.
Il pubblico, soprattutto quello dei più giovani, potrà visualizzare e
sperimentare quanto le nuove tecnologie aprano orizzonti nuovi e creino
opportunità per un nuovo approccio alla cultura.
Tecnologia e cultura, insomma, è un binomio che deve avere come
obiettivo la formazione permanente del cittadino e può trovare
applicazione nei sette settori al centro della sezione: turismo,
editoria, exhibition e interaction design, formazione, social media,
smart cities, high tech.
Restauri Aperti
Novità assoluta di questa edizione è un itinerario curioso e inedito
alla scoperta delle tecniche innovative che permettono all’arte e alla
cultura di continuare a vivere.
Restauri Aperti, ideato e curato da Anna Scavezzon, presidente
nazionale di Confartigianato Restauro, si articolerà in una sezione “in”
all’interno dei Magazzini Ligabue dove verranno ospitati convegni e
seminari specialistici, e una sezione “off” dove, per la prima volta, il
pubblico degli addetti ai lavori (architetti, restauratori,
imprenditori etc) e i giornalisti avranno la possibilità di partecipare a
visite guidate in alcuni tra i cantieri di restauro più all’avanguardia
attualmente attivi in laguna. Tra questi, Palazzo Papadopoli, Chiesa
dei Gesuiti, Gritti Palace.
Per scoprire che Venezia non è “una bella addormentata” come in molti
tendono a credere, ma una fucina di innovazione, anche in settori
considerati di solito più tradizionali come la conservazione dei beni
culturali e il restauro.
A VENEZIA 2019 IMPRESA E CULTURA SI INCONTRANO
Venezia 2019 – Salone Europeo della Cultura vede anche strette sinergie con il mondo economico e imprenditoriale.
Alla Lago Spa, azienda di mobili di Villa del Conte (Pd) , è affidata
la personalizzazione di un’area del padiglione “Le Venezie”. I designer e
creativi di Lago interpreteranno a loro modo i percorsi culturali del
Nordest. Un’iniziativa che vuole inaugurare una fase di coinvolgimento
attivo delle imprese nel percorso di candidatura di Venezia e del
Nordest a Capitale Europea della Cultura 2019 che si esprimerà ogni anno
al Salone.
Strategica si è rivelata la partnerhip che Expo Venice, tra i
promotori dell’evento, ha attivato con Fiera di Vicenza, in un’ottica di
partecipazione e “rete” tra i sistemi fieristici della regione.
La stessa sezione Restauri Aperti tende ad intrecciare il mondo delle
imprese con il recupero architettonico, attraverso il coinvolgimento di
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e
Laguna, Camera di Commercio di Venezia, Carron Spa, Dottor Group,
Fondazione Prada, R&S Engineering, Starwoodhotels.
Il Salone, inoltre, conta due sponsor di eccezione, aziende che hanno
una forte mission nel territorio e che hanno condiviso i contenuti e le
finalità del progetto: Save Spa, il gruppo che gestisce il Sistema
Aeroportuale Venezia-Treviso (9,6 milioni di passeggeri nel 2011) e
Grafica Veneta, azienda di Trebaseleghe (Pd) diventata in 10 anni un
colosso dell’editoria con una crescita del 30% annuo e 200 milioni di
copie stampate.
Il programma completo della manifestazione è consultabile sul sito
www.venezia2019.eu. Aggiornamenti quotidiani sulla pagina Facebook
Venezia2019 e attraverso Twitter (@Venezia2019).
Tutti gli eventi sono a ingresso libero, fino a
esaurimento posti. È consigliata la prenotazione sul sito. Per le visite
ai cantieri di Restauri Aperti la prenotazione on line è obbligatoria.
Dal 23 al 25 novembre 2012, nell’area magazzini Ligabue, torna il Salone Europeo della Cultura.
Oltre 50 eventi e 150 relatori in un format completamente nuovo per la vetrina internazionale di beni culturali, design autoprodotto, nuove tecnologie digitali e restauro con visite guidate ai cantieri della laguna. Al Salone anche gli Stati Generali della Cultura delle Venezie
Oltre 50 eventi e 150 relatori in un format completamente nuovo per la vetrina internazionale di beni culturali, design autoprodotto, nuove tecnologie digitali e restauro con visite guidate ai cantieri della laguna. Al Salone anche gli Stati Generali della Cultura delle Venezie
Venezia, 29 ottobre 2012
– La cultura può e deve diventare un fattore strategico di crescita e
sviluppo del Nordest e dell’Italia. Perché frutta al Paese il 5,4% del
Pil e dà lavoro a 1,4 milioni di persone, pari al 5,6% del totale degli
occupati (dati Fondazione Symbola).
È questa la riflessione che sta al centro di Venezia 2019 – Salone Europeo della Cultura che si terrà dal 23 al 25 novembre 2012 a Venezia, nell’area magazzini Ligabue (nei pressi del terminal San Basilio). Oltre 50 eventi e 150 relatori per la manifestazione che si presenta con un format completamente rinnovato e una nuova location.
Il Salone
Europeo della Cultura si articolerà quest’anno in 4 sezioni che
esprimono, con diversi linguaggi che si intrecciano, le nuove tendenze
della cultura contemporanea. Si tratta di due iniziative già esistenti,
il Salone dei Beni e delle Attività Culturali e del Restauro, Open Design Italia, e due novità assolute, Nuove tecnologie digitali per la cultura e Restauri Aperti. Il tutto nell’ottica di promuovere la “rete” e individuare un possibile orizzonte di sviluppo per Venezia e il Nordest.
Fil rouge tra le 4 diverse sezioni del Salone Europeo della Cultura di Venezia sarà Venezia#Berlin.
Dopo
Parigi nel 2011, il confronto ravvicinato sarà con la capitale tedesca,
protagonista nell’ultimo trentennio di una rinascita culturale che vede
nei giovani artisti e designer i suoi attori principali. In un anno in
cui la Germania è stata ago della bilancia in Europa, il Salone vedrà
confrontarsi sull’identità e sul futuro dell’Europa i grandi
protagonisti del dibattito culturale ed economico dei due Paesi, in un
momento strategico per la stessa Unione Europea.
Tra i temi
al centro della tre giorni, anche l’impatto degli eventi culturali
sull’economia, il binomio cultura-turismo, le sinergie pubblico-privato,
l’umanesimo e il rapporto tra religione e società.
Tra gli ospiti che arriveranno in laguna, Wolfgang Munchau vice direttore del Financial Times, Thomas Mayer senior advisor Deutsche Bank, il presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena Alessandro Profumo, il presidente del Consiglio di Sorveglianza di Banca Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli i docenti universitari Francesco Botturi, Christoph Wulf, il giornalista Aldo Cazzullo, Martina Nibbeling-Wrießing ministro plenipotenziario di Germania in Italia, l’architetto Hans Kollhof, il direttore del DMY-International Design Festival di Berlino Jörg Sϋrmann. Ma anche Dieter Haselbach, sociologo e co-autore di Der Kulturinfarkt,
L’infarto della cultura, la cui versione italiana edita da Marsilio
sarà presentata in anteprima proprio nella tre giorni del Salone.
Sabato 24 novembre il Salone sarà la sede degli Stati Generali della Cultura delle Venezie,
un’intera giornata in cui istituzioni, personalità e cittadini potranno
confrontarsi e fare proposte sul futuro della cultura nel territorio e
del progetto di candidatura di Venezia e del Nordest a Capitale Europea
della Cultura 2019.
Nella giornata di apertura del Salone, venerdì 23 novembre, inoltre, sarà assegnato il Premio Venezia alla Comunicazione Culturale. Il
riconoscimento, giunto alla quattordicesima edizione, vuole segnalare
le migliori e più significative azioni di comunicazione finalizzate alla
valorizzazione e divulgazione dei beni e delle attività culturali. Nel
2012 saranno premiati Giovanni Bazoli, in qualità di presidente
Fondazione Cini, Nicole Bru presidente Palazzetto Bru Zane Centre de Musique Romantique Française, Renata Codello Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, Claudio Magris scrittore e germanista.
Spazi espositivi, workshop e convegni
animeranno la tre giorni che si terrà in un luogo simbolo della nuova
Venezia, l’area dei magazzini Ligabue, costruiti negli anni ’20
durante la realizzazione dell’area portuale di Santa Marta, per le
attività di catering delle compagnie di navigazione di Anacleto Ligabue.
Nella zona
dove sorgono i magazzini, restaurati a cura dell’isP, l’ultimo lembo di
Nordest tocca e collega la laguna all’entroterra, hanno sede le due
università veneziane (Ca’ Foscari e Iuav), l’architettura moderna
incrocia i palazzi veneziani del canale della Giudecca e il porto
connette traffici di merci e persone. Un luogo simbolo di una Venezia di
frontiera, della connessione che il Salone vuole esprimere tra antico e
moderno, con uno sguardo al futuro verso cui Venezia e il Nordest
intendono proiettarsi.
LE 4 “ANIME” DI VENEZIA 2019 -SALONE EUROPEO DELLA CULTURA
Salone dei Beni e delle Attività Culturali
Il Salone
dei Beni e delle Attività Culturali e del Restauro – alla 16ˆ edizione –
racconterà tutte le nuove esperienze di valorizzazione della cultura e,
in particolare, delle nuove forme di messa in rete dei beni culturali.
Il Padiglione ospiterà enti, istituzioni e operatori con l’obiettivo di
valorizzare quegli spazi espositivi italiani, europei e mondiali, che
evidenziano sinergie tra territori, istituzioni e ambiti della vita
culturale. In continuità con le edizioni passate l’area espositiva
affiancherà quella convegnistica e forti saranno i legami con il mondo
universitario e della ricerca. Il palcoscenico ideale dove illustrare
progetti, iniziative ed eventi rivolti ad un pubblico specializzato e
agli operatori del settore.
Open Design Italia
È il
concorso-mostra-mercato che promuove la pratica degli autoproduttori,
figure ibride a cavallo fra designer e artigiani di nuova generazione.
La
manifestazione, ideata e curata da Elena Santi e Laura Succini, main
partner Fiera di Vicenza, giunta alla sua terza edizione, sarà la
vetrina ideale per oltre 70 designer provenienti da Italia, Germania,
Brasile, Argentina e Hong Kong, selezionati tra oltre 200, che
esporranno le loro creazioni, entrando in contatto diretto con l’utente
finale. Ridurre la filiera ha in questo caso un duplice vantaggio: per i
visitatori e gli appassionati, la possibilità di acquistare oggetti
unici di alto design a prezzi da km zero; per le aziende l’opportunità
di “sbirciare” le nuove tendenze e magari individuare un prototipo per
la produzione su larga scala. I progetti saranno valutati da una giuria
internazionale. Tra le sezioni speciali fuori concorso, quella promossa
dalla Regione Emilia Romagna che vede protagonisti 10 designer
provenienti dalle zone colpite dal sisma.
Nuove tecnologie digitali per la cultura
La sezione
Nuove tecnologie digitali per la cultura, a cura di Fondazione di
Venezia – M9, metterà in evidenza, in una serie di dibattiti, tutte le
nuove forme con le quali la cultura si trasmette e con le quali alla
cultura si può accedere e si può farne esperienza.
Il
pubblico, soprattutto quello dei più giovani, potrà visualizzare e
sperimentare quanto le nuove tecnologie aprano orizzonti nuovi e creino
opportunità per un nuovo approccio alla cultura.
Tecnologia
e cultura, insomma, è un binomio che deve avere come obiettivo la
formazione permanente del cittadino e può trovare applicazione nei sette
settori al centro della sezione: turismo, editoria, exhibition e
interaction design, formazione, social media, smart cities, high tech.
Restauri Aperti
Novità
assoluta di questa edizione è un itinerario curioso e inedito alla
scoperta delle tecniche innovative che permettono all’arte e alla
cultura di continuare a vivere.
Restauri
Aperti, ideato e curato da Anna Scavezzon, presidente nazionale di
Confartigianato Restauro, si articolerà in una sezione “in” all’interno dei Magazzini Ligabue dove verranno ospitati convegni e seminari specialistici, e una sezione “off”
dove, per la prima volta, il pubblico degli addetti ai lavori
(architetti, restauratori, imprenditori etc) e i giornalisti avranno la
possibilità di partecipare a visite guidate in alcuni tra i cantieri di
restauro più all’avanguardia attualmente attivi in laguna. Tra questi,
Palazzo Papadopoli, Chiesa dei Gesuiti, Gritti Palace.
Per
scoprire che Venezia non è “una bella addormentata” come in molti
tendono a credere, ma una fucina di innovazione, anche in settori
considerati di solito più tradizionali come la conservazione dei beni
culturali e il restauro.
A VENEZIA 2019 IMPRESA E CULTURA SI INCONTRANO
Venezia
2019 – Salone Europeo della Cultura vede anche strette sinergie con il
mondo economico e imprenditoriale. Alla Lago Spa, azienda di mobili di
Villa del Conte (Pd) , è affidata la personalizzazione di un’area del
padiglione “Le Venezie”. I designer e creativi di Lago interpreteranno a
loro modo i percorsi culturali del Nordest. Un’iniziativa che vuole
inaugurare una fase di coinvolgimento attivo delle imprese nel percorso
di candidatura di Venezia e del Nordest a Capitale Europea della Cultura
2019 che si esprimerà ogni anno al Salone.
Strategica
si è rivelata la partnerhip che Expo Venice, tra i promotori
dell’evento, ha attivato con Fiera di Vicenza, in un’ottica di
partecipazione e “rete” tra i sistemi fieristici della regione.
La stessa
sezione Restauri Aperti tende ad intrecciare il mondo delle imprese con
il recupero architettonico, attraverso il coinvolgimento di
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e
Laguna, Camera di Commercio di Venezia, Carron Spa, Dottor Group,
Fondazione Prada, R&S Engineering, Starwoodhotels.
Il Salone,
inoltre, conta due sponsor di eccezione, aziende che hanno una forte
mission nel territorio e che hanno condiviso i contenuti e le finalità
del progetto: Save Spa, il gruppo che gestisce il Sistema Aeroportuale
Venezia-Treviso (9,6 milioni di passeggeri nel 2011) e Grafica Veneta,
azienda di Trebaseleghe (Pd) diventata in 10 anni un colosso
dell’editoria con una crescita del 30% annuo e 200 milioni di copie
stampate.
Il programma completo della manifestazione è consultabile sul sito www.venezia2019.eu. Aggiornamenti quotidiani sulla pagina Facebook Venezia2019 e attraverso Twitter (@Venezia2019).
Tutti
gli eventi sono a ingresso libero, fino a esaurimento posti. È
consigliata la prenotazione sul sito. Per le visite ai cantieri di
Restauri Aperti la prenotazione on line è obbligatoria.
Venezia
2019 – Salone Europeo della Cultura di Venezia è promosso da
Nordesteuropa Editore, Expo Venice e Corriere della Sera, con la
partecipazione di Associazione Civita, Comitato di Candidatura
“Venezia/Nordest 2019”, Federculture, Fondazione HangarBicocca,
Fondazione Symbola, Fondazione di Venezia, Università Ca’ Foscari di
Venezia, Università IUAV di Venezia. Main Partner: Fiera di Vicenza.
Media partners: Corriere del Veneto, Corriere del Trentino, Corriere
dell’Alto Adige, Radio 24, Il Giornale dell’Arte, Ansa, ICMoving
Channel. Sponsor: Save Spa, Grafica Veneta Spa.
Per informazioni e accrediti:
Nordesteuropa – Ufficio Stampa
Roberta Benedetto
ufficiostampa@nordesteuropa.it
tel. 049 8757589 – 348 2117189
Roberta Benedetto
ufficiostampa@nordesteuropa.it
tel. 049 8757589 – 348 2117189
Expo Venice Spa
Area Stampa e Comunicazione
Mauro Poletto
mauro.poletto@expovenice.it
Tel. 041.5334850
Cell. 340.5813286
Area Stampa e Comunicazione
Mauro Poletto
mauro.poletto@expovenice.it
Tel. 041.5334850
Cell. 340.5813286
Fonte: www.tafter.it
Segnala:
Amalia Di Lanno