lunedì 12 novembre 2012

Claudia Grassl e Angelika Sher




Camera16 è lieta di presentare la doppia personale delle fotografe Claudia Grassl (Monaco,1975) e Angelika Sher (Vilnius, 1969).

In “Young Americans” la fotografa tedesca ritrae le vite apparentemente ordinarie di alcune adolescenti, lo sfondo è quello delle tranquille villette unifamiliari della provincia americana. Claudia Grassl gioca con il mondo delle teen-ager, calandole in una realtà alternativa dove nulla corrisponde al vero. Gli stereotipi comunemente associati alla giovinezza si ribaltano in pose
vezzose, enigmatiche, seducenti ma allo stesso tempo irreali e drammatiche, fissando così le asperità del passaggio dalla fanciullezza all'età adulta.

I ritratti portano lo spettatore in un’inquietante e distaccata illusione, la stessa visione con cui Angelika Sher indaga in “Twilight Sleep” i propri ricordi adolescenziali, dopo averne affrontato l'oggettività in “Thirteen” attraverso leziosi ritratti di famiglia ottenuti da un'attenta pianificazione non spontanea dei set.

La fotografia di Angelica, ricca di contenuti simbolici nei quali gli oggetti sembrano passare al significante tipico dei sogni e dello stato di sonno indotto, è fedele a uno stile realistico/pittorico, caratteristica ricorrente nei lavori dell’artista bielorussa, che attinge dalla tradizione chiaroscurale fiamminga.


On show from 16 November to 22 December 2012


Camera 16 is glad to present the double solo-exhibition of Claudia Grassi (Munich, 1975) and Angelika Sher (Vilnius, 1969), both photographers.

In “Young Americans” the German photographer portrays the apparently ordinary lives of some female young adults, in the background the peaceful detached houses of American small towns.

Claudia Grassi plays with the world of the female teen-agers and sets them into a different reality where nothing corresponds to truth. The stereotypes commonly associated with youth are overturned into graceful poses, enigmatic and seducing but at the same time irreal and dramatic, in this way catching the trouble of youth turning to adulthood.

The portraits lead the observer to a disquieting and detached illusion, the same attitude with which Angelika Sher investigates in “Twilight Sleep” her own teen-age memories after she had faced their objective reality in “Thirteen” through simpering family portraits shot after a careful and non spontaneous planning of the set.

Rich in symbolical meaning where objects seem to shift to their dream and hypnotic significance, Angelica’s photography is faithful to the realistic style of flamish painting with its light and shade, a recurring feature of the Bielorussian artist.
Segnala:
Amalia Di Lanno