Museo civico di
Sansepolcro presenta
Racconti di Arte Contemporanea
Ciclo di incontri con gli artisti
a cura di
Daniele Piccini
e Ilaria Margutti
27 Aprile 2012 ore 17,30
L’Istituzione
Museo Biblioteca Archivi Storici di Sansepolcro presenta il secondo ciclo di
incontri con artisti provenienti da tutta Italia, i quali metteranno a
disposizione la loro preparazione per dialogare e confrontarsi con il pubblico
sui temi che riguardano la loro ricerca, in modo da avvicinare lo spettatore ai
linguaggi artistici contemporanei.
Dopo il
successo dell’anno scorso, l’Istituzione Museo Biblioteca ripropone gli
incontri all’interno del Museo Civico, luogo in cui presente e passato
dell’arte tornano a dialogare, con l’intento di mantenere vivo l’interesse
dimostrato anche da parte di molti giovani studenti delle nostre scuole
superiori.
I Racconti di Arte Contemporanea sono ideati da Daniele Piccini e Ilaria Margotti, con il fine di
promuovere l’incontro tra l’opera d’arte e il pubblico, puntando un faro sulla
contemporaneità.
Quest’anno
saranno nostri ospiti quattro artisti affermati e quotati, che ci
accompagneranno da gennaio ad aprile, illustrando il loro itinerario di
ricerca:
Gabriele Galimberti (Castiglion Fiorentino), Ketty
Tagliatti (Ferrara), Andrea
Salvatori (Faenza) e Jara Marzulli
(Bari).
L’ultimo incontro previsto è con l’artista Jara
Marzulli e si terrà il 27 Aprile 2012 alle ore 17,30 nella sala del Camino del
Museo Civico.
Jara Marzulli nata a Bari nel 1977. Affascinata da
sempre per le figure umane partecipa ad esposizioni e concorsi ricevendo premi
e riconoscimenti. Diplomata al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di
Bari. Insegna tecniche e discipline artistiche e collabora in uno studio di
design e comunicazione. Partecipa ad esposizioni d’Arte nazionali ed
internazio-nali ottenendo consensi dalla critica e dal pubblico in numerose
pubblicazioni. Selezionata al "Premio Morlotti",Imbersago (LC). Collettiva"L'immagine
presente", CATANIA ARTE FIERA. Selezionata per la XII Biennale dei Giovani
Artisti d'Europa e del Mediterraneo; Castel Sant’Elmo, Napoli.
Collettiva"Copykiller", Galleria AKBANK SANAT, Istanbul.
Collettiva"ALIENS", Spazio Novantanove, (VE). "Party con
Alice" e "Baby R-1", Museo Peppetto, Nuraghi(OR). Collettiva
“Nigredo”, Roma. “Sguardi multipli”. Selezionata per “CERES4ART”, MyOwnGallery,
(MI). Collettiva“Il mito del vero. Il ritratto, il volto”, Palazzo Durini,
(MI). Selezionata al Premio Combat, Bottini dell'olio, Livorno. Collettiva
"Locus Animae, sesto episodio. Biennale “Out Off”, foyer Kursaal, Jesolo
(VE). "Scorporo”, Pinacoteca comunale d’Arte - Contemporanea, Gaeta (LT).
Ospite d’onore Per “women in art” presso l’Auditorio Vallisa, Bari dove
presenta una performance-installazione.
Selezio-nata "Wannabee Prize International Art Contest 2011",
Milano. Selezione per il premio ORA. "Come bocca di pesce i pensieri"
personale galleria Le Muse (BA).
“Non potevo che scegliere di far trasparire le
sensazioni più carnali attraverso il corpo stesso e lo sguardo perché ho sempre
amato l’indagine dell’essere umano in tutte le sue complessità preferendo
quello universale e tattile dell’essere femmina.” ( Jara Marzulli)
“Parlare dell’Arte e della pittura di Jara Marzulli
è come parlare di una situazione sentimentale e al contempo sociale, unite in
un unico blocco pittorico e creativo.
Tutti definiscono la pittura di Jara “Realistica”, io la definirei "naturalistica", dove l’artista denuncia metaforica-mente uno stato sociale sotto corpi nudi, che nascondono mille vestiti. L’arte di Jara presenta una “naturalistica essenza di femminilità plastica”.
(Benedetta Spagnuolo).
Tutti definiscono la pittura di Jara “Realistica”, io la definirei "naturalistica", dove l’artista denuncia metaforica-mente uno stato sociale sotto corpi nudi, che nascondono mille vestiti. L’arte di Jara presenta una “naturalistica essenza di femminilità plastica”.
(Benedetta Spagnuolo).
“I personaggi di Jara, quasi sempre donne e
bambini, si trasformano in alchemiche figure narranti, di una vita vissuta
parallelamente al nostro secolo e al nostro universo, queste riemergono e
rivivono ermeticamente, attraverso drammi sociali apparentemente assenti. (…)La
sua pittura ne esce forte, sempre, per quella lucida e lacerante qualità
espressiva, per quella indefinibile purezza che si veste di pittura, per quel
costante gioco di spiazza-menti, di scambi di ruolo tra l’artista che dipinge e
il soggetto raffigurato”
(Francesca Londino).
Segnala:
Amalia Di Lanno
(Francesca Londino).
Segnala:
Amalia Di Lanno