mercoledì 31 agosto 2011

LAMPISTERIE

(lampi di pensiero fertile di Enzo Rossi-Ròiss)
http://www.lampisterie.ilcannocchiale.it
DEL PALAZZO DEI MIRACOLI NOMATO ZENOBIO

MULTI-SPACE ESPOSITIVO PER ARTISTI PINOCCHI

FIERIZZATO DA UN GATTO ACCOPPIATO A UNA VOLPE

Negli Spazi di Palazzo Zenobio saranno inaugurate contemporaneamente (l’8 settembre 2011) 13 esposizioni d’arte, annunciate ingannevolmente allestite con opere di autori diversi in una location de “la Biennale”. Trattasi di un evento espositivo “open day” (fieristico & autogratificante) enfatizzato da commentatori vanitosi e cicisbei in dimestichezza con lo chattericcio webizzato d’interlocutori omologhi virtuali, ludici ed effimeri. Quasi certamente sarà ignorato dai cronisti dei media cartacei veneti, perché connotato come saga espositiva autoreferenziale profilata in Facebook, più che documentata in un catalogo monografico ufficiale: inaugurato presenti (prevedibilmente… soltanto!) tutti gli autori delle opere esposte, con famigli esultanti al seguito e conoscenti in mono-soggiorno turistico occasionato… nel ruolo di corifei affollati indulgenti.

Artefici dell’impresa espositiva un gatto e una volpe che… se ne gloriano intenzionati a camparci, variamente facebookamiciziati nel web per propagandarsi e redditarsi come concepitori di Contemporary Art Project e mentori di un Palazzo dei Miracoli, nomato Zenobio per l’Arte, nel quale insediare e fierizzare esposizioni d’arte contemporanea d’autori pinocchi creduloni : tutti sponsor di se stessi (i cosiddetti uni e gli altri!), bisognosi di visibilità espositiva conclamata e comunicazione massmediatica qualificante. Col patrocinio gratuito di: Comune di Venezia, Provincia di Venezia, Regione Veneto, Accademia di Belle Arti di Venezia. Senza alcuna garanzia di Personalità testimonial presenti nel momento del vernissage.

Il gatto è interpretato dal “maestro” (!?) Marco Agostinelli, Accademico di Merito (!?) perugino, premiato nel 2009 col Bajocco Ponte Mollo (!?) a Roma, privo di laurea CEPU, neo direttore artistico più di quanto risulti videoartista stagionato “bien-ba-banalizzato”, etereogeneamente collettivizzato con poche opere (quante?) da Vittorio Sgarbi nella Sezione Umbria del Padiglione Italia insediato a Spoleto. La volpe è interpretata da Roberta Semeraro, critico d’arte in età antaizzata, narratrice breve in carriera, edita meno di quanto risulti pubblicata come esegeta-curatrice free-lance. Entrambi si auto-curriculano portatori di notorietà consacrata diversamente profilati in Facebook, sia singolarmente, sia in coppia, sia in Associazioni costituite e gestite ad hoc.

Pro gli artisti: Mauro Staccioli, Beverly Pepper, Hidetoshi Nagasawa, Gianni Politi, Marco Agostinelli, Svetlana Ostapovici, Oscar Turco, John Pepper, Marino Ficola, Tommaso Tastini, Carlo Fatigoni, Lello Lopez, Antonello Matarazzo, Bruto Pomodoro, MonsieurMadame Di Chiappari, Oscar Alessi, Solidea Ruggiero, MariaGrazia Galatà, Pinina Podestà, Roland Quelven. Con artisti russi di San Pietroburgo e finlandesi di Kaarisilta. Persistente la Biennale di Armenia e Islanda nei rispettivi Padiglioni.

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Enzo Rossi Roiss