giovedì 13 dicembre 2012

Mostra del Premio 6 Artista al MACRO

Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma ospita dal 13 dicembre 2012 al 10 febbraio 2013 nella Project room 2, la mostra di Francesco Fonassi e Margherita Moscardini, vincitori della terza edizione di 6ARTISTA, a cura di Michele D’Aurizio, curator in residence presso la Fondazione Pastificio Cerere per il 2012.
6ARTISTA – il programma di formazione concepito dall’Associazione Civita e dalla Fondazione Pastificio Cerere, con il sostegno di Allianz, per supportare la crescita professionale di talenti under 30 che vivono in Italia – rappresenta un’opportunità sempre più importante per i vincitori, ai quali viene offerto un percorso formativo di alto livello culturale: entrambi hanno infatti trascorso nell’arco di tutto il 2012 due periodi di residenza, sia a Roma presso la Fondazione Pastificio Cerere, sia a Parigi presso la Cité Internationale des Arts, grazie alla collaborazione degli Incontri Internazionali d’Arte.
Con questa mostra si riconferma l’attenzione del Museo verso le nuove generazioni di artisti e il sodalizio fra MACRO, Civita e Fondazione Pastificio Cerere.
Fonassi presenta Kollaps, Aufstieg, una videoinstallazione concepita come una riflessione sulla voce umana e sui suoi effetti nello spazio/tempo.  
L’artista combina nel video due scenari: il sito archeologico della Piramide del Sole, a Visoko (Bosnia-Hercegovina), e un laboratorio di ricerca sul rumore. Rinvenuta nel 2005 all’interno di una montagna, la Piramide del Sole è attualmente oggetto di studi archeo-acustici da parte di un gruppo di ricercatori italiani e croati, che nel corso di esperimenti sul propagarsi della voce umana nei cunicoli sotterranei spesso ricorre a performer, ai quali viene chiesto di eseguire canti antichi all’interno della Piramide.  In Kollaps, Aufstieg, Fonassi invita una cantante professionista a prestare la propria voce come protagonista dell’opera. La voce femminile disegna gli spazi dentro i quali la cantante si muove – i cunicoli, il paesaggio intorno alla Piramide, la camera riverberante – utilizzando come partitura i limiti del campo audiovisivo imposti dallo stesso artista, entro i quali la cantante improvvisa liberamente. L’esperienza sonora del corpo-voce è riproposta fedelmente nell’installazione, nel tentativo di ricreare un’atmosfera antica, dove la voce torna a essere il primo strumento musicale dato all’uomo, nonché un canale prediletto attraverso il quale esprimere il rapporto tra l’umano e il divino.
L’opera riafferma così l’interesse dell’artista nel suono tanto come fenomeno fisico che culturale e, dunque, nella dialettica tra suono e dinamiche psicologiche del singolo e della collettività. Fonassi evidenzia quindi il potenziale comunicativo, “segnico” per azzardo, del suono e invita a riconsiderarne la ricezione come una più complessa dinamica di ascolto.
Moscardini, invece, presenta 1XUnknown, un progetto ongoing composto da una serie di volumi, concepiti come altrettanti “kit”, che raccoglie video di monoliti ripresi a camera fissa.
Nata dalla ricerca di forme solide abitabili che esprimano, attraverso il proprio carattere di permanenza, una forma di appartenenza al contesto, la serie in mostra costituisce il nucleo iniziale del progetto e presenta immagini raccolte lungo l’Atlantic Wall, la linea difensiva edificata tra il 1940 e il 1944 lungo l’intera costa atlantica europea, dalla Francia alla Norvegia, con lo scopo di difendere la “Fortezza Europa”. Non ancora censiti in modo scientifico, i bunker dell’Atlantic Wall sono sculture a tutti gli effetti, realizzati senza fondamenta attraverso un’unica colata all’interno di grandi casseforme. Estranee a ogni ricerca estetica, in quanto frutto di una produzione standardizzata che sintetizza all’estremo le proprie ragioni funzionali, queste fortificazioni sono oggi forme ambigue, non identificabili per funzione, o epoca di edificazione, manifestandosi piuttosto come figure archetipiche. Il progetto è il risultato iniziale di una ricerca ancora aperta, manifestazione di un interesse verso forme e moduli architettonici che nonostante il loro carattere di estraneità al contesto – carattere invece proprio della scultura – hanno raggiunto un grado di appartenenza al paesaggio, ottemperando quindi all’esigenza di mimesi espressa nel loro disegno progettuale. L’artista riflette quindi sulle possibilità che un processo di trasformazione di ordine naturale, come quello erosivo, possa essere imitato da chi ha facoltà progettuali.
Dice Michele D’Aurizio: “La mostra, nonostante raggruppi le opere di Fonassi e Moscardini nella stessa sala, non è da intendersi come una doppia personale. Laddove ricorrono delle assonanze nelle ricerche dei due artisti, queste non sono state né stimolate né concertate nella fase di ideazione della mostra, e sono piuttosto riconducibili a una tendenza, propria dell’arte italiana se si vuole, di mettere costantemente in discussione i linguaggi dell’arte per indagare un senso del fare artistico nella contemporaneità. L’utilizzo di un determinato mezzo espressivo è così sempre accompagnato da una consapevolezza puntuale e proattiva del mezzo stesso, che permette all’artista di accennare al potenziale mistico e spirituale dell’opera, come nel caso di Fonassi, o azzardare un discorso regressivo sul formalismo, come nel caso di Moscardini”.  La mostra è accompagnata da due pubblicazioni, una per ciascun artista, con testi critici sulle ricerche di Francesco Fonassi e Margherita Moscardini e materiale di compendio alle opere esposte.  La mostra 6ARTISTA: Francesco Fonassi / Margherita Moscardini è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, dall’Associazione Civita, dalla Fondazione Pastificio Cerere, grazie al contributo di Allianz.
6ARTISTA Francesco Fonassi / Margherita Moscardini
A cura di: Michele D’Aurizio
Orario: da martedì a domenica, ore 11.00-19.00 / sabato: ore 11.00-22.00 (la biglietteria chiude un’ora prima); da martedì a domenica dalle ore 11.00 alle ore 21.00 apertura dei cancelli (via Nizza 138 e via Reggio Emilia 54) per accedere agli spazi liberi: foyer, Hall, ristorante, caffetteria, terrazza e spazio Area.
Tariffa intera: non residenti 12,00 €, residenti 11,00 €. Tariffa ridotta: non residenti 10,00 €, residenti 9,00 €.
Consulta il sito
Informazioni:
MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma,
Via Nizza 138, Roma
Tel: 06 692050282
6artista@civita.it



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Amalia Di Lanno