Ciudad Juarez 2011© Jérôme Sessini /Magnum Photos/Contrasto
Mercoledì 7 novembre alle 18.30 inaugura, presso Fondazione Forma per la Fotografia, la mostra The Wrong side di Jérôme Sessini.
Il lavoro realizzato da Jérôme Sessini si concentra
sulla zona di confine tra Messico e Stati Uniti, - tra Culiacan,
Tijuana e specialmente Ciudad Juárez: le città più pericolose del paese,
forse del mondo.
Si tratta di una terra di nessuno in mano agli
uomini del cartello della droga dove si svolge una guerra logorante e
lunghissima: quella per il controllo dello spaccio degli stupefacenti,
costata la vita a 26.000 persone tra trafficanti, poliziotti e civili.
Per completare il suo lavoro, Sessini è tornato per ben otto volte in
Messico, una terra certo difficile da raccontare. Ha fotografato prima
le strade, le risse, gli omicidi, le scene del crimine.
Poi è
riuscito ad entrare nelle case di chi cerca di sopravvivere a una terra
cattiva, di chi ormai è totalmente succube delle regole della droga.
Il risultato è una serie straordinaria di immagini, forti nella loro
essenza, robuste nell’impianto visivo e dense nei contenuti: un grande
esempio di fotogiornalismo.
La
mostra di Forma presenta questo lavoro; un documento importante che
testimonia lo stato del Messico, piombato in un vero conflitto civile
dopo che il presidente Felipe Calderón ha dichiarato guerra ai
narco-trafficanti nel dicembre 2006.
The Wrong side ha vinto l’ultima edizione del Premio F per il fotogiornalismo con queste motivazioni:
“L’instancabile
esplorazione che Jérôme Sessini fa della violenza legata alla droga ai
confini tra il Messico e gli Stati Uniti è notevole per il suo intenso
impegno in una realtà pericolosa e allarmante; per la sua attenzione ai
particolari concreti e per la sua ambizione a comunicare lo scopo e la
complessità del conflitto”.
La mostra è accompagnata da un libro edito da Contrasto