venerdì 14 dicembre 2012

CONFINI_Festival delle Arti visive del Mediterraneo






Un passo in direzione della creazione in Calabria di un polo permanente di ricerca e scambi fondato sulla consapevolezza che le estetiche, e quindi l’arte contemporanea, più di ogni altro sapere umano, ha la capacità di anticipare bisogni, desideri e visioni dei popoli.
Si può riassumere così, in estrema sintesi, il progetto “Confini”, il programma internazionale delle arti visive del Mediterraneo presentato questa mattina al Cineteatro Siracusa e al via da domani fino al 21 dicembre, poi per tutto il 2013, a Reggio Calabria.
Il Cineteatro Siracusa e tante altre location cittadine ospiteranno mostre, video-arte, performance artistiche, workshop per studenti e seminari internazionali tenuti da grandi artisti italiani e stranieri chiamati ad indagare il “confine”, inteso come frontiera delle comunità e dei popoli, tramite tra i luoghi o spazio di isolamento, possibile osmosi tra naturale e artificiale/culturale, terra di mezzo tra normalità e follia. In una parola, paradigma del Mediterraneo, non termine ma soglia di spazi vitali, reali e immaginari.
Ad inaugurare il primo appuntamento (domani alle 11.00 nel foyer dell’Aula Magna della facoltà di Architettura dell’Università Mediterranea) saranno Agostino Ferrari, uno dei più importanti pittori astratti italiani, e Nja Mahdaoui, artista visivo tunisino descritto come un “coreografo di lettere” e giudicato il più grande calligrafo dell’arabo. Insieme, realizzeranno un’opera d’arte a quattro mani sotto lo sguardo dei presenti. Performance che bisseranno per il grande pubblico sabato sul Corso Garibaldi, nell’area antistante il Cineteatro Siracusa,.
“Il progetto ‘Confini’ è il cuore della programmazione autunnale del Cineteatro Siracusa – ha dichiarato in apertura Massimo Barilla a nome della Fondazione Horcynus Orca – il risultato di oltre dieci anni di ricerche portate avanti sui molteplici significati del termine confine. Ricerche che sono state raccolte e messi a sistema in un progetto dalla forte ricaduta educativa e che è l’unico, fra i sette finanziati nell’ambito del Por Calabria linea di Intervento 5.2.2.4 – Azione per lo sviluppo dell’Arte Contemporanea, a fare capo a un soggetto privato e non pubblico”.
Promotrice del festival è la Fondazione Horcynus Orca, in ATS con Reves Aisb (la più importante rete europea dell’economia sociale presente in 12 nazioni), Fondazione di Comunità di Messina, Associazione artistica Mana Chuma, Circolo del cinema Charlie Chaplin e Associazione culturale “Le rane”, con il supporto logistico di Comune di Reggio Calabria e Università degli Studi Mediterranea.
“Lo sviluppo umano ed economico dei territori è legato allo sviluppo del capitale sociale e alla progressiva espansione della libertà. Tra queste, una delle più importanti è l’accesso alla conoscenza – ha aggiunto il presidente della Fondazione Horcynus Orca Gaetano Giunta – il festival va in questa direzione. Nasce per generare capitale sociale ed esplora un ambito che è la più grande sfida contemporanea: il concetto di confine- soglia tra arte visiva e cinematografia, arti visive e arti performative, cultura fine a se stessa e nuove pratiche dell’economia”.
Proprio sulle ricadute in termini sociali, educative ed economiche legate alla sfida di investire in cultura si sono focalizzati gli interventi del Prof. Massimiliano Ferrara, Dirigente Generale del Dipartimento Cultura della Regione Calabria – che ha sottolineato “la forte ricaduta educativa del progetto che procede nel solco del risveglio culturale che sta attraversando il Siracusa con la nuova gestione e la arricchisce di una nuova profondità legata allo sguardo mediterraneo del festival” – e dell’assessore regionale ai Beni Culturali Mario Caligiuri, intervenuto in videoconferenza.
“L’investimento della Regione Calabria sull’arte contemporanea è il più significativo in Italia in questa fase economica. Dimostra la scelta strategica di puntare sull’arte contemporanea – ha sottolineato Caligiuri – un motore di sviluppo, un elemento della modernità da valorizzare e far conoscere. Dobbiamo uscire dalla logica che relega il Sud e la Calabria a importatori di cultura e diventare esportatori di arte che guarda al futuro, che tiene alto il pensiero critico con iniziative come “Confini” che mettono in rete saperi, esperienze, visioni e le coniugano con il principio inderogabile della sostenibilità economica, dell’innovazione e del dovere etico”.
Aldo Zucco per l’ Associazione Culturale “Le Rane” e Claudio Scarpelli per il Circolo del Cinema “Charlie Chaplin”, tra i partner di “Confini”, hanno illustrato alcuni elementi determinanti del progetto, tra cui il coinvolgimento di 23 studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Catania e le commistioni tra arti visive e cinematografia, sempre secondo uno sguardo “di confine”, che rifiuta la massificazione e punta su prodotti culturali inediti.
Dopo l’anticipazione di domani, confini proseguirà sabato con la conferenza stampa internazionale in collegamento audio-video con il Dubai International Film Festival. A seguire, sempre al Siracusa, la rassegna di videoarte mediterranea a cura di Martina Corgnati e nel pomeriggio la performance di Ferrari e Mahdaoui.
Lunedì ospiti d’eccezione della manifestazione saranno, alle 21.00, l’artista libanese Marya Kazoun e l’italiana Agnese Purgatorio. A seguire proiezione del film “L’urlo” del regista yemenita Khadjia Al-Salami.
Martedì, mercoledì e giovedì saranno dedicati al Premio Internazionale “Maurizio Grande” rivolto all’eccellenza nel campo degli studi filmologici e storici italiani e francesi. Quest’anno saranno premiati, per la sezione francese, Raymon Bellour per il saggio Le corps du cinéma e, per la sezione italiana, Alessia Cervini per La ricerca del metodo. Antropologia e storia delle forme in S. M. Ejzenstejn. Poi proiezioni, dibattiti e tavole rotonde per il premio che ha ricevuto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica.
Venerdì alle 18.00 al Siracusa performance interattiva con il pubblico con dispositivo cibernetico 3D del video artista Giacomo Verde, l’inventore del “tele-racconto” – performance teatrale che coniuga narrazione, micro-teatro e macro ripresa in diretta – tecnica utilizzata anche per video-fondali-live in concerti, recital di poesia e spettacoli teatrali. E’ tra i primi italiani a realizzare opere di arte interattiva e net-art.




Segnalo:
Amalia Di Lanno