Mostra d’arte contemporanea: La donna elefante cerca la verità elefante
Artisti: Gianmaria Giannetti, Chiara Gatto
Artisti: Gianmaria Giannetti, Chiara Gatto
Sede espositiva: Beluga art project space, via Magenta 1, Rutigliano (BA)
Curatore: Antonella Marino
Inaugurazione: Sabato 8 dicembre 2012, ore 19,00
Durata: Fino al 21 gennaio. Apertura: 10-13;18 -20,30. Sabato e domenica 11 -13;18 – 20,00.
Info: e-mail artgallery.beluga@gmail.co m; cell 347. 5495188
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Valorizzazione di talenti pugliesi di ultima generazione e ricerca di
nuove promesse: su queste linee intende operare a Rutigliano il nuovo
Beluga art project space, che apre i battenti sabato 8 dicembre alle
19,00. Lo spazio espositivo di Elisabetta Longo e Gaetano Gagliardi,
restauratrice di opere d’arte lei e medico geriatra lui, si propone di
dare voce ai molteplici linguaggi e alle polifoniche narrazioni
dell’arte contemporanea. Per la mostra di esordio, a cura di Antonella
Marino, presenta un inedito binomio artistico: Gianmaria Giannetti,
trentottenne di origine ligure ma residente a Bari; e Chiara Gatto, poco
più che ventenne iscritta all’ Accademia di Belle Arti barese, con cui
viene inaugurata la sezione Previsioni.
Come scrive la curatrice.
“le arguzie pittoriche di Gianmaria Giannetti, lo spessore ironicamente
profondo di un lavoro che scandaglia temi universali ed esistenziali,
sono noti ad un pubblico anche internazionale. Una chiave di lettura per
questa installazione ce la fornisce il titolo: La donna elefante cerca
la verità elefante. L’improbabile affermazione sollecita a primo impatto
un sorriso. Ma è una levità che spalanca ben altri spessori, sfiora
cioè con disincanto non cinico questioni ontologiche, sdrammatizzandole
con l’espediente del paradosso e relativizzando qui il problema dei
problemi con il semplice accenno ad un punto di vista parziale (ed
animale) che allarga la sfera delle verità ed elide i fondamenti stessi
di ogni Verità assoluta.
Leggerezza e profondità sono in Giannetti
due lati di una stessa medaglia, che ritroviamo anche nei lavori di
Chiara Gatto. Una dimensione intima e delicata connota i suoi piccoli
riquadri dipinti ad olio su tela o su tavola. Con il vuoto e una
spazialità sghemba si rapportano i micro personaggi stilizzati,
proiezione di un sé in cerca di una difficile e precaria identità. Di
getto, ma con geometrico controllo, nascono le sue raccolte visioni,
superfici piccole ma capaci di comporsi come tessere di un puzzle
personale potenzialmente infinito. Il suo progetto artistico, pur con
tutte le incertezze degli inizi, racchiude dunque il bisogno di
esprimere se stessa, i propri desideri e turbamenti, e di comunicarli
agli altri con un pudore carico di intensità”.
Nel corso della serata dj set di Alex Di Ciò - d.j. & music
designer del marchio Jus' Groove
Segnala:
Amalia Di Lanno