giovedì 18 ottobre 2012

SAID ATABEKOF_VideoInsight







Il Centro Videoinsight, in collaborazione con Laura Bulian Gallery di Milano, è lieto di presentare, il 22 ottobre 2012 dalle ore 21.00, presso la sede di via Bonsignore 7 a Torino, la Serata Videoinsight: un incontro tra arte e psicologia, attraverso la proiezione e l’analisi di tre video dell’artista kazako Said Atabekov, secondo il Metodo Videoinsight®.
Il Metodo Videoinsight® ha prodotto risultati apprezzabili e significativi nell’ambito della Psicologia Clinica e della Psicosomatica. E’ un modello t

eorico - clinico d’indagine psicodiagnostica e di trattamento psicoterapeutico attuato attraverso l’interazione con immagini scelte dell’arte contemporanea.
E’ “psicologico” in quanto permette lo studio dei processi consci e inconsci, cioè dei meccanismi della mente – quali l’intelligenza, la memoria, la percezione, i sentimenti, le aspettative, i bisogni e le pulsioni dell’inconscio - attraverso cui le persone costruiscono le proprie risposte comportamentali.
E’ “clinico” perché è finalizzato alla comprensione e alla soluzione dei problemi che minacciano il benessere psichico nel ciclo vitale, portati e riconosciuti nella domanda d’aiuto iniziale.
Si realizza in un luogo e in un tempo definiti, in appuntamenti programmati, scelti e ripetuti. Si basa sul rapporto interpersonale come strumento di conoscenza soggettiva. E’ fondato sulla relazione mentale, affettiva e terapeutica, basata sulla fiducia reciproca e sull’alleanza di lavoro.

Videoinsight® è il risultato dell’attivazione di transfert, cioè di proiezioni e di rispecchiamenti sul prodotto artistico, e dell’elaborazione inconscia che porta alla trasformazione evolutiva. E’ il processo d’innovazione psicologica che avviene attraverso ristrutturazioni cognitive e affettive.

“ L’arte è un’esperienza intellettuale ed emozionale privilegiata, altamente intima, proiettiva e interpretativa, dotata di un elevato potere trasformativo. Affronta i temi primari della vita.
Ogni opera d’arte è la proiezione materiale di contenuti psicologici ed emotivi. Interagire con un oggetto dell’arte significa ricevere, ma anche dare e trasformare. A seconda di quanto, di quando, di cosa e di come si guarda un’opera d’arte, ma anche di come si è strutturati e di come si funziona nella personalità, si individuano i significati, si scelgono le attribuzioni di senso e si costruiscono le possibili narrazioni interpretative.
Con l’opera d’arte si può dialogare a livello conscio e inconscio. Il prodotto artistico rimane sempre misterioso perché non spiega, non chiude, non risolve, bensì sollecita domande e dubbi. L’arte esprime potenzialità, esplora territori sconosciuti, rompe l’abitudine, aumenta la creatività, abbatte muri, barriere e separazioni, catalizza la trasformazione.” ( Rebecca Russo )

In quest’occasione, sarà il lavoro di Said Atabekov il focus dell’analisi secondo il Metodo Videoinsight. Attraverso il video, l’artista racconta il paradosso post-moderno che vede i simboli della globalizzazione inserirsi in luoghi isolati e saldamente ancorati alla tradizione locale: temi centrali nel suo lavoro sono la ricerca di un’identità nazionale attraverso miti, ritualità e frammenti del passato, e il contrapporsi di tradizione e innovazione.

Il video Walkman (2005) affronta i temi dell’identità come reazione all’omologazione e della devozione per le tradizioni ancestrali, sempre percorse dalla paura di perdere le proprie radici: un solitario e vagabondo cammina lentamente per le steppe sconfinate portandosi dietro un contrabbasso. E’ l’uomo kazako che, con passi lenti e talvolta incerti, si muove verso il progresso e la civiltà occidentale.
Nel video Battle for the Square ( 2007 ) Said Atabekov mostra la sua visione del mercato contemporaneo, fortemente caratterizzato dal culto per la competizione, la leadership ed il successo, attraverso alcune clips documentarie del Kokpar, un gioco nazionale in cui alcuni cavalieri competono violentemente tra loro per conquistarsi un animale.
Nel video Sniper (2005) infine, nel mezzo delle steppe Kazake, un bambino viene ninnato dalla mamma in una culla realizzata a mano con un Kalashnikov sulla cima.
Durante la Serata Videoinsight, saranno inoltre fruibili alcune opere fotografiche e installative di Said Atabekov, parte di alcuni dei progetti più importanti del suo percorso artistico, presentati nel 2011 anche alla Biennale di Venezia e presso il New Museum di New York, e selezionate e installate per l’occasione da Laura Bulian Gallery.
Laura Bulian Gallery di Milano, fondata nel 2008, da sempre si occupa della ricerca di nuovi linguaggi estetici, provenienti da territori fino ad ora inesplorati nel panorama dell’arte contemporanea, promovendo ad esempio, a livello internazionale, tramite progetti speciali con istituzioni museali pubbliche e private, il lavoro di artisti provenienti dalla Russia e dall’Asia Centrale (Kazakhstan, Kirghizistan, Uzbekistan), con una forte connotazione sociale, antropologica e politica.
Said Atabekov è nato a Bes Terek, Uzbekistan, nel 1965. Vive a Shymkent, Kazakhstan.
Principali mostre selezionate dal 2005 :
2012: The Dream of Gengis Khan, a cura di Marco Scotini, Laura Bulian Gallery, Milano, Italia
2011 : 54° Biennale di Venezia, Padiglione Asia Centrale, Venezia, Italia
Ostalgia, a cura di Massimiliano Gioni, New Museum, New York, U.S.A.
4. Fotofestival The Eye is a Lonely hunter: images of humankind, Mannheim – Ludwigshafen- Heidelberg, Germania
Vincitore del Prince Claus Fund , Amsterdam, Olanda
2010 : Rites without myths, Laura Bulian Gallery, Milano
2009 : Lonely at the Top, a cura di Viktor Misiano , Muhka Museum , Anversa, Belgio
Figlio dell’Est, Laura Bulian Gallery, Milano – solo show
Photoquai 2009 , Biennale des Images du monde, Parigi , Francia
Changing Climate , Kunsthalle Vienna, Austria
Scènes Centrales , LILLE-3000 , Lille, Francia
2008 : Old/New Routes- A Selection of video Art from Central Asia, BizArt , Shanghai, Cina
2007 : 52° Biennale di Venezia, Padiglione Asia Centrale, Venezia, Italia
Time of Storytellers , a cura di Viktor Misiano , Kiasma Museum, Helsinki, Finlandia
Live Cinema , The return of the Image, Philadelphia Museum of Art, Philadelphia , USA
La Biennale de Montreal 2007, Montreal, Canada
Way to Rome , SCCA , Almaty, Kazakhstan
2006 : 10th Media Art Biennale Free waves, Los Angeles, USA
Contemporary Art from Central Asia, Ujasdovskii Castle, Warsaw, Polonia
2005: 51° Biennale di Venezia, Padiglione Asia Centrale, Venezia, Italia
9th Istanbul Biennial, Istanbul, Turchia
In the shadows of heroes, Bishkek, Kyrgyzstan
X Prague Quadrennial, Praga, Repubblica Ceca
 
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Amalia Di Lanno