lunedì 31 marzo 2025

Anna Boghiguian - The Four Faces of A Man

Anna Boghiguian, The Four Faces of A Man, 2025. Courtesy l’artista, Galleria Franco Noero e Fondazione Henraux. Foto Nicola Gnesi
Anna Boghiguian, The Four Faces of A Man, 2025. Courtesy the artist, Galleria Franco Noero and Fondazione Henraux. Photo Nicola Gnesi

In occasione della Milano Art Week 2025, la Fondazione Henraux, in collaborazione con GAM – Galleria d’Arte Moderna, presenta The Four Faces of A Man [I quattro volti di un uomo], mostra dell’artista canadese ed egiziana di origine armena Anna Boghiguian (1946, Il Cairo). Il progetto espositivo, a cura di Edoardo Bonaspetti, sviluppa nelle sale del museo un dialogo tra le opere della collezione permanente e le produzioni recenti dell’artista tra cui una serie di sculture inedite in marmo, materiale con cui si è confrontata per la prima volta dopo il conferimento del premio Henraux Sculpture Commission a miart 2024. 

Boghiguian utilizza numerosi linguaggi espressivi, dal disegno alla pittura, dalla scrittura all’installazione, per affrontare temi legati alla storia, alla politica, al colonialismo e alla condizione umana, con una pratica stratificata che intreccia narrazione e critica sociale. L’artista riflette sulle interazioni tra fenomeni passati e presenti, mostrando come le medesime dinamiche di speranze, ambizioni e conflitti si riattivino costantemente attraverso la storia. Le sue produzioni diventano così percorsi espressivi interconnessi, aperti a ogni possibile rielaborazione, secondo una visione dell’esistenza e del tempo come continua metamorfosi. Per Boghiguian, è un destino inevitabile: tutto si muove incessantemente, un ciclo senza tregua, dove ogni fine si dissolve in un nuovo inizio. In questo scenario, le opere tardo-settecentesche e ottocentesche della collezione neoclassica della GAM, testimonianze di un preciso ordine simbolico del mondo e intrise di riferimenti all’arte antica greco-romana, dialogano con le creazioni contemporanee dell’artista. La stratificazione di riferimenti, l’intreccio di narrazioni e di temporalità la spingono anche a reinterpretare i soggetti delle sue opere, nei materiali e nelle forme, come a rilevare l’instabilità dell’essere. Le quattro sculture in marmo, quattro possibili volti di un uomo, sono variazioni di altrettante teste in argilla e queste a loro volta riprendono alcune opere precedenti raffiguranti persone in cammino, in corsa e una sfinge. La creatura mitologica – che in antico egiziano significa “immagine vivente” – torna anche in una serie di tre sculture in bronzo che sembrano custodire o sorvegliare le sale del museo, forse a proteggerci da una realtà oggi irrequieta e minacciosa. Nel flusso incessante e ripetitivo del tempo, segnato da contraddizioni e meccanismi di potere, la coscienza, la sensibilità e la poesia dell’artista connettono culture e luoghi lontani. Alla base vi è una profonda libertà e una sincera empatia verso l’essere umano e una concezione della vita come un viaggio senza sosta, fatto di cambiamenti e ostacoli. L’arte, dichiara Boghiguian, ci viene incontro come una fonte vitale di energia, un processo di guarigione per l’anima e una forza per alleviare i danni e i dolori dell’esistenza. 

MILANO ART W EEK Dal 1903 la Galleria d’Arte Moderna conserva le collezioni d’arte moderna del Comune di Milano, un patrimonio artistico di circa 3.500 opere, ospitate dal 1921 nella splendida sede della Villa Reale, nel cuore della città. 

Progettata tra il 1790 e il 1796 da Leopoldo Pollack (allievo di Giuseppe Piermarini) per il Conte Ludovico Barbiano di Belgiojoso, la Villa Reale divenne in seguito residenza del Vicerè Eugenio di Beauharnais, figliastro di Napoleone, che ne fece completare il sontuoso apparato decorativo: è fra gli esempi più alti di architettura neoclassica milanese e comprende anche un magnifico parco romantico all’inglese. 

Antonio Canova, Andrea Appiani, Francesco Hayez, Tranquillo Cremona, Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Boldini, Medardo Rosso, Gaetano Previati sono solo alcuni tra i nomi dei grandi artisti presenti nella collezione, protagonisti indiscussi della storia dell’arte milanese e italiana. Capolavori del XIX e del XX secolo che hanno arricchito il patrimonio artistico della Galleria grazie anche al collezionismo privato e alle donazioni di alcune importanti famiglie, tra cui i Grassi e i Vismara, includendo fra gli altri i lavori di artisti come Vincent Van Gogh, Paul Cézanne, Pablo Picasso, Amedeo Modigliani. 

Negli anni ’50 all’architetto Ignazio Gardella venne affidato l’allestimento della Collezione Grassi: il progetto rispecchia appieno l’idea – oggi acquisita ma all’epoca all’avanguardia – di museo inteso come organismo vivo e in costante trasformazione. Recentemente restaurato, l’allestimento di Gardella si configura come uno dei rari esempi di soluzione museografica capace di far convivere il rigore razionalista con il rispetto per le preesistenze, grazie a una gamma di soluzioni all’epoca inedite e innovative capaci di coniugare le necessità espressive dell’architetto, le esigenze della collezione e lo spazio espositivo. 

Oggi la Galleria d’Arte Moderna presenta un’attività espositiva che si apre al dialogo con l’arte applicata, ai linguaggi della contemporaneità e agli approfondimenti tematici di artisti presenti in collezione permanente. 

INFORMAZIONI GENERALI

ANNA BOGHIGUIAN
The Four Faces of A Man
2 aprile – 1 giugno 2025 
Inaugurazione 1 aprile, h. 19:30

Sede Via Palestro 16 - 20121 Milano 
Orari Martedì - domenica, 10.00 - 17.30 
Lunedì chiuso 
Ultimo accesso un’ora prima della chiusura 

Contatti 
GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano T. 02 884 45943 
c.gam@comune.milano.it www.gam-milano.com 

Ufficio stampa Comune di Milano 
comunicazione.ufficiostampa@comune.milano.it 

Ufficio stampa mostra:
Fondazione Henraux | info@fondazionehenraux.it | 0584 761217 

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