giovedì 13 febbraio 2014

GIÒ DAL PIVA Il libro dei ricordi dal 15 al 27 febbraio 2014



La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella Sala di Via Cappello 17, presenta al pubblico le sculture dell’artista Giò Dal Piva. La personale “Il libro dei ricordi”, si compone di una selezione di sculture eseguite in terracotta, legno, marmo e bronzo.
La mostra si inaugurerà alla presenza dell’artista Sabato 15 febbraio alle ore 17.00 e resterà aperta al pubblico fino al prossimo 27 febbraio 2014.


“Giò Dal Piva ovvero apparentemente, l’uomo di Similaun. Età del rame, dicono; ma del metallo rosso non v’è traccia. C’è molto legno: noce, faggio, ciliegio, forse una venatura di quell’essenza che cresce solo nell’anima di chi posa più indietro del tempo, quando non c’era ancora il sospetto delle prime città, ancora più lontano. C’è la pietra viva. La pietra vera, quella della geologia, non quella dell’architettura. Pietra cavata da un’isola molto alta, luogo non visitato manco da Ulisse, giusto nel tempo che maturi l’eclisse di una Luna Rossa: ah ecco il colore del rame... è finito sulla luna. Non c’è un materiale che stia al posto giusto, quello di tutti i giorni qui.
Così sappiamo Dove nasce l’anima: da una fessura della pietra grezza che fa sgorgare il marmo lavorato. Un non-luogo, vero? Così sappiamo che l’albero dei Raggi di sole non è di legno, ma di terracotta, quella che serviva a modellare i vasi per l’uomo grezzo, mentre il legno stringe l’albero dal di fuori.”
Divagazione di Aldo prof. Tonini


 “Vedendo le sculture di questo artista e in particolare le sue terrecotte, vien da provare un moto di gioia: prima per la bellezza dei colori, la singolarità delle forme, e poi, ed insieme, perché consola il costatare che ci sono ancora degli artisti che lavorano così bene tecnicamente parlando. Giò Dal Piva non si ferma né alla bellezza né alla manualità, dando ai suoi lavori quella palpitante preziosità che viene detta arte.”
Enzo Fabiani

“Giò Dal Piva si esprime in modo personale utilizzando tutti i materiali a sua disposizione con perizia tecnica e senza incertezze. Le sue sculture sono particolarmente interessanti per il trascorrere dell’autore fra il figurativo e l’astratto; si esprime contaminando fra loro materiali diversi, giustapponendo legno, terracotta, bronzo e marmo per poter realizzare effetti formali e cromatici di particolare estrosità. L’artista non si fa condizionare dalla materia, la domina in vista di quanto vuole raccontare e di quello che vuole suggerire. La sua arte onirica, è stilisticamente tanto personale da non poter essere incasellata in nessuno degli stereotipi cari alla critica più esigente.”
Fiorello F. Ardizzon


Giò Dal Piva nasce a Milano nel 1960 da genitori bellunesi; inizia in giovane età ad apprendere dal padre artigiano, ebanista e decoratore dalle grandi capacità artistiche le prime nozioni sui materiali, in particolar modo sul legno e le sue lavorazioni. Comprendendo ben presto che la sua strada non può prescindere dall’espressione artistica, si diploma alla Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano e frequenta gli studi di vari Maestri dai quali apprende svariate tecniche. E’ socio fondatore dell’Associazione “Arte tra la Gente” di Milano, che ha lo scopo di avvicinare l’Arte alla vita quotidiana delle persone attraverso installazioni ed opere pubbliche. Completamente a suo agio nel maneggiare qualsiasi tipo di elemento naturale, nelle sue opere accosta spesso materiali diversi con risultati dal forte impatto cromatico ed emotivo, focalizzando sempre l’attenzione sul messaggio profondo che vuole trasmettere. L’opera di Giò Dal Piva tende al recupero del contatto con la Natura e alla ricerca senza sosta delle radici più profonde dell’essere umano.
Ha realizzato trofei, donazioni ed opere pubbliche, tra cui ricordiamo due grandi bassorilievi decorativi in ulivo e il cancelletto in noce/ulivo della Cappella della Sacra Famiglia per la Chiesa Gesù e Maria in Via del Corso a Roma, durante il 2001. Nel 2009 progetta e realizza un monumento in marmo bianco C./nero M. dal titolo “L’Alba” per il Parco Comunale di Villanova del Sillaro (Lo).
Animatore d’eventi legati alla natura, tiene in particolar modo ai progetti educativi, promuovendo corsi di manualità e interventi didattici in vari settori attraverso i quali vuole avvicinare le persone alla conoscenza degli elementi e al contatto con la materia, nella quale secondo lui risiede la vera essenza della vita.
Tornato a vivere nel bellunese, espone in mostre collettive, personali e rassegne internazionali senza tralasciare la partecipazione a simposi o eventi dove può lavorare a contatto con la gente.

Scultore, pittore e incisore, vive e lavora a Villa di Villa - Mel (BL).

pubblica:
Massimo Nardi