lunedì 3 febbraio 2014

E Consulta è! Ieri al Macro sono stati eletti i membri dell'organismo che vuole controllare l'amministrazione culturale a Roma. E portare anche idee


Il luogo-simbolo dove rinasce la Consulta permanente per l'Arte Contemporanea di Roma è il MACRO, quel museo che aveva visto nascere il movimento due anni fa, sull'emergenza dovuta alla mancanza di direzione dopo le dimissioni di Luca Massimo Barbero. Le votazioni sono iniziate alle 11 e finite alle 18. 7 ore di via vai nell'istituzione di via Nizza, per decidere i rappresentanti di questo primo movimento spontaneo che si propone di discutere l'operato del Comune di Roma in merito alla cultura. I futuri rappresentanti eletti? Con 146 voti Raffaele Gavarro (curatore), con 122 preferenze Silvia Ritardi (curatrice), con 112 voti una coppia d'artisti: Jannis Kounellis e Alfredo Pirri, con 100 voti Laura Calmieri (artista) e con 87 voti Davide Dormino (artista). Una nuova occasione, concreta, per ritornare ad occuparsi delle tante emergenze della Capitale: il MACRO innanzitutto, stavolta addirittura in una situazione peggiore di quella che si profilava due anni fa, con l'Assessorato non si pronuncia su nessun concorso rivolto ad un nuovo incarico direzionale -come promesso a settembre- e dove anche i contratti dei lavoratori del museo scadranno a fine mese. Ma la situazione a Roma è incerta anche per Palazzo delle Esposizioni e Scuderie del Quirinale, solo per stare nel campo più stretto dell'arte contemporanea e non solo. Oggi però, quello che va anche riconosciuto, è che il movimento si è fatto più adulto, uscito da una deriva emergenziale. Il consenso, più largo, è dato anche da una rappresentanza autorevole tra curatori e artisti. E dopo numerose assemblee e discussioni, ora prova sul serio a discutere del futuro della cultura capitolina con gli amministratori. Coraggio, ora inizia il lavoro duro!
Exibart