lunedì 17 febbraio 2014

Stefania Beretta | Iris Hutegger | Annegret Soltau: “Photographie en pointure”

Stefania Beretta | Iris Hutegger | Annegret Soltau “Photographie en pointure”
mostra a cura di Viana Conti con Nicola Davide Angerame
!8 Marzo > 11 Maggio
orari: Martedì-Venerdì 15 :00 – 19:00 sabato su appuntamento

Inaugurazione: 7 Marzo 2014 ore 18
h. 19:00 introduzione alla mostra dei curatori Viana Conti e Nicola Davide Angerame.
Saranno presenti le artiste.

Nel segno del femminile si inaugura, il 7 marzo dalle ore 18 alle 22, alla Galleria Whitelabs di Milano la mostra di Fotografia Cucita delle tre artiste mitteleuropee Stefania Beretta, Iris Hutegger, Annegret Soltau, a cura di Viana Conti con Nicola Davide Angerame. La sua particolarità risiede nell’aver accostato artiste di nazionalità diverse, rispettivamente svizzera, austriaca, tedesca, accomunate dalla fotografia con intervento di cucito a macchina, a partire, tuttavia, da motivazioni differenti. L’esito, non trascurabile, di questo particolare processo di impunturazione è che l’opera risulta, con tutte le implicazioni che comporta, non esclusa l’unicità dell’aura di memoria benjaminiana, un pezzo unico. Annunciandosi come Photographie En Pointure, il titolo della mostra prende come referente mitico di impuntura quella all’orlo delle Souliers de van Gogh, dipinto del 1886. Ma c’è dell’altro. Questo dipinto di van Gogh viene preso come esempio da Martin Heidegger nel suo saggio L'origine dell'opera d'arte. In relazione al senso con cui Heidegger intende il soggetto scarpe, sorge una vivace polemica con lo storico dell'arte e studioso dell'opera di van Gogh Meyer Schapiro. Ad una così acuta e stimolante disputa non manca di associarsi il filosofo francese Jacques Derrida, prendendo una posizione critica verso le tesi di Heidegger nel suo testo La verità in pittura, divenuto poi Restitutions. - De la vérité en pointure. Questa sottile variazione derridiana del termine pittura in puntura si attaglia perfettamente alla forma di fotografia esposta, che viene impunturata, dalle tre artiste, con la punta dell’ago della macchina da cucire. La presenza del filo non cessa di rinviare alle metafore della tessitura come espressioni della marginalità del lavoro femminile, f!acendo affiorare dal mito figure della cultura occidentale come Arianna, Aracne, Ananke, Penelope.


whitelabs.it
via G. Tiraboschi 2/76 - Milano
orari d'apertura:
da martedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00 sabato su ap!puntamento
per informazioni: Cristina Enrile +39 348.9031514

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amalia di Lanno