lunedì 17 febbraio 2014

Temporality of escape - A voyage between the sublime and the reality



Temporality of escape - A voyage between the sublime and the reality
Artisti: Ursula Sprecher & Andi Cortellini - Juliane Eirich - Johanna Eliisa Laitanen
a cura di Camilla Camilla Boemio


Opening Giovedì 20 Febbraio dalle 18.30

Periodo: dal 20 Febbraio al 30 Aprile
La mostra è un viaggio nell' immagini, nell' evasione e nella memoria al limite tra il sublime e la routine quotidiana.
Costruita da un corpo organico di lavori. Le fotografie inedite degli Svizzeri Ursula Sprecher & Andi Cortellini, la serie di Juliane Eirich ed il video di Johanna Eliisa Laitanen.
Questo ultimo Aura of Place d' Armes è la storia di un tentativo nel conservare un passato forse mai esistito.
La Laitanen racconta di ricordi messi insieme da frammenti, una storia ripetitiva nello stesso contesto nel quale è avvenuta.
Emergono l’originalità dell'architettura, i rituali del luogo, e le metodiche ricostruzioni.
Si concentra sull'esame dei momenti forti e gli stati intermedi: al mattino presto, il vuoto del luogo, gli esercizi.
Il lavoro è stato girato nel 2009 a Versailles nelle stalle di Luigi XIV, la parte deputata alla Académie du Spectacle Equestre; un'istituzione che promuove e conserva l' arte equestre.
L' immacolata visione del luogo e le norme che la disciplinano servono come una protesta contro i valori ancora attualmente in vigore.
L'accademia è racchiusa nel suo piccolo mondo simile a quello in una bottiglia di vetro, un tentativo idealistico di creare e custodire qualcosa di profondamente bello ma artificioso.
Nel lavoro questa illusione si infrange contro la minaccia,sempre in agguato, della imperfezione.
Itoshima della Eirich esplora l' emozioni contrastanti durante la residenza in una bella casa antica di campagna nel sud subtropicale del Giappone. In bici ha esplorato la regione di Itoshima raccogliendo nuove impressioni: di giorno e di notte, nelle campagne e nelle città, nel caldo afoso, durante la pioggia battente e la tempesta.
Racconta la scoperta di un luogo tra sogno ed introspezione.
Le sue immagini hanno una qualità iconografica senza tempo e storia. Ciò che è banale si trasforma, sia per l’ uso sapiente della luce, del colore, sia perché viene incanalato in una nuova prospettiva nella quale interagiscono i luoghi creati dell’ uomo con la natura circostante.
Riadattandone le linee e portando lo spettatore in una contemplazione emozionale del luogo raffigurato.
Nella serie HobbyBuddies di Sprecher & Cortellini i ritratti di gruppo diventano set inverosimili nei quali le persone sono accomunate dalle stessi passioni, lavori o interessi.
Nulla è lasciato al caso. Le immagini tradiscono la ricerca e l'organizzazione accurata: il numero dei soggetti ed il loro abbigliamento, gli oggetti di scena, gli accessori.
L’ approccio utilizzato si traduce in insolite, intriganti composizioni.
Tutti riconducibili ad una tribù di appartenenza nelle quali la perdita di individualità predilige la armonia e l’ essere accomunati ad altri simili nei minimi dettagli.
Siamo tutti nel nostro realismo più diffuso riconducibili ad un campione nel quale la quotidianità emerge presentandocene una versione a tratti spiazzante e divertente.

JOHANNA ELIISA LAITANEN è nata nel 1976 a Vantaa in Fillandia. Vive e lavora a Londra. E’ laureata con il Master in Fine Arts al Central St Martins College of Art & Design di Londra.
Ha esposto alle mostre ‘ Cities’, curata da Camilla Boemio, al Museo TAM nella South Bay di Los Angeles nel 2011 ed a Viafarini nel 2010.
Aura of Place d'Armes è stato precedentemente mostrato a Londra presso lo Studio Voltaire, alla mostra del Salon 10 ArtPrize ed al HIAP Project Room della Cable Factory, ad Helsinki.
Juliane Eirich è nata a Monaco, in Germania. Dopo due internships a Miami, ha studiato alla Academy of Photographic Design di Monaco. Dopo la laurea si è trasferita a New York City e a Honolulu per seguire i suoi progetti . Ha vissuto con una borsa di studio nei diciotto mesi nel 2007-8 a Seoul, nella Corea del Sud. Ora vive e lavora a Berlino.
I suoi lavori sono stati esposti a Miami Art Basel, in gallerie e in mostre istituzionali: negli Stati Uniti, in Canada, in Siria, Tunisia, Italia, Svizzera, Francia e in Germania.
Le sue serie sono state incluse in molte pubblicazioni internazionali, tra le quali: The New York Times Magazine, ZEIT Magazine, Süddeutsche Zeitung Magazine, M le Magazine du Monde and European Photography.

Ursula Sprecher è nata nel 1970, vive e lavora a Basilea . Andi Cortellini è nato nel 1965 a
Basel,vive e lavora a Basilea, Svizzera.
Lavorano insieme. Nel 2004 hanno partecipato alla collettiva Ausstellungsraum 54 Basel
Regionale05. Nel 2011 hanno vinto il Grand Prize Winners all’ Art Takes Miami, scelti da Alexis
Hubshman, fondatore di SCOPE, e da Mollie White direttrice della fiera SCOPE.
Tra le varie pubblicazioni quella scritta da Camilla Boemio, nel 2011, per il magazine Gente di
Fotografia. Il 2013 è stato il lancio della pubblicazione HobbyBuddies/Freizeitfreunde edita da Kehrer Verlag .

Camilla Boemio è una critica, consulente Universitaria (es:ISWA European Project of Art/Science) e curatrice.
Deputy Curator del Padiglione delle Maldive alla 55. Biennale di Venezia.
The exhibition is a journey through pictures, evasion and memory, at the boundary between the sublime and the daily routine. Made from an organic bodywork. The unreleased photographs by Swiss: Ursula Sprecher & Andi Cortellini, the series by Juliane Eirich and video by Johanna Eliisa Laitanen. This last Aura of Place d 'Armes is the story of an attempt to preserve a past which perhaps never existed. Laitanen describes memories put together from fragments, a repetitive story in the same context in which it took place. Surely emerges the architecture originality, the place’s rituals and the methodical reconstructions. It focuses on the examination of strong moments as well as intermediate states: in the early morning, the emptiness of the place, the exercises. By combining persistence with sudden references and a story, that takes place in different temporal levels, generating an unreal atmosphere work. The work was shot in 2009 inside Louis XIV’s stables in Versailles, the entrusted part of the “Académie du Spectacle Equestre”, an institution that promotes and preserves the equestrian art. The immaculate vision of the place and its regulating norms serve as a protest against the values still in force. The Academy is enclosed in its own little world similar to that in a glass bottle, an idealistic attempt to create and preserve something profoundly beautiful but artificial. In this work, illusion is shattered by the threat, always lurking for imperfection. Itoshima by Eirich explores the conflicting emotions during the residency in a beautiful old house in the countryside of south subtropical Japan.
By bike, she has explored, the region of Itoshima collecting new impressions: by day and by night, in the countryside and in the cities, in the stifling heat during heavy rain and storm.
She narrates the discovery of a place between dreams and introspection. Her images have an iconographic quality with no time or history. What is trivial, changes, because of the wise use of light, color, and because it is funneled into a new perspective in which places created by mankind interact with the surrounding nature. This, rearranging the lines and bringing the viewer into an emotional contemplation of the place depicted.
In the series HobbyBuddies Sprecher & Cortellini group portraits become improbable sets in which people are united by the same passions, jobs or interests. Nothing is left to chance. The images betray the research and the careful organization: the number of subjects and their clothing, props, accessories. The approach used conveys in unusual, intriguing compositions.
All attributable to a membership tribe in which the loss of individuality favors harmony and unification with other equals in the slightest detail. We are all in our most widespread realism attributed to a sample, in which the everyday emerges, presenting a version that can be sometimes surprising and amusing.
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amalia di Lanno