L'idea
della mostra muove dall'ipotesi di ulteriori potenzialita' dell'arte
contemporanea in ambiente urbano. Sono coinvolti 5 artisti selezionati
da altrettanti curatori. Inaugurazione con passeggiata storico-artistica
nei diversi luoghi interessati.
comunicato stampa
Cinque installazioni di cinque giovani artisti selezionati da cinque curatori: Pentagona è un evento espositivo che intende
stabilire un dialogo fra la ricerca artistica contemporanea delle giovani generazioni ed i luoghi della cultura e dell’arte del
centro storico di Ferrara feriti dal sisma del 2012. Lo scopo essenziale è giustapporre e integrare un insieme attuale di
opere d’arte sito-specifiche, realizzate espressamente da artisti dell’ultima generazione, a rovine e macerie, a
problematiche entità architettoniche ed urbanistiche, nella realtà odierna del centro storico di Ferrara: arte di ricerca
come sintomo e certezza di continuità, di ricostruzione, e stimolazione ad uno sguardo rinnovato all’intero tessuto
urbano, nella inedita misura dell’emergenza e con diversa prossimità.
Il progetto ha visto il coinvolgimento di cinque curatori che operano da diversi anni sul territorio ferrarese – Maria Livia
Brunelli, Elisa Leonini, Massimo Marchetti, Letizia Paiato e Eleonora Sole Travagli – ai quali è stato demandato il
compito di selezionare ciascuno un giovane artista e di curare il suo progetto espositivo. I cinque artisti scelti –
rispettivamente Andrea Amaducci, laCRUNA, Ornaghi e Prestinari, Silvia Venturi e Luca Zarattini – si sono confrontati
con edifici luoghi di culto esistenti a Ferrara fin dall’epoca rinascimentale – Chiesa di S. Paolo e Chiesa-Convento di S.
Girolamo – con la sede del Rettorato dell’Università, Palazzo Renata di Francia, e con due dei luoghi della produzione
culturale del passato e dell’epoca contemporanea, vale a dire il Teatro Comunale e la Biblioteca Ariostea. Sagrati e
ambienti interni ugualmente segnati dalle ferite, in alcuni casi ancora plasticamente evidenti, del terremoto, e nei
confronti dei quali è stato operato un percorso di connotazione simbolica, di traduzione – con l’aggiunta di un sedimento
di tracce e detriti aggiuntivi – dei drammatici avvenimenti del 2012, di reinterpretazione ed attualizzazione, in un dialogo
febbile e partecipe tanto con il luogo individuato quanto con il significato materiale, sociale, culturale ed economico
originato dal sisma.
I luoghi e le opere sono stati documentati da un giovane fotografo professionista, Matteo Cattabriga, e tutto il progetto,
con relative schede, testi critici e documentazione fotografica, è riportato in un sito Internet realizzato appositamente,
www.pentagona-fe.it.
La mostra sarà visibile dal 3 al 31 ottobre 2013, secondo gli orari di apertura dei singoli luoghi per quanto riguarda le
opere in ambienti chiusi, ad eccezione dell’opera de laCRUNA al Teatro Comunale, che rimarrà esposta solo durante i
giorni del festival “Internazionale a Ferrara”.
L’inaugurazione avverrà mercoledì 2 ottobre alle ore 17:30, con una
passeggiata storico-artistica nei vari luoghi dove sono collocate le
opere, con lo storico Francesco Scafuri ed i curatori.
Diverse sedi - Ferrara
Fonte: www.undo.net
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Amalia di Lanno