Il poeta e scrittore
americano John Giorno, tra i massimi esponenti della Beat Generation
newyorchese, sarà ospite d’eccezione al Cineporto di Bari con la
performance “Poesia&Cinema” . L’iniziativa, in programma lunedì 7
ottobre alle 19.30 (ingresso libero), nasce dalla collaborazione tra
l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari (Centro Interdipartimentale
di Studi sulla Cultura di Genere) e il Centro Studi di Apulia Film
Commission, che costituisce, insieme alla Mediateca regionale, lo
strumento fondamentale per sviluppare le strategie di formazione e promozione della cultura cinematografica e audiovisiva del territorio pugliese.
Nel corso della serata, Giorno presenterà una sua performance poetica e saranno proiettati dei materiali video selezionati da Manlio Capaldi, artista e studioso del movimento della Beat Generation, relativi alla sua attività di attore nonché di protagonista della cultura underground. A seguire, la docente di Storia della Filosofia Contemporanea Francesca Romana Recchia Luciani e il poeta Domenico Brancale, condurranno un dialogo con l’artista, aperto anche alle domande del pubblico in sala.
Fondatore di “Performance Poetry”, John Giorno eleva la “Spoken Word” (la parola parlata) ad alta forma d’arte. Considerato una delle figure più innovative e influenti della scrittura poetica del 20° Secolo, Giorno con il suo lavoro (scritto, registrato e presentato in performance) ha per sempre cambiato il modo di vedere la poesia. Erede della tradizione della seconda parte del ‘900, nella sua poesia ha poi adottato le tecnologia (prevalentemente registratori multi traccia), con una ritmica sonora vicina alla cultura rock degli anni del movimento della Beat Generation.
Giorno, oltre che performer di notevole impatto sul pubblico per la sua presenza scenica e le sue qualità vocali, è stato anche attore: “Sleep” di Andy Warhol (1963), “Poetry in motion” di Ron Mann (1982), “No Accident” di Michael Negroponte (1996) e nel 2011 ha girato l’ultimo video musicale dei REM.
Nel corso della serata, Giorno presenterà una sua performance poetica e saranno proiettati dei materiali video selezionati da Manlio Capaldi, artista e studioso del movimento della Beat Generation, relativi alla sua attività di attore nonché di protagonista della cultura underground. A seguire, la docente di Storia della Filosofia Contemporanea Francesca Romana Recchia Luciani e il poeta Domenico Brancale, condurranno un dialogo con l’artista, aperto anche alle domande del pubblico in sala.
Fondatore di “Performance Poetry”, John Giorno eleva la “Spoken Word” (la parola parlata) ad alta forma d’arte. Considerato una delle figure più innovative e influenti della scrittura poetica del 20° Secolo, Giorno con il suo lavoro (scritto, registrato e presentato in performance) ha per sempre cambiato il modo di vedere la poesia. Erede della tradizione della seconda parte del ‘900, nella sua poesia ha poi adottato le tecnologia (prevalentemente registratori multi traccia), con una ritmica sonora vicina alla cultura rock degli anni del movimento della Beat Generation.
Giorno, oltre che performer di notevole impatto sul pubblico per la sua presenza scenica e le sue qualità vocali, è stato anche attore: “Sleep” di Andy Warhol (1963), “Poetry in motion” di Ron Mann (1982), “No Accident” di Michael Negroponte (1996) e nel 2011 ha girato l’ultimo video musicale dei REM.
Segnala:
Amalia di Lanno