E-lite studiogallery con il Patrocinio del Comune di Lecce
e in collaborazione con Maison de Créatif
e in collaborazione con Maison de Créatif
è orgogliosa di presentare
Architetture di luce
mostra personale di Mary Obering
a cura di Marina Pizzarelli
31 ottobre – 3 dicembre 2012 | E-lite studiogallery | Corte San Blasio 1c, Lecce
Opening: mercoledì 31 ottobre ore 18:30 | ingresso gratuito
Mary Obering sarà presente
E-lite studiogallery si apre alla scena dell’arte contemporanea americana con “Architetture di Luce”, personale dell’artista newyorkese Mary Obering, a cura di Marina Pizzarelli, che inaugurerà il 31 ottobre alle ore 18:30 presso la sede della galleria leccese, dove sarà visitabile fino al 3 dicembre 2012.
La galleria leccese porta, per la prima volta nella città barocca, uno dei più alti esempi fra gli artisti musealizzati legati alla pittura astratta. Mary Obering è, infatti, presente con le sue opere nelle collezioni permanenti di alcune tra le più importanti realtà espositive del mondo, da musei come il Museum of Fine Arts di Boston o il Whitney Museum of American Art di New York a gallerie private come la Galerie Frank Elbaz di Parigi o la John Weber Gallery di New York.
“Architetture di luce” racconta una pittura che è struttura ed emozione, e, in perfetta armonia con lo spazio espositivo della galleria, uno spazio fortemente connotato dalla luce e dalla pietra leccese, presenta un inedito e coinvolgente percorso nell’arte della Obering, sapientemente articolato dalla curatela di Marina Pizzarelli. Un percorso che attraverso la frammentazione dell’installazione, come in un polittico trecentesco, crea un sistema polifonico, una percezione simultanea dei diversi elementi e della loro connessione in un’unità, che li comprende e li supera.
Il ciclo di opere selezionate per la mostra si sofferma sul profondo legame fra l’artista americana e il Salento, una terra che la Obering ha eletto luogo ideale per ispirarsi e in cui ama trascorrere la primavera e l’autunno, in una quotidianità divisa tra la sua casa a Novaglie e lo studio a Specchia: “Per me l’Italia è il sud, è il Salento”, racconta. Mary sembra voler condurre per mano il visitatore a entrare nel sogno e guardare le cose con i suoi occhi incantati per essere parte attiva di quel dialogo privilegiato fra l'artista e l’architettura salentina trasferito nelle opere attraverso una seducente tecnica ispirata alla tradizione italiana medievale e rinascimentale.
È proprio questo dialogo tra la Obering e l’architettura (con un particolare apprezzamento alla severità dell’architettura normanno-sveva, le masserie, le costruzioni povere salentine) ad averla portata all’astrazione geometrica, alla destrutturazione della forma, a mettere alla base della sua ricerca il modulo parallelepipedo del mattone di pietra leccese, elemento primario dell’architettura salentina, e a giocare sul rapporto di questo stesso elemento con il colore e con l’oro.
Architetture di luce
mostra personale di Mary Obering
a cura di Marina Pizzarelli
31 ottobre – 3 dicembre 2012 | E-lite studiogallery | Corte San Blasio 1c, Lecce
Opening: mercoledì 31 ottobre ore 18:30 | ingresso gratuito
Mary Obering sarà presente
E-lite studiogallery si apre alla scena dell’arte contemporanea americana con “Architetture di Luce”, personale dell’artista newyorkese Mary Obering, a cura di Marina Pizzarelli, che inaugurerà il 31 ottobre alle ore 18:30 presso la sede della galleria leccese, dove sarà visitabile fino al 3 dicembre 2012.
La galleria leccese porta, per la prima volta nella città barocca, uno dei più alti esempi fra gli artisti musealizzati legati alla pittura astratta. Mary Obering è, infatti, presente con le sue opere nelle collezioni permanenti di alcune tra le più importanti realtà espositive del mondo, da musei come il Museum of Fine Arts di Boston o il Whitney Museum of American Art di New York a gallerie private come la Galerie Frank Elbaz di Parigi o la John Weber Gallery di New York.
“Architetture di luce” racconta una pittura che è struttura ed emozione, e, in perfetta armonia con lo spazio espositivo della galleria, uno spazio fortemente connotato dalla luce e dalla pietra leccese, presenta un inedito e coinvolgente percorso nell’arte della Obering, sapientemente articolato dalla curatela di Marina Pizzarelli. Un percorso che attraverso la frammentazione dell’installazione, come in un polittico trecentesco, crea un sistema polifonico, una percezione simultanea dei diversi elementi e della loro connessione in un’unità, che li comprende e li supera.
Il ciclo di opere selezionate per la mostra si sofferma sul profondo legame fra l’artista americana e il Salento, una terra che la Obering ha eletto luogo ideale per ispirarsi e in cui ama trascorrere la primavera e l’autunno, in una quotidianità divisa tra la sua casa a Novaglie e lo studio a Specchia: “Per me l’Italia è il sud, è il Salento”, racconta. Mary sembra voler condurre per mano il visitatore a entrare nel sogno e guardare le cose con i suoi occhi incantati per essere parte attiva di quel dialogo privilegiato fra l'artista e l’architettura salentina trasferito nelle opere attraverso una seducente tecnica ispirata alla tradizione italiana medievale e rinascimentale.
È proprio questo dialogo tra la Obering e l’architettura (con un particolare apprezzamento alla severità dell’architettura normanno-sveva, le masserie, le costruzioni povere salentine) ad averla portata all’astrazione geometrica, alla destrutturazione della forma, a mettere alla base della sua ricerca il modulo parallelepipedo del mattone di pietra leccese, elemento primario dell’architettura salentina, e a giocare sul rapporto di questo stesso elemento con il colore e con l’oro.
Segnala:
Amalia Di Lanno