22 opere di Nini', come lo chiamavano i familiari, tra
bronzetti, gessi, terrecotte e ceramiche, provenienti da collezioni
italiane e americane, insieme a cataloghi e periodici degli anni Venti.
a cura di Massimo Guastella
Organizzata dalla società CRACC spin off dell’Università del Salento,
con i preziosi contributi di ABA Federalberghi Brindisi, Palazzo
Virgilio, degli Amici dei Musei Brindisi, e in collaborazione con Club
Unesco Brindisi, Fondazione Biblioteca Arcivescovile “De Leo” Diocesi di
Brindisi, Archivio di Stato Brindisi, Confraternita dei Musici, il 21
dicembre 2015 alle ore 18,00 sarà inaugurata al MAP Brindisi, la mostra
“Edgardo Simone. Piccola esposizione”.
La mostra, esito di una decennale ricerca del Dipartimento di Beni
Culturali, avviata a Lecce nell’ambito del progetto “Sull’arte
contemporanea. Metodologia e ricerca nei luoghi dell’Università”, nel
60° dell’ateneo salentino, consentirà per tutto il periodo natalizio e
sino al mese di febbraio di poter ammirare per la prima volta nella sua
città natale le opere di piccolo formato dello scultore Edgardo Simone,
nato a Brindisi nel 1890 e morto a Hollywood nel 1948.
Ventidue le opere di Ninì, come lo chiamavano i familiari, tra
bronzetti, gessi, terrecotte e ceramiche, provenienti da collezioni
italiane e americane, insieme a cataloghi e periodici d’epoca prestati
dalla “Biblioteca De Leo” e privati cittadini e fotoriproduzione di
documenti predisposti a cura dell’Archivio di Stato di Brindisi, che
saranno ordinate nell’esposizione con lo scopo di far conoscere la
produzione la produzione dello scultore brindisino, che dopo un
ventennio di attività in Italia (Roma. Napoli, Verona, Ferrara) dal 1928
inseguì il sogno americano tra New York, Washington, Detroit, Chicago e
Hollywood, dove lavorò per la Metro-Goldwyn-Mayer e alle scenografie
del film “Bernadette”.
Facendo seguito alla mostra del Musa a Lecce, questa esposizione del MAP
si arricchisce di alcune importanti opere prestate dagli eredi dello
scultore, tra cui è significativo il “ritorno” a Brindisi del Ritratto
di Salvatore Simone, padre dell’artista, che Ninì realizzò giovanissimo
nel 1910, e un dipinto a olio, il Ritratto di Leda, la bellissima
sorella che varie volte posò per lui, che per la prima volta permette al
pubblico di conoscere un aspetto ignorato dell’arte di Simone: la
pittura.
Per l’inaugurazione sono previsti la performance dell’attore Simone
Franco e un video documentario a cura della Confraternita dei Musici.
Durante il periodo della mostra il liceo musicale “Durano” di Brindisi
accosterà allo scultore la figura del violinista-compositore Ugo
Giuseppe Gigante, musicista brindisino della prima metà del secolo
scorso che emigrato a New York fu in contatto con il concittadino
Edgardo che gli fece un ritratto e a cui dedicò un interessante quanto
commovente articolo sulla testata “Indipendente” nel 1928.
La mostra i cui allestimenti sono stati possibili dalla partecipazione
del club Unesco di Brindisi, resterà aperta sino al 27 febbraio 2016,
per favorire la divulgazione alle scolaresche e a quanti vorranno
prenotare l’interessante percorso di visita guidata, tra opere,
documenti dell’artista brindisino e un documentario sulla sua vita e le
sculture d’arte contemporanea, tra cui “Ri- Nascita” di Giovanni
Carpignano, che anche quest’anno, in occasione del Santo Natale, rinnova
l’ormai consueto appuntamento del MAP con i presepi,
che dal 2011 vengono realizzati nei linguaggi e materiali dell’arte
contemporanea nei suggestivi spazi della chiesa di San Michele delle
Suole Pie; dove sono tuttora in esposizione la Pale d’Altare e la mostra
di Giuseppe Ciracì.
BIOGRAFIA EDGARDO SIMONE
Nasce a Brindisi nel 1890. Appresi i rudimenti dell’arte plastica, nel
1908 si reca a Roma. Sotto la guida dei
Cozza accede al Regio Istituto di Belle Arti. Nel clima artistico romano
assimila quell’eclettismo in voga nei
primi decenni del Novecento, tra verismo ottocentesco, simbolismo, Déco e
poliedrismi dei secessionisti, che sarà la sua ricorrente cifra
stilistica. Lascia Roma per diplomarsi a Urbino. Raggiunge Napoli e
completa gli studi nell’Accademia partenopea. Dopo la leva nella Grande
Guerra, nel milieu artistico napoletano adotta il verismo di D’orsi e
l’art nouveau di Renda e De Luca. Negli anni Venti alterna bronzetti di
folclore e di gusto liberty
all’esecuzione di monumenti ai caduti, a Napoli e in Campania, Verona,
nel ferrarese, Lucania, Monopoli e
Brindisi, riecheggiando i fregi vittoriani dello Zanelli, il simbolismo
rodiniano e la potente plastica del
Mestrovich. Sul finire del 1927 si trasferisce negli Stati Uniti per
erigere il Monumento ai caduti a Tampa. Dopo
New York, durante la crisi del '29, risiederà con alterne fortune tra
Washington e Detroit, poi a Cleveland e
Chicago, dove presenta le sue opere all'Esposizione Universale del 1933,
Coronado e Hollywood. Qui collabora a varie scenografie con la MGM.
Muore cinquantottenne a Hollywood, nel 1948.
Inaugurazione lunedì 21 dicembre ore 18
MAP - Museo Mediterraneo dell'Arte PresenteBrindisi - già Chiesa di S. Michele Arcangelo delle Scuole Pie
via Tarantini, 37 (Centro Storico nei pressi di piazza Duomo) Brindisi
Orari: lunedì/sabato 18,00 -20,00 (ultimo ingresso 19,40), chiuso festivi.
Ingresso libero
Edgardo Simone
dal 21/12/2015 al 27/2/2016
pubblica: