lunedì 28 maggio 2012

Festival ARCHITETTURA IN CITTÀ


Dopo il grande successo della prima edizione della scorsa estate, il Festival “Architettura in Città” torna con un intenso programma di iniziative culturali a popolare spazi aperti e luoghi privati a Torino e nell’area metropolitana dal 30 maggio al 2 giugno 2012. Promosso dall’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Torino e dalla Fondazione OAT, il festival di Torino si differenzia da altre simili manifestazioni in Italia e in Europa come occasione per avvicinare all’architettura un pubblico vasto attraverso la complicità di altre forme progettuali e artistiche. Nove le categorie tematiche all’interno delle quali sono raccolte le numerose iniziative; sei già presenti in calendario nella prima edizione: architettura e design, città e paesaggio, arte, teatro e cinema, musica, libri; tre che fanno la loro comparsa per la prima volta: smart, radical e educational.

L’iniziativa – in anticipo di circa un mese rispetto alla prima edizione, per poter aderire al Festival “Le città visibili” promosso dalla Fondazione Torino Smart City – ha ottenuto il patrocinio di Città di Torino, Provincia di Torino e Regione Piemonte insieme alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, al Collegio Costruttori Edili di Torino e al Consiglio Nazionale degli Architetti. Il Festival ha il sostegno degli sponsor Sikkens e Zumaglini & Gallina e la media partnership de Il Giornale dell’Architettura. Il bookshop è gestito da Celid.

All’interno de “Le città visibili”, il festival Architettura in Città individua la città di Fedora che è esemplificata nel libro di Calvino da un palazzo di metallo, all’interno del quale, in ciascuna stanza, si rappresenta ciò che Fedora avrebbe potuto essere: lo spirito del festival è perfettamente in linea con questa immagine, promuovendo nei suoi eventi il dialogo tra la città reale e la città possibile.

Carlo Novarino presidente della Fondazione Ordine Architetti di Torino ha sottolineato come la decisione di riconfermare l’appuntamento del Festival nonostante il perdurare della crisi economica, che colpisce anche e profondamente la cultura, sia stato di fatto un messaggio vincente che ha ottenuto immediato consenso e in brevissimo tempo una risposta massiccia e di alta qualità. “Prendendo atto di un contesto generale che vede l’economia delle attività culturali ridotta di semestre in semestre, l’Ordine e la Fondazione OAT hanno proposto agli enti e ai soggetti che producono cultura sul territorio di stringere accordi di collaborazione strategica, in grado di assicurare informazione costante sulle attività in corso e di ottimizzare le risorse economiche, strumentali, creative e di comunicazione. Fatto che si è concretizzato e che siamo convinti possa ripetersi il prossimo anno, sperando in maggiori risorse per tutto il mondo culturale”.

“L’Ordine degli Architetti e la sua Fondazione sono impegnati da tempo nella promozione dell’architettura come espressione culturale essenziale dell’identità di ogni paese, che riveste interesse pubblico e costituisce un patrimonio della comunità” ha detto Riccardo Bedrone presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Torino. “Negli ultimi anni, attraverso attività di incontro, esposizioni e iniziative editoriali, a livello locale e internazionale, abbiamo consolidato il ruolo di interlocutori originali, competenti e affidabili sui temi vasti della cultura del progetto, inserendoci in reti specifiche di riferimento disciplinare e contemporaneamente ricercando contatti e collaborazioni di valore trasversale. Per questa occasione abbiamo scelto la tipologia del Festival convinti che la trasversalità delle discipline in dialogo con l’architettura costituisca un approccio valido e flessibile, che può spaziare da proposte divulgative ad approfondimenti specifici e coinvolgere dunque un pubblico molto vasto, che troverà moltissimi eventi per soddisfare la sua curiosità generale o conoscenze specifiche. Abbiamo in calendario un’ampia offerta di iniziative su registri diversi per favorire un’ampia fruibilità”.

All’interno della cornice smart rientrano tutte le iniziative sul tema della città intelligente e dell’abitare sostenibile che meglio rappresentano la partecipazione di OAT e Fondazione OAT all’interno del festival “Le città visibili”. Innanzitutto si segnala l’installazione sonora che si colloca a cavallo tra il tema smart e il tema musica Theme For Smart Cities – La città stratificata: promossa da Associazione Culturale Situazione Xplosiva, Fondazione OAT, Festival Club To Club in collaborazione con GTT – Gruppo Torinese Trasporti e IED – Istituto Europeo del Design Milano, l’iniziativa prevede una sonorizzazione site specific a cura di Painè Cuadrelli dal 31 maggio al 3 giugno nella linea 1 della metropolitana e nell’ascensore della Mole Antonelliana, per tutta la durata del servizio. Coniugando l’attenzione per il luogo, per una mobilità smart e più piacevole con la città stratificata, cioè quella sotterranea e quella dall’alto, il progetto consentirà ai visitatori di fruire di una rappresentazione sonora della salita nell’ascensore della Mole Antonelliana e di una diversa colonna sonora nella metropolitana per accompagnare i diversi momenti della giornata: il mattino, il rientro dalle scuole e dagli uffici e la sera.
Sul tema smart sono inoltre numerosi gli eventi proposti dal Politecnico di Torino: molti degli appuntamenti (21 maggio – 4 giugno) al Castello del Valentino verteranno sul tema degli spazi pubblici, appuntamenti e una mostra sulla formazione di architetti e designer, un convegno sulla smart city in montagna e una mostra sui lavori degli studenti.
Inoltre SIAT Società Ingegneri Architetti Torino propone il 31 maggio Torino e Milano: cooperazione competitiva per una smart region, incontro collegato alla rivista “Atti e Rassegna Tecnica”; la città di Ivrea il 1 giugno organizza Smart Living Ivrea, una conferenza sul ruolo civile che i musei possono svolgere tramite le nuove tecnologie. L’Energia spiegata. Festival dell’Energia il 2 giugno presenta il libro “City 2.0”

All’interno del tema radical si inserisce la produzione più importante della Fondazione OAT: la mostra Radical City curata da Emanuele Piccardo, visitabile dal 30 maggio al 30 giugno all’Archivio di Stato di Torino. La mostra affronta il tema della città come spazio di sperimentazione delle teorie espresse dall’architettura radicale italiana, attiva dal 1963 al 1973 e per molti anni esclusa dalla storia dell’architettura ufficiale, ad opera di Archizoom, Superstudio, UFO, Gianni Pettena, Ugo La Pietra, Pietro Derossi/Strum, 9999, Zziggurat. La mostra, curata dal critico di architettura Emanuele Piccardo, si pone l’obiettivo di riscrivere una pagina importante dell’architettura italiana che ha influenzato le generazioni future di progettisti, da Zaha Hadid a Bernard Tschumi, da Rem Koolhaas a Winy Maas. L’esposizione è suddivisa in quattro aree tematiche: il contesto, la teoria, la piazza, la discoteca. La mostra ha inoltre un calendario di iniziative a corollario dell’esposizione: una video proiezione (il 31 maggio) e due conferenze (il 30 e il 31 maggio) nel calendario del festival e una serie di conferenze con cadenza settimanale fino alla chiusura della mostra il 30 giugno.

Il 31 maggio, dopo la Radical video marathon, presso il MIAAO Museo Internazionale Arti Applicate Oggi, seguirà il dj set Astro: Radical Disco! con tracce vintage scelte da Johnson Righeira e Sergio Cascavilla, la cui mostra personale Astro. Color101% guaranteed. The new abstraction of the future in corso al MIAAO, chiuderà il 3 giugno.
Infine, rientra nella categoria radical, la mostra curata da DEGUCRE e fratelli Gugliermetto Dal design Radicale al Neopop a Grugliasco fino al 3 giugno.

La necessità di anticipare il festival a fine maggio per poter rientrare nella cornice de “Le città visibili” ha consentito il coinvolgimento di scuole e università, proponendo iniziative dedicate, che rientrano nella categoria educational che ospita: Io progetto la città sostenibile a San Mauro (25 maggio), esito delle iniziative di progettazione partecipata svolte con le scuole sanmauresi; il progetto Spielraum con due appuntamenti, uno nella sede dell’infopoint del festival in piazza Mollino il 1 giugno sul tema della microprogettazione e l’altro il 2 giugno sul tema della sicurezza alla Fondazione TRG Teatro Ragazzi e Giovani; sempre il 2 giugno il Castello di Rivoli propone il laboratorio per famiglie Paesaggio modulare sul tema dello sviluppo narrativo della città; Adotta un quartiere di ITER Città di Torino Laboratorio Città Sostenibile ha in calendario, il 20 maggio, numerose iniziative in Barriera di Milano con la partecipazione dei ragazzi delle scuole: mostre dei loro lavori e visite guidate; l’AIDIA Associazione Italiana Donne Ingegnere e Architetto con Favola e utopia nel progetto scolastico. Rivivere e partecipare lo spazio attraverso il tempo con il “vissuto” dei ragazzi ha rivisitato il progetto della scuola Viotti con gli studenti, i loro insegnanti e i progettisti: conferenza il 1 giugno (seguirà mostra dei lavori).

Tra le categorie già presenti nella scorsa edizione, sono numerosi gli eventi che rientrano all’interno di città e paesaggio. Un’iniziativa molto interessante è il confronto del 31 maggio proposto da GAI Associazione Giovani Artisti Italiani tra le esperienze delle amministrazioni di Torino, Cagliari, Genova e Milano nella promozione della creatività intesa come motore per lo sviluppo socio-economico delle aree metropolitane post-industriali.
UCM Urban Center Metropolitano inaugura il ciclo di incontri Racconti Urbani il 30 maggio con Il Museo Egizio e la Città Patrimonio.
Il Giornale dell’Architettura invita a 3 appuntamenti (31 maggio, 1 e 2 giugno) per riflettere con gli attori delle trasformazioni e i cittadini sulla città smart e sul rapporto tra architettura e cittadini.
L’Unione Culturale Franco Antonicelli organizza il 31 maggio il dibattito Indirizzi di politica urbanistica per Torino, con la partecipazione dell’assessore Ilda Curti.
Fitzcarraldo e Izmo propongono sempre il 31 maggio un’esperienza di visione dall’alto delle trasformazioni urbane (area Regio Parco circoscrizione 7) tramite un pallone aerostatico a cui è appesa una telecamera: Grassroots Mapping.
Passando dal tema della città a quello del paesaggio, Fondazione OAT e Celid presentano il 1 giugno il secondo libro del nuovo progetto editoriale per l’architettura “Fondamenta”: Enjoy the Landscape. Paesaggio e bellezza, a cura di Francesca Bagliani a Claudia Cassatella, si occupa di bellezze naturali e culturali, e di come migliorare la fruizione pubblica del paesaggio.
La presentazione dei risultati del concorso di idee per la riqualificazione e lo sviluppo del sito minerario di Balangero e Corio sarà il 1 giugno a cura di R.S.A. srl e Regione Piemonte.
Il tema del paesaggio è anche al centro dell’iniziativa Verdeacqua del 1 giugno di TURN e GAI: un dibattito e un workshop che vedono protagonisti gli studenti che hanno affrontato il tema dell’acqua, a partire dall’esperienza di progettazione partecipata a Genova e dal progetto vincitore DE.MO./Movin’Up sul Sabarmati riverfront in India.

Nel settore Arte, Pav Parco Arte Vivente con Storie di terra e Fuoco. Davanti al forno. Dentro al PAV presenta il 1 giugno il suo premio vinto quest’anno da un progetto che si occupa di forni di comunità, che sarà costruito al PAV e inaugurato a fine giugno.
MAU Museo Arte Urbana propone iniziative in Borgo Campidoglio: una conferenza sull’arte nel quartiere; una visita guidata e un’asta per raccogliere fondi per l’AISM (31 maggio e 1 giugno): Arte e sostenibilità urbana in Borgo Campidoglio.

Teatro e cinema è la sezione che ospita il 31 maggio Il disvelamento del progetto uno degli appuntamenti del ciclo City visions. Video e dialoghi sull’architettura a cura di Image Archive e Urban Center Metropolitano.
La chiusura del festival avrà luogo il 2 giugno all’Associazione Terrazza sul Po – Molo 18, che ospita numerosi eventi del festival. Si inizia alle 18:00 con l’associazione Zero11 con Asperezas, una conferenza sul tema della smart City; segue alle 20:30 lo spettacolo di teatro Trilogia dell’abitare 2.1, a cura di Teatro Neo, uno studio attorno al tema dell’abitare; infine alle 21:30 lo spettacolo One Eno dedicato alla figura di Brian Eno, sound designer ante litteram con una serie di proiezioni dal vivo sonorizzati da Giorgio Li Calzi e Massimo Giovara.

Architettura e design è la categoria più ricca di eventi declinati in moltissimi modi: incontri, visite guidate, mostre, …
Tra gli incontri, il 31 maggio quelli proposti dalle Facoltà di Architettura Autobiografia e esperienza estetica. La casa di John Soane a Londra e Roofscapes. Paesaggi sopraelevati ovvero occupare la parte alta degli edifici per non occupare nuovo territorio, e le visite al cantiere proposte dal Comune di Rivoli alla Collegiata Alta e alla risalita.

Due modalità di dialogo con l’architetto il 1 giugno: SpeakArK per conoscere i giovani architetti, a cura di Towant e GiArch; Incontra l’architetto per chiedere consigli, a cura di GAT Giovani Architetti Torino.
Un punto di vista internazionale è quello di Slum(e)scape Design Studio 2007-2012 con la presentazione del lavoro di 5 anni di workshop/progetto che segna la collaborazione tra Politecnico, prefettura di Osasco in Brasile e di Rafaela in Argentina (1 giugno).
Le iniziative escono dalle stanze degli incontri con numerosi momenti di visita e tour: il 2 giugno il Comune di Moncalieri invita a Il Castello Reale, il Borgo Medievale e i paesaggi di Moncalieri tra fiume e collina; Comunicarch propone tre visite: La Torino di Carlo Mollino in pillole, La Torino di Pier Luigi Nervi in bicicletta, La nuova sede di Giurisprudenza e Scienze Politiche al taglio del nastro (ex-Italgas); Edilcantiere un Aperitivo sul ponteggio; Restuctura organizza visite guidate con i progettisti dei recenti restauri in palazzi storici della città; UCM propone Piazza idea. A zonzo negli spazi pubblici alla scoperta dei progetti e degli usi.
Quasi tutte le mostre rientrano in questa categoria: Experience…Finland al Museo Regionale di Scienze Naturali 1-24 giugno (Helsinky è capitale mondiale del design 2012); Progetti di giovani architetti italiani di GiArch e UTET al Molo 18 1-24 giugno; Modulo terrestre, una sperimentazione di Studio Ata realizzata in policarbonato (piazza Mollino 30 maggio-2 giugno); la mostra fotografica Green city a cura di PhLibero dal 31 maggio al 22 giugno.

Il Festival inaugura il 30 maggio alle 18:00 il suo infopoint e la mostra Radical City, con il primo degli incontri Radical: Emanuele Piccardo intervista Bruno Orlandoni.
Piazzetta Mollino sarà occupata dall’installazione aerea a cura di Protodesign houseUNZIP per “sollevare da terra” le nostre case e i problemi ci complicano la quotidianità del vivere e dell’abitare. Sarà inoltre possibile apprezzare e mangiare l’installazione della food designer Natascia Fenoglio.

Tutti gli eventi sono aperti al pubblico (alcuni a pagamento) e quelli organizzati direttamente dall’Ordine e dalla Fondazione OAT sono gratuiti.
Consulta il sito
Informazioni:
Organizzazione
Fondazione OAT
via Giolitti 1, Torino
staff.fondazione.oato@awn.it

Fonte: http://www.tafter.it

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Amalia Di Lanno